No Tav di nuovo sulle barricate , scontri nella notte in Val di Susa tra manifestanti e forze dell'ordine

No Tav  di nuovo sulle barricate , scontri nella notte in Val di Susa tra manifestanti e forze dell'ordine

No Tav di nuovo sulle barricate , scontri nella notte in Val di Susa tra manifestanti e forze dell'ordine


Tensioni nella notte in Val Susa tra No Tav e forze dell'ordine, a San Didero per l'avvio dei lavori di costruzione del nuovo autoporto dell'autostrada A32 Torino - Bardonecchia; feriti tra operai, manifestanti e agenti

Un nuovo capitolo della storia, ormai annosa, delle proteste messe in atto dal movimento No Tav in Val di Susa è andato in scena nelle scorse ore tra San Didero e Bruzolo in provincia di Torino, nell’area in cui sono in procinto di cominciare i lavori di costruzione del nuovo autoporto dell'autostrada A32 Torino - Bardonecchia. Pietre e petardi sono stati lanciati contro la polizia, che ha risposto con lacrimogeni, dai manifestanti accorsi per il timore che volessero sgomberare il presidio No Tav, allestito nell’area in cui sarà realizzata la struttura. Gli scontri sono durati un paio d'ore, fino alle 3, ed hanno richiamato in Valle anche i militanti dei centri sociali da Torino. Le proteste andranno avanti anche oggi come hanno annunciato sui social i manifestanti

Le proteste cominciate nella notte

Intorno a mezzanotte, centinaia di poliziotti hanno accerchiato il presidio dei No Tav che trova posto all'interno dell'edificio abbandonato da quarant'anni. Un ‘fortino’ che sorge al centro dell'area in cui, nei prossimi mesi, dovrebbero partire i lavori dell'opera da oltre 49 milioni di euro per trasferire l'autoporto così da lasciar spazio, a Susa-Traduerivi, ai futuri cantieri della Torino-Lione. La polizia ha dato il via allo sgombero, in vista dell’arrivo dei mezzi delle ditte che eseguiranno i lavori, e che devono recintare l'intera zona tra l'autostrada e la Statale 25 del Moncenisio: di fatto, il primo passo dell'allestimento dell'imponente apparato di sicurezza a protezione del futuro cantiere. Almeno un centinaio i manifestanti che hanno raggiunto San Didero per tentare di impedire l'arrivo degli operai e dei mezzi da cantiere, anche con barricate a cui hanno dato fuoco per non far avanzare le forze dell'ordine. Gli agenti hanno risposto con lacrimogeni, negli scontri ci sono stati feriti tra gli operai e le forze dell’ordine ma anche tra i manifestanti. 

Nuova giornata di proteste

E dopo le proteste nella notte, i manifestanti si sono dati appuntamento per oggi per dare il via a una nuova giornata di mobilitazione, annunciando attraverso i social luoghi e orari di ritrovo. La protesta contro la costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione, messa in atto dal movimento No Tav, parte dal lontano 1995, ha attraversato decenni, visto alterne vicende anche giudiziarie, con un maxi processo celebrato, in primo e secondo grado, rispetto agli scontri avvenuti in Val di Susa nell’estate del 2011.


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