Accordo sul documento finale alla Cop 27. Delusione di Ue e Onu, non abbiamo curato il paziente dalla febbre

Accordo sul documento finale alla Cop 27. Delusione di Ue e Onu, non abbiamo curato il paziente dalla febbre

Accordo sul documento finale alla Cop 27. Delusione di Ue e Onu, non abbiamo curato il paziente dalla febbre Photo Credit: Fotogramma.it


Luci e ombre degli accordi raggiunti dopo un'ennesima maratona negoziale. Bene il fondo ''Loss and Damage'' ma non abbiamo curato il paziente (leggi Terra) dalla febbre

Un mezzo successo, perché alla soddisfazione dei Paesi africani per il fondo a cui attingere per rimediare ai danni e alle perdite causate dal clima, fa da contraltare la delusione dell'Unione europea, con Timmermans e dell'Onu, con il segretario generale Guterres perché la Cop 27 di Sharm el Sheik non ha affrontato la riduzione delle emissioni inquinanti. Il documento finale della conferenza conferma l'obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi dai livelli pre-industriali, il risultato più importante ottenuto lo scorso anno, ma non dice nulla sulla riduzione o l'eliminazione dell'uso dei combustibili fossili, come avevano chiesto diversi Paesi. "Cop27 segna un piccolo passo verso la giustizia climatica ma serve molto di più per il pianeta. Abbiamo trattato alcuni sintomi ma non curato il paziente dalla febbre". Lo afferma la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L’accordo, sottolinea Coldiretti, arriva nell'anno che si classifica fino ad ora al sesto posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta. Aumento delle temperature anche in Italia accompagnato dall'esplosione degli eventi estremi tra siccità, bombe d'acqua, nubifragi, tempeste di vento, trombe d'aria e violente grandinate.

VON DER LEYEN, TRATTATO SINTOMI MA NON CURATO PAZIENTE

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in un comunicato dopo l'approvazione del documento finale alla conferenza di Sharm el-Sheikh parla di piccolo passo verso la giustizia climatica ma – aggiunge- serve molto di più per il pianeta. "Sfortunatamente" non è arrivato un impegno sulle emissioni o sul clima, segnala. "Ma l'Ue manterrà la rotta, in particolare attraverso il Green Deal europeo e RePowerEu, perché è essenziale mantenere l'ambizione dell'accordo di Parigi a portata di mano".

GUTERRES, DA COP27 NON ARRIVANO RISPOSTE SU RIDUZIONE EMISSIONI

"Noi dobbiamo ridurre drasticamente subito le emissioni e questa una questione a cui la Cop27 non ha risposto". Così il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha lamentato il fatto che la dichiarazione finale della conferenza di Sharm el Sheikh non abbia dato risposte sul taglio delle emissioni. "Bisogna essere chiari - ha affermato - il nostro pianeta è ancora in una situazione di emergenza, dobbiamo ridurre subito drasticamente le emissioni e questo non è stato affrontato. Il fondo per le perdite e i danni è essenziale - ha aggiunto riferendosi alla creazione del fondo per i danni provocati dai Paesi ricchi - ma non è la risposta se la crisi climatica cancella della mappa un piccolo Stato insulare o trasforma completamente un Paese africano in un deserto".

COLDIRETTI, AGRICOLTURA PAGA DANNI CLIMA MA SFIDA GREEN

L'agricoltura è l'attività economica che "più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli promuovendo l'uso razionale dell'acqua, l'innovazione tecnologica per la riduzione dell'impatto ambientale, l'economia circolare con la produzione di energie rinnovabili come biogas e biometano e lo sviluppo del fotovoltaico sui tetti senza consumo di terra fertile". Questo quanto afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, in occasione dell'accordo sul documento finale della Cop27 di Sharm el-Sheikh. E conclude il presidente Coldiretti, Prandini, "l'agricoltura italiana è diventata negli anni la più green d'Europa ma di fronte al caro energia bisogna intervenire al più presto per salvare stalle e aziende ed investire con interventi strutturali per guardare al futuro, dai bacini di accumulo per l'acqua di cui le campagne hanno bisogno all'agricoltura 4.0".


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