Champions League. La Juve la spunta sul Bodo Glimt. A Napoli ci pensa McTominay, Qarabag battuto Photo Credit: Foto: Ansa/Stian Lysberg Solum
25 novembre 2025, ore 23:24
Per i partenopei un 2-0 che fa risalire la classifica. Tre punti preziosi anche per la Juventus che batte 3-2 i norvegesi del Bodo
BODO GLIMT JUVENTUS, 2-3
I bianconeri trovano la prima vittoria in Champions ma a Bodo è stata una gara pazza finita 2-3. Prima sotto, poi la rimonta, infine l'incubo del pari all'86' e la nuova zampata di David, per Spalletti è un successo che raddrizza la corsa qualificazione. Protagonista indiscusso è Yildiz che entra e trascina i bianconeri, anche senza segnare. Il tecnico italiano aveva anticipato rotazioni e in effetti lancia una Juve inedita: non cambia la difesa - formata ancora dal terzetto Kalulu-Kelly-Koopmeiners - mentre gli altri infaticabili sono McKennie, Locatelli e Cambiaso. In porta gioca Perin, a centrocampo non c'è Thuram ma Miretti; l'attacco non si era mai visto prima con Openda supportato da Conceicao-Adzic. Sulle tribune ci sono anche Chiellini e Comolli, costretti a una sorta di "viaggio della speranza" a causa del maltempo: "L'importante è essere arrivati, ma ho giocato in condizioni peggiori e c'è tutto per poter scendere in campo" le parole del Director of Football Strategy bianconero. All'inizio ci pensa Conceicao a provare a caricarsi la Juve sulle spalle: è l'8' quando il portoghese rientra sul sinistro e calcia, ma trova il volo di Haikin a respingere la sua conclusione ben indirizzata. I bianconeri, però, calano ben presto e fanno i conti con le insidie di un terreno sintetico che fa scivolare praticamente tutti, Adzic e McKennie in particolare. Il Bodo Glimt sale di livello, il gol arriva da calcio piazzato: Berg mette in mezzo, Hogh allunga la traiettoria e sul secondo palo c'è Blomberg tutto solo per la deviazione in rete. Sul volto di Spalletti c'è tutta la delusione per una disattenzione generale che costa caro, anche dopo lo svantaggio è sempre Conceicao il più pericoloso, sia quando si mette in proprio, sia quando crossa per Adzic con il compagno che però non fa male. I circa 400 tifosi della Juve presenti all'Aspmyra Stadion accompagnano la squadra negli spogliatoi con cori d'invito a tirare fuori gli attributi, per la ripresa c'è Yildiz al posto di uno spento Adzic. E proprio il turco entra nell'azione del pareggio immediato: la sua conclusione a botta sicura viene rimpallato, il pallone schizza da Openda e il belga si sblocca finalmente in maglia bianconera. E' tutta un'altra Juve, Miretti realizza il raddoppio dopo una bella azione corale rifinita ancora da Yildiz ma la rete è cancellata da un fuorigioco di Openda. I bianconeri non si scoraggiano e continuano ad attaccare, il 10 bianconero inventa per Miretti e il suo traversone trova l'inserimento di McKennie per l'1-2 che questa volta è buono. Il classe 2005 è letteralmente scatenato, in due occasioni va vicino al tris ma viene murato dal portiere Haikin e dalla difesa dei norvegesi. Spalletti sceglie Thuram al posto di Miretti per aumentare muscoli e dinamismo per l'ultimo quarto di gara, il portiere del Bodo tiene in vita i suoi superandosi sul mancino a rientrare di Conceicao. Subentra anche Cabal, il colombiano la combina grossa: il suo intervento in area su Auklend è tanto scomposto quanto inutile, dal dischetto Fet non sbaglia e pareggia all '86'. La Juve rischia grosso anche al primo dei sei minuti di recupero, ma sulla ripartenza Yildiz è ancora decisivo nell'azione che porta al 2-3 finale di David.
NAPOLI QARABAG, 2-0
Il Napoli ridimensiona il Qarabag, la sorpresa di Champions League di questa stagione. Batte 2-0 gli azeri e si rilancia in classifica verso una posizione più tranquilla ai fini del passaggio del turno. La squadra di Conte, nonostante l'assenza di tanti giocatori (durante l'allenamento di rifinitura si ferma anche Gutierrez per una distorsione) domina la partita e lascia giocare gli avversari soltanto nella prima mezz'ora, chiudendoli poi per il resto della gara nella propria metà campo. Il protagonista assoluto della serata è Neres quasi sempre imprendibile per gli avversari. Hojlund, invece, fallisce sullo 0-0 un calcio di rigore che ritarda soltanto il momento in cui gli azzurri sbloccano il punteggio. E lo fanno con McTominay che alla fine decide il match omaggio a Maradona, a cinque anni dalla scomparsa. Conte schiera la stessa formazione che ha battuto sabato scorso l'Atalanta con la sola eccezione di Olivera al posto di Gutierrez bloccato da una distorsione alla caviglia rimediata durante l'allenamento di rifinitura. Gli azeri sono pieni di vitalità e di aggressività e nella prima fase di gioco il Napoli ha difficoltà a organizzare il proprio gioco. Nella prima mezz'ora nessuna delle due squadre riesce a costruire occasioni da gol anche perché il Qarabag è abile a ripiegare con quasi tutti i suoi uomini appena dagli azzurri comincia l'impostazione della manovra offensiva. Gli spazi sono pochi e la squadra di Conte è costretta ad attuare un costante giro palla che non porta alcun frutto concreto. Nell'ultimo quarto d'ora della prima frazione di gioco, però, con il venir meno della forza fisica dei calciatori del Qarabag, il Napoli cresce e aumenta la pericolosità del suo attacco. Protagonisti sono principalmente Neres e Lang che costruiscono una serie di azioni che mettono in difficoltà la difesa avversaria. Al 35' Lang piazza a centro area una parabola sulla quale il brasiliano interviene con una sforbiciata alla quale Kochalski si oppone con una deviazione in volo. Al 41' è Di Lorenzo a incunearsi in area di rigore ma al momento di concludere scivola sull'erba inzuppata dalla pioggia battente e si fa deviare la conclusione in angolo da Mustafazade. Nella ripresa il calo fisico degli azeri si fa ancora più evidente e il Napoli accelera nelle azioni offensive. Kochalski deve superarsi in più di un'occasione per mantenere inviolata la propria porta. Il portiere polacco al 10' para un rigore calciato centralmente da Hojlund e concesso dall'arbitro Marciniak per un fallo su Di Lorenzo. Al 20' però il Napoli trova il gol del vantaggio. Su calcio dalla bandierina Rrahmani sfiora il pallone di testa e Mustafazade lo devia verso la porta. Il portiere devia debolmente e McTominay insacca con un colpo di testa. Il raddoppio per gli azzurri arriva grazie a una delle tante incursioni dell'impredibile Neres che pochi minuti prima aveva colpito la traversa con una conclusione a pallonetto. Al 26' il brasiliano serve dalla parte opposta Olivera sul cui appoggio McTominay colpisce il pallone che Jankovic con un tocco involontario spedisce alle spalle di Kochalski. Il resto della partita non dà grandi spunti di cronaca. Conte effettua tutte le sostituzioni, il Qarabag non riesce mai a rendersi pericoloso e il Napoli porta fino in fondo una preziosa vittoria.



