24 aprile 1976, l'ultima sera insieme per Lennon e McCartney, con un'idea matta in testa e un taxi da chiamare

24 aprile 1976, l'ultima sera insieme per Lennon e McCartney, con un'idea matta in testa e un taxi da chiamare

24 aprile 1976, l'ultima sera insieme per Lennon e McCartney, con un'idea matta in testa e un taxi da chiamare


Dopo anni di gelo e di attacchi reciproci, 45 anni fa i due ex Beatles si ritrovarono a casa di John a New York. Davanti alla televisione meditarono un’improvvisata che avrebbe cambiato per sempre la storia del rock

Il citofono suonò poco prima dell’ora di cena. Era il 24 aprile 1976 e nella lussuosa suite al Dakota Building, nel cuore di Manhattan, la famiglia Lennon non sapeva chi li stesse chiamando. I visitatori erano Paul e Linda McCartney, di passaggio a New York. Dal tempo dello scioglimento dei Beatles i due leader non se le erano mandate a dire. A fare il passo decisivo per la separazione dei Fab Four era stato Paul, con una mossa spiazzante per richieste sui diritti d’autore e sulla scelta del manager. Ma l’opinione pubblica non smetteva di caricare responsabilità sulle spalle di John, “reo” di essersi innamorato di una donna ingombrante come la Ono, che a giudizio di molti aveva minato l’unità interna della band. Così, nei dischi solisti successivi alla rottura, i due ex soci si lanciavano messaggi velenosi. McCartney aveva mostrato sulla copertina del suo album “Ram” due scarafaggi impegnati in un rapporto sessuale, e l’allusione pareva diretta a John e Yoko. Lennon rispose con una canzone al vetriolo come “How do you sleep?”, dedicata a McCartney.


Un compenso simbolico

Eppure, quella sera i dissidi parevano superati. John & Paul fumavano idealmente il calumet della pace sul divano in salotto, mentre Linda e Yoko facevano conversazione in cucina. I due musicisti accesero la tv per gustarsi il “Saturday Night Live”. Lennon rivelò al suo ospite che la settimana prima il produttore dello show, Lorne Michaels, aveva offerto “l’astronomica” cifra di 3200 dollari per una riunione dei Beatles in studio. I due compositori più famosi del Novecento, abituati a sentirsi offrire miliardi per un solo concerto insieme, furono sul punto di organizzare una beffa clamorosa: prendere un taxi e materializzarsi al SNL. Discussero anche sull’obbligo morale di dividere quel compenso simbolico per quattro, destinandone la metà a George e Ringo. Poi la stanchezza prevalse, John e Paul rinunciarono all’idea e restarono sul divano a rievocare i tempi passati.


Lo smacco del giorno dopo e la riunione postuma

Convinto che il sereno fosse tornato tra lui e John, il giorno dopo Paul tornò al Dakota con una chitarra, ma stavolta Lennon lo respinse in malo modo: “Credi di essere ancora nel 1956? Qui c’è un bambino da accudire”, si sentì rispondere McCartney. Non si rividero mai più: ma un mese prima di essere ucciso, in occasione del suo quarantesimo compleanno, Lennon ricevette una telefonata di auguri di Paul, e lo ringraziò con voce commossa: “Pensami, di tanto in tanto, vecchio amico mio”. I tre Beatles superstiti si riunirono solo nel 1994, in casa di Harrison, per suonare alcuni standard del rock’n’roll, girare materiale video per il documentario “Anthology” e portare a compimento un brano inedito che Lennon aveva scritto nel ‘77 al Dakota: “Free as a bird” fu l’effimero ritorno dei Beatles. John era già un fantasma tra loro.



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