The Swarm, la serie. Una storia di mostri, nella quale scopriamo che il mostro siamo noi

The Swarm, la serie. Una storia di mostri, nella quale scopriamo che il mostro siamo noi

The Swarm, la serie. Una storia di mostri, nella quale scopriamo che il mostro siamo noi Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it


In arrivo prossimamente la serie sci-fi tratta dal romanzo Il quinto giorno di Frank Schätzing e presentata all'ultima edizione della Berlinale

Era il 2004 quando nelle librerie tedesche usciva Il quinto giorno (Der Schwar), romanzo di Franz Schatzing che in poco tempo si sarebbe trasformato in un best seller a livello internazionale. Il successo del libro è stato tale da attirare l’attenzione del produttore Frank Doelger, celebre per aver dato i natali alla serie de "Il Trono di Spade", e che con il tempo ha preso la decisione di trasformare le pagine del libro in una serie TV dal titolo The Swarm. Presentata in anteprima al Festival del cinema di Berlino 2023 nella sezione Berlinale Series, si presenta come una produzione molto ambiziosa, che vede protagonista anche l’Italia, con alcuni episodi girati proprio tra Venezia, Rovigo e Trani.  

LA TRAMA DEL ROMANZO

Al centro del volume di Franz Schatzing c’è una crisi globale venutasi a creare a causa di alcuni eventi inspiegabili causati dal mare. Scoppia una pandemia, compaiono nuove specie di vermi sottomarini e gli animali, come le orche, le meduse e i granchi cominciano ad attaccare le navi e le coste, bloccando il commercio marittimo globale. Uno scienziato, il biologo marino Sigur Johanson, ha un'idea, chiamata il quinto giorno che spiegherebbe tutto ma metterebbe anche in dubbio il dominio dell'uomo sulla Terra e numerosi preconcetti umani, derivanti sia dalla scienza, che dalla religione. La traduzione italiana del romanzo deriva proprio dal quinto giorno della creazione biblica, quello in cui vengono creati il mare e i suoi abitanti.


THE SWARM, UNA SERIE DI FINZIONE MA CON TESI REALI

Originariamente pensato per essere un film, i creatori di The Swarm si sono resi conto da subito che per condensare un romanzo di oltre mille pagine, con tanti personaggi diversi, in un paio di ore di narrazione sarebbe stata un’impresa quasi impossibile. E siccome sarebbe stato troppo costoso girare in 14 Paesi diversi, tutti i luoghi che si vedono sullo schermo sono stati ricreati proprio in Italia. Ma non è tutto. Infatti, stando alle varie curiosità che sono state svelate online, dal momento che gli episodi raccontati benché non reali aspirano a essere scientificamente verosimili, i produttori si sono affidati a esperti e consulenti. Ad esempio è stato fondamentale il lavoro della microbiologa tedesca Antje Boetius, direttrice dell’Istituto Alfred Wegener per la ricerca marina e polare. “La storia raccontata da Frank Schätzing è immaginaria”, dice Boetius, “ma pone questioni che sono assolutamente reali, ovvero la necessità per chi fa ricerca in campi diversi che vanno dal clima allo studio degli oceani di condividere le proprie conoscenze e scoperte e di farlo il più presto possibile. In The Swarm, diversi ricercatori in giro per il mondo, che fino a quel momento erano rimasti inascoltati, riescono a ottenere grandi risultati quando cominciano a fare squadra. Dovrebbe essere una fonte di ispirazione per tutti noi”. 


"Una storia di mostri, nella quale scopriamo che il mostro siamo noi", queste le parole del creatore della serie, che ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo cult, soprattutto per la sua straordinaria lucidità e aderenza con le tematiche contemporanee, miscelate insieme ai tratti horror e fantascientifici. 




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