Tajani in Israele assiste alla cerimonia di consegna degli aiuti italiani a Gaza

Tajani in Israele assiste alla cerimonia di consegna degli aiuti italiani a Gaza
06 febbraio 2025, ore 16:15
Si tratta di 15 camion con beni di prima necessità. 14 bambini palestinesi saranno curati in Italia
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in Israele per una missione focalizzata sull'iniziativa 'Food for Gaza'. Il titolare della Farnesina si è recato a Ashdod, nel sud dello stato ebraico, per assistere alla cerimonia di consegna degli aiuti umanitari al Pam nell'ambito del programma del governo italiano. Si tratta di un carico di 15 camion e altre 15 tonnellate di beni di prima necessità, tra cui taniche per la distribuzione dell'acqua e beni volti a contrastare l'impatto dell'inverno. Tajani ha ricordato lo stanziamento di 104 milioni di euro da parte del nostro Paese dopo il 7 ottobre per attività umanitarie e di immediata ripresa, per rispondere alla crisi e per lo sviluppo della Cisgiordania, nonché per trasporti umanitari nel quadro dell'iniziativa Food for Gaza. Nel corso della missione Tajani incontrerà il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar.
Bambini palestinesi verranno curati in Italia
L’Italia fornirà un aiuto concreto per la popolazione di Gaza, 14 bambini palestinesi malati oncologici giungeranno nel nostro Paese e saranno ricoverati negli ospedali pediatrici di quattro città. Quattro piccoli arriveranno a Milano, due a Monza e otto verranno divisi tra Torino e Roma. ''L'obiettivo è aumentare ulteriormente il numero di questi bambini che saranno curati in Italia. Il processo di evacuazione dei bambini palestinesi da Gaza è piuttosto complesso. La procedura burocratica è lunga, il problema non sono tanti i bambini, ma i controlli su chi li accompagna'', ha spiegato Tajani. "Basta che cambia il nome di una persona e bisogna ricominciare", ha aggiunto.
Tajani, sospesi finanziamenti all’ Unrwa
''Le Nazioni Unite per noi a Gaza sono rappresentate dal Pam. Abbiamo ripreso a finanziare i progetti dell'Unrwa fuori da Gaza per aiutare la popolazione civile palestinese. Abbiamo sospeso i finanziamenti all'Unrwa a Gaza per il suo coinvolgimento nell'attacco del 7 ottobre. Condanno fermamente la scelta di utilizzare una sede dell'Unrwa per tenere ostaggi israeliani a Gaza da parte di Hamas. Noi stiamo lavorando in questa fase con un'altra organizzazione della Nazioni Unite, che è il Programma alimentare mondiale, con il quale ci troviamo benissimo, con il quale collaboriamo e che ha distribuito, come da nostra richiesta, i beni che abbiamo inviato alla popolazione civile direttamente senza passare da Hamas. Non vogliamo avere nulla a che fare con Hamas'', ha dichiarato Tajani.
Tajani, sì a uno stato palestinese
''Siamo qui per aiutare, vogliamo essere presenti e svolgere un ruolo attivo perché la tregua vada avanti e si possa passare dalla prima alla seconda fase con l'obiettivo finale di poter unificare la Palestina. La posizione italiana è chiara: due popoli e due Stati ma il neonato Stato palestinese dovrà riconoscere Israele ed essere riconosciuto da Israele. Ogni altro mossa sarebbe velleitaria, sbagliata e direi controproducente''. Così si è espresso Antonio Tajani.