Alta tensione tra Italia e Ungheria su Ilaria Salis, l'incontro tra i ministri degli esteri non porta passi in avanti

Alta tensione tra Italia e Ungheria su Ilaria Salis, l'incontro tra i ministri degli esteri non porta passi in avanti

Alta tensione tra Italia e Ungheria su Ilaria Salis, l'incontro tra i ministri degli esteri non porta passi in avanti Photo Credit: agenziafotogramma.it


Budapest dipinge la detenuta italiana come una pericolosa terrorista e si infastidisce per quelle che valuta come interferenze da parte di Roma. La Farnesina chiede il rispetto dei diritti umani dei detenuti

NESSUNA SCHIARITA

L’incontro tra i ministri degli esteri di Italia e Ungheria non ha portato a una distensione sul caso di Ilaria Salis, anzi. Budapest accusa l’Italia di interferenze sul suo sistema politico e giudiziario. La Farnesina ribadisce la richiesta di rispetto delle regole dell’Unione Europea sulla detenzione. Ma di passi in avanti che autorizzino a sperare nei domiciliari e nell’estradizione in Italia non ce ne sono. Le parole del ministro Szijjarto non sembrano aprire grandi prospettive per la cittadina italiana detenuta a Budapest: “Spero sinceramente che questa signora riceva la meritata punizione in Ungheria. E’ sorprendente che l’Italia cerchi di interferire in un caso giudiziario ungherese; questa signora, presentata come una martire in Italia è venuta in Ungheria con un piano chiaro per attaccare persone innocenti”. Per la cronaca gli aggrediti non erano due bambini indifesi, ma filonazisti, estremisti di destra.

ACCUSA TENDENZIOSA

Stamattina su Facebook il ministro degli esteri ungherese Peter Szijjarto – fedelissino di Orban- ha rincarato la dose: “Sono scioccato dalle reazioni italiane. Questa signora è stata presentata qui in Italia come una specie di vittima, una martire. In Ungheria le persone sono state quasi uccise. La gente è stata quasi picchiata a morte nelle strade, e poi questa signora viene dipinta come una martire o la vittima di un processo ingiusto. Nessuno, nessun gruppo di estrema sinistra, dovrebbe vedere l'Ungheria come una sorta di ring di boxe dove venire a pianificare di picchiare qualcuno a morte". Per la cronaca i due feriti sono stati giudicati guaribili in pochi giorni, quindi l’accusa di tentato omicidio pare decisamente tendenziosa.

LE RICHIESTE DELL'ITALIA

Il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani ha sottolineato che le norme di detenzione devono rispettare i diritti umani. Va ricordato che Ilaria Salis venne portata in catene all’udienza in tribunale. La Farnesina ha sottolineato che “il governo italiano da tempo ha preso l’iniziativa di affrontare il tema delle condizioni di detenzione della signora Salis come viene fatto in molti casi per i cittadini italiani detenuti all’estero. Senza nessuna volontà di interferenza, ma con la chiara intenzione di fare pressione per verificare che le condizioni di detenzione rispettino le normative europee che richiamano alla tutela dei diritti umani. Ed è quanto il governo continuerà a fare”.


DIARIO DAL CARCERE

Nel frattempo Ilaria Salis sta tenendo un diario della sua detenzione, che dura ormai da un anno. Tra l’altro la donna ha scritto: “Sono in un baratro, mi sento una straniera tumulata viva. Lo sport è il mio unico passatempo perché purtroppo non ho nemmeno un libro. Nell’ora d’aria si ha proprio la sensazione di essere in prigione: stare in cortile e andare su e giù con le altre detenute mi fa proprio sentire un leone in gabbia. Le altre donne mi guardano in modo strano, forse perché i media locali mi hanno trasformato in un mostro e mi precede una sinistra fama di flagello dei nazisti”.



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