Un nuovo caso Salis in Romania? Filippo Mosca rinchiuso in un ex lager di Ceausescu

Un nuovo caso Salis in Romania? Filippo Mosca rinchiuso in un ex lager di Ceausescu

Un nuovo caso Salis in Romania? Filippo Mosca rinchiuso in un ex lager di Ceausescu Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


La denuncia della madre, “mio figlio da nove mesi nel peggior carcere d’Europa”, Filippo Mosca arrestato durante un festival musicale è stato condannato per droga

Filippo Mosca ha 29 anni e da maggio dello scorso anno si trova rinchiuso nel carcere romeno di Porta Alba, nel distretto di Costanza, dopo esser stato arrestato con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti e condannato a otto anni di carcere. Il giovane originario di Caltanissetta sta scontando la sua pena nel carcere di Porta Alba, nel distretto di Costanza, in Romania. La struttura era nota ai tempi del dittatore Ceaușescu come un lager. Mosca è rinchiuso in una cella di 30 metri quadri condivisa con altri 24 detenuti, dove spesso il clima è al limite tra tensione, aggressioni, risse e accoltellamenti.


La richiesta d’aiuto

A far emergere la sua storia sono state la madre e la fidanzata che si sono rivolte all’Associazione Nessuno Tocchi Caino per denunciare le condizioni in cui è tenuto Filippo Mosca in carcere. Il deputato di Italia Viva, Roberto Giachetti ha presentato una interrogazione al ministro degli Esteri, Antonio Tajani per chiedere se il governo è a conoscenza della situazione e di come intenda muoversi affinché siano garantiti i diritti umani fondamentali per un cittadino italiano detenuto all’estero. Inoltre la madre si è rivolta ad un avvocato svizzero che ha corrispondenti in Romania e sostiene che l’assistenza diplomatica offerta dalla nostra ambasciata a Bucarest sia stata insoddisfacente. Filippo Mosca ha diritto ad un ora e mezza di telefonate a settimana e chiamando la madre implora la donna di aiutarlo a rientrare in Italia per scontare la pena ai domiciliari. La legge romena però dice che la richiesta può essere fatta solo dopo il processo d’appello che è fissato per aprile. Fino ad allora il giovane siciliano resterà in carcere.


La vicenda

Filippo Mosca era andato in Romania ad assistere ad un grande evento musicale, il Sunwaves, un festival di musica elettronica che attira ogni ano migliaia di appassionati ed è animato da diverse star del settore. Cinque giorni e cinque notti di eventi. Il giovane che vive in Sicilia, dove gestisce un ristorante, era stato contattato da una ragazza di Barcellona che conosceva e che era intenzionata ad andare al festival, aveva scambiato messaggi con l’amico, chiedendo consigli su dove alloggiare in Romania nei giorni dell’evento. I due però sul posto hanno alloggiato in luoghi diversi. Durante il suo soggiorno, la ragazza spagnola ha ricevuto un pacco contenente droga, intercettato dalle autorità. E’ stata arrestata e dal controllo del suo cellulare è spuntato il nome di Filippo Mosca, ritenendo che i messaggi che i due si sono scambiati siano un codice per il traffico di stupefacenti e, quindi arrestano anche lui.


Le condizioni

Secondo quanto raccontato dalla madre, i primi giorni Filippo Mosca li ha passati in isolamento in una cella piena di escrementi di topi, che avevano tana nel materasso. Aveva poco cibo e non poteva addormentarsi per paura di essere morso dai ratti. Quando è uscito dall’isolamento è stato condotto nel carcere di Porta Alba, nel distretto di Costanza. L’ex lager dell’epoca di Nicolae Ceaușescu è definito un posto invivibile da dividere con altri 24 detenuti, dove non è possibile cucinare, c’è quasi sempre acqua fredda e non ci sono coperte per proteggersi dal freddo.



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