Dazn ancora una volta in tilt, aumentano i prezzi ma i disservizi restano; il ministro Urso convoca l'azienda

Dazn ancora una volta in tilt, aumentano i prezzi ma i disservizi restano; il ministro Urso convoca l'azienda

Dazn ancora una volta in tilt, aumentano i prezzi ma i disservizi restano; il ministro Urso convoca l'azienda


Ieri durante Inter-Napoli per l'ennesima volta si sono registrati pesanti disservizi. Dazn ogni volta si scusa, poi non cambia niente, tranne le tariffe degli abbonamenti che sono in aumento. Il ministro Urso ha convocato i vertici della piattaforma televisiva

DISSERVIZI INACCETTABILI

Anno nuovo, vecchi problemi. Ieri sera molti appassionati di calcio non sono riusciti a vedere Inter-Napoli, o l’hanno potuta seguire soltanto a intermittenza. Dazn ancora una volta è andata in tilt in concomitanza con un big match che richiama un maggior numero di telespettatori. Non è la prima volta che capita, anzi. Ormai è diventata una pessima abitudine. I telespettatori si ribellano, protestano, ma la situazione non cambia. In realtà una cosa è cambiata: le tariffe degli abbonamenti, che sono aumentate. Mentre la qualità del servizio non è affatto migliorata. Ieri, mentre a san Siro la partita era già iniziata, molti telespettatori vedevano una foto (premonitrice) di Dzeko e la classica rotellina che girava (insieme a cosa è facile intuirlo). Aldo Serena, grande attaccante degli anni 80 e 90 e commentatore televisivo di lungo corso, ieri sera ha twittato: “Cari dirigenti di Dazn mi volete fare vedere Inter Napoli, avete anche aumentato i prezzi senza aumentare la capacità di ricezione degli abbonati. Aspettavo la serie A. Di Cremonese Juventus ho visto solo gli ultimi 20 minuti ed ora sono qui che vedo la foto di Dzeko fissa”. A chi provava a riavviare l’App Dazn, compariva la sovraimpressione: “Al momento non ci è possibile mostrare il video, siamo spiacenti”, “Sapeste quanto sono dispiaciuto io” ha replicato con sarcasmo e amarezza Riccardo Cucchi, grande radiocronista ora in pensione. Il fatto è che le scuse di Dazn sono fuori tempo massimo. Il problema esiste da anni e si ripropone con frequenza. Serve fare qualcosa, se si è in grado. Altrimenti si passa la mano. E anche chi assegna i diritti (la LegaSerie A) dovrebbe correggere i suoi errori e impedire che il campionato venga parzialmente oscurato e che gli abbonati paghino per non vedere le partite più interessanti. 


LA REAZIONE DEI CONSUMATORI

Puntuale oggi è arrivata la reazione delle associazioni che tutelano i diritti dei consumatori. Prime fra tutte il Codacons: “ Presenteremo oggi stesso un esposto all'Autorità delle comunicazioni chiedendo di aprire una nuova indagine sulla società per verificare se Dazn abbia adottato tutti gli accorgimenti tecnici per garantire il servizio ai propri abbonati ed eliminare le criticità riscontrate in passato. L’azienda deve inoltre potenziare il servizio clienti offrendo assistenza telefonica tramite call center 24 ore su 24 a tutti gli abbonati, in modo da venire incontro alle richieste di aiuto di chi, durante la visione di una partita, subisce problemi tecnici." Anche l'Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi minaccia azioni legali. "Anno nuovo problemi vecchi per gli abbonati Dazn. Ancora una volta si sono infatti registrati gravi disservizi durante la visione delle partite che hanno creato immensi disagi ai tifosi che, ricordiamo, pagano abbonamenti per ricevere un servizio che deve essere efficiente e soprattutto costante”. Il Commissario Straordinario di Udicon, unione per la difesa dei consumatori, Martina Donini, ha affermato: “Una ripresa del campionato peggiore di come era terminato per il servizio di streaming offerto da Dazn. Qualcuno avvisi l'azienda che il mondiale è finito e il campionato è ricominciato. Come al solito si ripropongono i medesimi problemi nella trasmissione delle partite del campionato proprio in concomitanza della presentazione delle nuove offerte e dei nuovi rincari che subiranno i consumatori nei prossimi mesi."



L'INTERVENTO DEL GOVERNO

A fronte delle numerose proteste, è intervenuto anche il governo. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha convocato per il 10 gennaio i dirigenti di Dazn. Dovranno rendere conto dei numerosi disservizi di questi mesi. Saranno presenti all’incontro anche il ministro per lo sport Andrea Abodi e i vertici della serie A. In una nota, il ministro Urso ha affermato che “il perpetuarsi del disservizio impone di fare chiarezza sulle azioni che la società intende prendere, investimenti in rete e tecnologia, al fine di rispondere alle esigenze degli utenti". Tutto giusto, ma è un film già visto. E la situazione di fatto non si è mai risolta. L'abbonato di fatto non è mai certo di poter usufruire di un servizio che ha già pagato: accende la tv con la speranza che tutto funzioni: in un paese civile e moderno questo non è accettabile. 


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