Champions League, il Milan si qualifica agli ottavi. Juventus invece ko contro Psg

Champions League, il Milan si qualifica agli ottavi. Juventus invece ko contro Psg

Champions League, il Milan si qualifica agli ottavi. Juventus invece ko contro Psg Photo Credit: Fotogramma.it


Milan agli ottavi di finale della Champions League dopo quasi dieci anni, dopo aver sconfitto 4-0 il Salisburgo. La Juventus perde ancora, stavolta contro i fortissimi francesi del Paris Saint Germain, 1-2 ma accede in Europa League

MILAN-SALISBURGO, 4-0

L'attesa del Milan è finita. Dopo nove stagioni (2013/14), lontano dalla fase a eliminazione diretta, i rossoneri centrano gli ottavi di Champions League. Stefano Pioli festeggia nel migliore dei modi il rinnovo di contratto, si abbracciano i giocatori che compiono l'ennesimo, importante, passo di una crescita continua che non sembra conoscere soste. Il Salisburgo, pur cercando di vendere cara la pelle, deve inchinarsi alla superiorità del Milan, di campioni del calibro di Giroud che, a 36 anni, ha la fame agonistica di un ragazzino. Trascinatore con una doppietta e due assist, una certezza per Pioli nei momenti più delicati, il più longevo degli ultimi 20 anni ad influire in più di tre gol in una sola partita. Difficile limitare l'estro di Leao quando si accende e riesce a ballare con il pallone tra i piedi, questa volta colpisce la traversa, ma confeziona un cross basso per Giroud che fa dimenticare Torino. C'è spazio anche per il gol di Krunic, esempio di questo Milan che si sacrifica e non si fa mai trovare impreparato. E per il sigillo di Messias nel recupero. Un poker netto. San Siro è una festa, sugli spalti si abbozza la ola e si pensa già al sorteggio. I rossoneri si qualificano come secondi del girone, un risultato preventivato e che poteva anche essere migliore senza quel rosso-rigore di Tomori contro il Chelsea. Ma è un episodio già dimenticato. Perchè il Milan si rialza sempre e sa gestire gli appuntamenti importanti, come contro il Salisburgo.

IL MATCH MINUTO PER MINUTO

Dopo appena tre minuti i 72 mila tifosi di San Siro vengono scossi dal palo esterno colpito da Theo Hernandez che tenta il diagonale per sorprendere Kohn su passaggio di Krunic. Ma non è il segnale di una partita semplice. Il pressing del Salisburgo è intensissimo. E spesso nella difesa del Milan si vedono interventi miracolosi che salvano il risultato. Come il muro di Tomori sulla conclusione di Kjaergaard dopo l'errore in disimpegno di Kjaer. Proprio dopo il primo grande spavento per il Milan, però, arriva il gol di Giroud che sblocca la partita. Calcio d'angolo battuto da Tomori, il francese si stacca dalla marcatura di Gouma-Douath e con ferocia, di testa, trova il vantaggio. Ciò nonostante la squadra di Jaissle, fatta di talenti poco più che ventenni, non demorde e prova a reagire. Pioli in fase offensiva fa alzare Theo Hernandez che così si trova spesso alla conclusione o a tu per tu con il portiere, andando però solo vicino al gol. Al 28' altro miracolo in difesa con Kalulu che salva in scivolata su Okafor lanciato a rete. E' tanta la voglia di rincorrere un sogno che all'intervallo gli austriaci si presentano in campo almeno cinque minuti prima dell'inizio della ripresa. Ma ai rossoneri basta meno di un giro di orologio per trovare il raddoppio della sicurezza. Cross di Rebic, torre di Giroud e Krunic di testa insacca nell'angolino. Gol e assist per il francese, trascinatore come un vero campione sa e deve fare. Passano dieci minuti e Giroud si toglie lo sfizio anche del raddoppio, insaccando il cross basso di Leao. Il portoghese si è acceso dopo una partita in penombra e riesce a tenere palla costeggiando tutt'area offensiva fino a servire l'assist al centro. E' l'estro del portoghese esalta il pubblico, facendo nascere spontaneo il coro brasiliano per lui che è portoghese. Leao va anche vicinissimo anche al gol colpendo la traversa su imboccata di Theo Hernandez, poi Pioli lo richiama. Sul 3-0 si può pensare al campionato. Girandola di cambi e in appena 15 minuti trova il gol anche Messias. Poker e obiettivo centrato per il sorriso sempre più grande di Gerry Cardinale.

