“Turning Red” il nuovo film della PIXAR diserterà la sala cinematografica e approderà direttamente su Disney Plus, monta la polemica sul web

“Turning Red” il nuovo film della PIXAR diserterà la sala cinematografica e approderà direttamente su Disney Plus, monta la polemica sul web

“Turning Red” il nuovo film della PIXAR diserterà la sala cinematografica e approderà direttamente su Disney Plus, monta la polemica sul web


E’ il terzo film PIXAR, dopo “Soul” e “Luca”, che viene distribuito direttamente sulla piattaforma streaming. Lo staff creativo del cartoon è furibondo per questa scelta

La scorsa settimana è arrivato il comunicato stampa che nessuno si sarebbe mai aspettato. La Walt Disney Company ha infatti annunciato che il nuovo film targato PIXAR, “Turning Red”, non verrà distribuito in sala cinematografica come precedentemente annunciato, ma arriverà direttamente su Disney+. Una scelta che non è passata inosservata nello staff creativo che si è detto indignato per la scarsa considerazione da parte dello studio di Topolino nei confronti dei cartoon della compagnia. Infatti, il nuovo film della casa di produzione di Emeryville, doveva segnare il ritorno del brand PIXAR sul grande schermo dopo le precedenti pellicole “Soul” e “Luca” che, a causa della pandemia e della chiusura degli esercizi cinematografici avevano avuto lo stesso destino.


LE DICHIARAZIONI DELLA DISNEY

"Gli abbonati di Disney+ sono stati entusiasti di poter vedere il film Pixar vincitore del Premio Oscar Soul e l'acclamatissimo Luca direttamente sul nostro servizio streaming, e non vediamo l'ora di fare lo stesso con Red", ha dichiarato Kareem Daniel, Presidente di Disney Media & Entertainment Distribution. "Considerando la difficile ripresa del box office, in particolare per i film pensati per le famiglie, abbiamo deciso di rimanere flessibili e pensare al miglior modo per permettere a tutto il mondo di vedere questo nuovo lungometraggio, e la nostra scelta è stata quella di distribuire il film su Disney+"


UNA MOSSA CONTRO LA PIXAR?

Sorge spontanea una domanda: In casa Disney hanno smesso di credere nelle potenzialità creative e di mercato del brand? Sembra di no, apparentemente. Infatti se consideriamo gli alti incassi al botteghino che i film PIXAR hanno portato negli anni passati, questo cambiamento di strategia chiarisce che ora la priorità di Disney non sembra essere la sala ma la loro piattaforma di streaming. Insomma, se da una parte in casa PIXAR si respira aria di delusione per la scelta di “Turning Red”, dall’altra il colosso di Topolino, sembra desideroso di continuare ad agire in questo modo, il tutto per mantenere l’interesse delle famiglie sulla loro piattaforma online. Non una scelta contro la PIXAR quindi, ma bensì una scelta a favore di Disney Plus.


LA TRAMA

Il film, che uscirà sulla piattaforma il prossimo 11 marzo 2022, racconterà la storia di Mei Lee, una tredicenne in piena tempesta ormonale che, durante i difficili e tormentati anni della pubertà, è pronta a vivere quello che lei stessa definisce "l'anno migliore del mondo". Una mattina, però, Mei Lee si risveglia con fattezze per nulla adolescenziali, ma simili a quelle di un grosso panda rosso dal pelo morbidissimo. È sua madre a spiegare che la sua famiglia è anticamente collegata da un legame mistico con l'animale, che ha causato un difetto del gene.

Questa trasformazione animalesca, però, si innesca soltanto quando la giovane si entusiasma e prova emozioni forti, creandole non poco imbarazzo e situazioni spiacevoli a scuola. Come gestirà Mei Lee questa situazione?

Chi scrive è dell’idea che la scelta di distribuire anche il prossimo film PIXAR su Disney Plus penalizza i bambini a cui viene sottratta la visione sul grande schermo di un cartoon. Inoltre, se i giovanissimi non vengono educati alla visione in sala, si rischia di abituarli ad una forma spettatoriale domestica e individuale del prodotto audiovisivo, che rischia così di diventare l’unica e sola. Se invece si vuole garantire un futuro agli esercizi cinematografici è utile investire proprio nelle giovani generazioni, futuri spettatori di domani.



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