Da lunedì le nuove chiusure, 11 regioni in rosso, 9 in arancione. a Pasqua rosso totale, la Sardegna ancora bianca

Da lunedì le nuove chiusure, 11 regioni  in rosso, 9 in arancione. a Pasqua rosso totale, la Sardegna ancora bianca

Da lunedì le nuove chiusure, 11 regioni in rosso, 9 in arancione. a Pasqua rosso totale, la Sardegna ancora bianca


Per la sesta settimana consecutiva la curva del contagio appare in salita in , in controtendenza solo Umbria e Bolzano, dove da tempo sono in vigore misure severe


Il quadro della divisione in zone   vedrà Italia praticamente divisa in due, con 11 regioni in rosso (Le provincie autonome di Bolzano e Trento,  Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto Toscana e Marche) e 8 in arancione (Abruzzo,  Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle D’Aosta), con la Sardegna che resta bianca. Area rossa se si arriva ad una incidenza superiore a 250/100mila. Queste le misure che il governo ha presentato alle Regioni dopo essere state inserite in un dl dal Cdm. A Pasqua, dal 3 al 5 aprile, tutta Italia sarà in zona rossa. L'Rt risale a 1,16, e per l'Iss "l'epidemia è in espansione". Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di Regia, ha confermato che a strettissimo giro verranno adottate misure più severe.

La curva prosegue la salita

Brusaferro ha aggiunto che è importante intervenire i maniera decisa per contrastare la circolazione del virus, anticipando gli interventi dove necessario". "L'epidemia in Italia è in netta ricrescita mentre in altri Paesi europei è  in decrescita. Da noi è la sesta settimana consecutiva in cui la curva sta crescendo. Solo in Umbria e Bolzano si vede una decrescita, ma qui sono in atto misure da settimane.


Per la terza ondata misure anche più dure dell’epoca Conte

Secondo gli esperti, le regole che va a stabilire il governo Draghi saranno ancora più rigide. Due terzi di tutti i cittadini, bambini e ragazzi compresi, torneranno quindi in lockdown, a poco più di un anno di distanza da quello generale della primavera scorsa. Le differenze ci saranno anzitutto per la scuola: se l'ex presidente del Consiglio aveva disposto il via libera progressivo alle lezioni in presenza fino alla seconda media inclusa, ora nelle regioni rosse tutti gli istituti di ogni ordine e grado, dagli asili nido alle superiori, devono chiudere. Altra novità riguarda le visite ad amici e parenti, proibite per tutti. In zona rossa non vale più la deroga di Natale che consentiva un solo spostamento una sola volta al giorno in massimo due persone, eventualmente accompagnati da minori o da disabili, verso un'altra abitazione. Tranne che nei giorni di Pasqua quando invece varrà la deroga.


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