Alessandro e Leo Gassmann, padre e figlio, raccontano il loro amore per l’arte in tutte le sue forme

L’attore Alessandro Gassmann e il giovane figlio Leo sono una famiglia di artisti, è il caso di dirlo: figlio e nipote rispettivamente del grande attore Vittorio. In collegamento con RTL 102.5, tra un ritratto e un duetto, hanno raccontato la loro quarantena e il loro percorso artistico.

“Facevo i viaggi in macchina con mamma e papà, cantavo sui loro cd” 

Alessandro e Leo Gassmann, padre e figlio, chiusi in casa per rispettare la quarantena imposta in seguito alla diffusione del coronavirus, hanno trascorso un’ora in compagnia degli ascoltatori. Il primo a parlare è stato Alessandro che in quel momento si trovava “semi-sdraiato”, con il figlio Leo, sul divano, intento a fargli un ritratto: “Sembro un’anziana donna giapponese” ha affermato divertito. Al giovane cantante, infatti, piace molto disegnare - “mi diverte”- ha spiegato. La stessa passione per il disegno, Leo, l’ha messa anche nel video, molto rock, di “Maleducato”, suo ultimo singolo girato interamente a casa. “E’ un video in cui ho messo un po’ della mia mano” dice. La passione per la musica del giovane Gassmann invece, è nata quando era molto piccolo e “facevo i viaggi in macchina con mamma e papà, cantavo sempre sui loro cd e facevo le seconde voci”. Successivamente, all’età di nove anni, Leo è entrato al Conservatorio di Santa Cecilia e, dopo cinque anni, ha deciso di imparare a suonare qualche strumento e di scrivere i suoi primi testi, staccandosi un po’ dalla musica classica. Alessandro ha affermato di ricordare molto bene i viaggi in macchina con canzoni, per esempio, di Steve Wonder e Jamiroquai e, in risposta alla dichiarazione del figlio che ha raccontato di cantare costantemente ogni giorno, ha replicato divertito - “se non altro con il tempo migliora e le ore passate ad ascoltarlo sono più piacevoli”. Nella playlist durante i viaggi dei Gassmann non potevano sicuramente mancare i Rolling Stones per cui, sia padre che figlio, hanno una grande passione. “Una volta mi sono letto tutta la loro biografia, studiandomi ogni singolo pezzo, sono un gruppo fantastico” ha dichiarato il giovane, mentre Alessandro ha voluto sottolineare la loro “energia straordinaria, che non invecchia di mezz’ora”.

Un duetto e una poesia

La prima chiamata arriva da una giovane ascoltatrice , Giulia, che condivide con Leo la passione per il canto: i due decidono quindi di fare un duetto di un brano del cantautore italiano Edoardo Bennato, “L’isola che non c’è”. Alessandro Gassmann, invece, non essendo in grado di cantare, come da lui dichiarato, ha deciso di leggere una delle sue poesie preferite e che quotidianamente pubblica sul suo profilo Twitter. L’attore preferisce le poesie della sua Roma dove si è “perso il suo dialetto originale che è il romanesco, è diventato il romano”, così ha incantato tutti con una poesia di Trilussa, “L’omo e la scimmia”. 

“Questa distanza ci riavvicinerà più di prima”

Nel corso di questa quarantena padre e figlio stanno passando il tempo in maniera differente. Leo sta studiando per gli esami all’università, è iscritto ad Arte e Comunicazione all’ Università John Kennedy. Oltre a scrivere nuovi brani, il giovane sta anche progettando il tour: “Appena finisce questa situazione, la prima cosa che voglio fare è suonare in giro”. Alessandro, invece, si sta tenendo occupato aggiustando il piano di lavorazione del suo terzo film da regista e le cui riprese, previste per luglio, saranno probabilmente spostate. Non solo, l’attore trascorre molto tempo leggendo poesie, cucinando, facendo giardinaggio e occupandosi della spesa - e “non faccio assolutamente nulla” dice ironico. Infine Alessandro Gassmann ha voluto lanciare un messaggio agli ascoltatori: “Sfruttiamo questo triste momento prendendone le cose migliori, come l’ avere un po’ di tempo per sé stessi, stare con le persone vicine a noi. Credo che questa distanza ci riavvicinerà più di prima. Io sento la mancanza degli altri e non vedo l’ora di poterlo esprimere”.