Verso il Sei Nazioni 2024 di Rugby, all’Olimpico il nuovo corso degli azzurri

Verso il Sei Nazioni 2024 di Rugby, all’Olimpico il nuovo corso degli azzurri

Verso il Sei Nazioni 2024 di Rugby, all’Olimpico il nuovo corso degli azzurri


Il 3 febbraio a Roma l’esordio dell’Italrugby contro l’Inghilterra per la venticinquesima edizione del torneo

Per la venticinquesima volta torna il torneo che porta il rugby italiano nell’olimpo europeo e mondiale. Da venerdì 2 febbraio a sabato 16 marzo torna il Sei Nazioni, il meglio del rugby europeo. Italia, Inghilterra, Galles, Irlanda, Scozia e Francia insieme onoreranno ancora una volta una gloriosa tradizione in quindici sfide. Una festa che torna allo Stadio Olimpico di Roma dove gli azzurri esordiranno sabato 3 febbraio contro l’Inghilterra, dopo la partenza del torneo con Francia-Irlanda. Il Sei Nazioni sarà su Sky e in streaming su NOW con il racconto della squadra di Sky Sport con Diego Dominguez, Andrea De Rossi e le altre leggende del rugby azzurro. Su Sky anche il Sei Nazioni U20 e il torneo femminile.


Il nuovo corso di coach Quesada

Ho fiducia nella squadra”. Esordisce così il nuovo allenatore Gonzalo Quesada. “Abbiamo un’etica del lavoro impressionante, sappiamo che la sfida è molto grande, ne sono consapevole, ma ho accettato con grande piacere. Con la squadra abbiamo parlato dei punti di forza e degli assi di sviluppo. È stata proprio la squadra a dire che c’è bisogno di costanza. Il loro scopo sarà quello di ispirare i più giovani in tutto il Paese con la forza del rugby a partire dai club, oltre che i loro giovani allenatori. La Nazionale ha anche questa missione”.


La fiducia di capitan Lamaro

Finalmente è arrivato il periodo che tanto abbiamo aspettato, quello più intenso e più bello da vivere” commenta Michele Lamaro, capitano dell’Italrugby. “Poter vestire questa maglia è sempre un grande onore”. Sulla partenza in salita del calendario, “abbiamo un compito che va oltre le partite, ossia arrivare pronti a ogni match. Giocare contro l’Inghilterra alla prima o all’ultima partita non fa differenza. Abbiamo quasi l’ossessione di voler migliorare ogni singolo aspetto del nostro gioco”. Le batoste mondiali contro gli All Blacks e la Francia “sono servite da motivazione per poter fare un passo in più, per capire che ciò che avevamo fatto fin lì non bastava. Voler riprendere al massimo sarà fondamentale”.


Innocenti (Federugby), "fondamentale fare bene"

Il rugby italiano è il Sei nazioni, su cui ci basiamo quasi totalmente. E il 65% delle nostre risorse deriva dall’esserci nel torneo. È per noi un asset, ecco perché è fondamentale per noi fare bene in questo torneo”. A parlare è il presidente della Federugby Marzio Innocenti. “Quest’anno la sensazione è che ci stiamo avvicinando a quello che cerchiamo da tempo, con anche il nuovo corso e il nuovo allenatore Gonzalo Quesada”.


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