JUVENTUS-PSG, 2-1

La Juve perde ancora ma rimane in Europa, la beffa alla fine è per il Psg: il 6-1 del Benfica ad Haifa aiuta i bianconeri e condanna i parigini al secondo posto nel girone a causa della differenza reti dopo il 2-1 di Torino. La squadra di Allegri se la gioca contro gli extraterrestri, con Mbappè che si conferma un fenomeno e Messi che sembra preservarsi per il Mondiale, ma chiude l'avventura in Champions League con cinque sconfitte in sei partite. Bonucci risponde al francese, ma nella ripresa è decisiva la rete di Nuno Mendes. La nota positiva, però, è il ritorno in campo di Chiesa a quasi dieci mesi dall'infortunio. Dodici giocatori indisponibili, Allegri ha una squadra intera (più una riserva) in infermeria: l'ultimo forfait è quello di Kean, fermato da un problema muscolare. Così il tecnico si porta Chiesa in panchina, alla prima convocazione dall'infortunio di gennaio, oltre a Rugani, Soulè, due portieri e due ragazzi della Next Gen, Barbieri e Barrenechea. Le scelte sono totalmente obbligate, si riprova l'esperimento di Miretti seconda punta alle spalle di Milik e in cabina di regia torna Locatelli, mentre con Bonucci e Alex Sandro gioca Gatti. Nel Psg manca Neymar, assente per squalifica, ma ci sono comunque Messi e Mbappè a comporre il tandem offensivo insieme a Soler. In campo anche gli italiani Donnarumma e Verratti, con l'ex Napoli Ruiz a metà campo, l'ex Inter Hakimi sulla destra e l'ex Roma Marquinhos al centro della difesa.

LA PARTITA

La partenza dei bianconeri è confortante, un tiro di Milik viene respinto e una conclusione di Locatelli finisce a lato di poco, ma al 13' si accende Mbappè e la Juve è già sotto: Gatti prova a trattenere l'asso francese ma gli va via, il destro del classe 1998 bacia il palo e supera Szczesny. La Juve cade e trema su Messi ma si rialza, Miretti non trova l'attimo giusto per calciare in un paio di occasioni ma in chiusura di primo tempo arriva il meritato pareggio: Locatelli pennella Cuadrado, assist di testa per Bonucci e il capitano in scivolata batte il compagno di Nazionale Donnarumma ritrovando un gol che in Champions gli mancava da sei anni. Non ci sono cambi durante l'intervallo, i bianconeri resistono contro i fenomeni francesi ma poi subiscono da un insospettabile: Galtier inserisce Nuno Mendes, l'esterno lanciato da Mbappè ci impiega meno di un meno minuto dal suo ingresso in campo per firmare il nuovo sorpasso. Al 74' i 41mila dello Stadium riservano un boato da gol per il ritorno di Chiesa, tornato a distanza di dieci mesi dall'infortunio al ginocchio, ed esultano per il pari di Locatelli ma è annullato per fuorigioco. Nel finale non capita più nulla, nonostante dall'Israele continuino ad arrivare notizie negative per il Psg: il Benfica segna gol a raffica e chiude sul 6-1, Galtier chiude al secondo posto del girone e ora rischia un sorteggio di ferro agli ottavi di finale. Per la Juve comincerà l'avventura in Europa League, ma se ne riparlerà nel 2023: adesso bisogna recuperare punti in campionato, domenica c'è il derby d'Italia contro l'Inter allo Stadium. E dall'infermeria si aspettano notizie di qualche rientro, Di Maria e Bremer su tutti.


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