Fotografato in un negozio senza mascherina, il padre del premier britannico Boris Johnson ignora le regole anti-covid

Fotografato in un negozio senza mascherina, il padre del premier britannico Boris Johnson ignora le regole anti-covid

Fotografato in un negozio senza mascherina, il padre del premier britannico Boris Johnson ignora le regole anti-covid


Nel mirino della stampa del Regno Unito anche l'ex leader laburista Jeremy Corbyn, intanto nuovi lockdown parziali in Inghilterra

Grande Imbarazzo per il premier conservatore Boris Johnson, ma anche per l'opposizione laburista sul fronte del rispetto delle misure anti Covid, dopo la nuova stretta imposta dal governo britannico, in seguito all’incremento dei contagi nel Regno Unito. Fotografato in un negozio senza mascherina Stanley Johnson. Nel mirino della stampa anche l'ex leader laburista Jeremy Corbyn, sorpreso a cena con altre otto persone. Intensificati nell’intero Paese gli appelli rivolti alla popolazione, in parte recalcitrante a rispettare le regole, volti a convincere i cittadini dell’estrema necessità di seguire tutte le regole imposte dall’esecutivo, per arginare la pandemia che ha colpito il mondo intero.

In giro senza mascherina, gaffe del padre del premier Boris Johnson, nel mirino dei tabloid anche l’ex leader laburista Corbyn

In casa Johnson si segnala l'ennesima gaffe di papà Stanley, fotografato in un negozio senza la mascherina, ormai obbligatoria per legge nel Regno Unito. L’ ex eurodeputato Tory, personaggio pubblico pittoresco, è noto militante ambientalista e forte oppositore della Brexit. Ad essere stato beccato dai tabloid, è stato anche l'ex leader laburista Jeremy Corbyn, fotografato a cena con altre otto persone, in palese violazione della recente regola entrata in vigore, che limita a un massimo di sei individui tutti gli incontri sociali o familiari in tutta la Gran Bretagna. Entrambi si sono affrettati a scusarsi. Il 72enne Corbyn, senza riserve, ha ammesso di aver fatto un passo falso. L'80enne Johnson senior si è, invece, giustificato sostenendo di avere difficoltà a recepire velocemente le nuove restrizioni contro la diffusione del coronavirus .  

I media si scagliano contro il Stanley Johnson e Jeremy Corbyn, devono pagare le multe previste per chi non rispetta le regole anti-covid

Per Stanley Johnson e Jeremy Corbyn i media hanno invocato il pagamento delle multe introdotte nelle ultime settimane dal governo, vale a dire 200 sterline alla prima trasgressione. Esempi negativi sono da condannare secondo la stampa britannica, soprattutto in un Paese in cui le resistenze alle limitazioni individuali restano piuttosto diffuse. In particolare per Stanley Johnson atti di indisciplina, rispetto alle norme per fermare la pandemia, non sono una novità. In barba al figlio, nel pieno del lockdown di primavera si ribellò pubblicamente alla chiusura dei pub disposta dall’esecutivo. Recentemente ha sollevato, inoltre, un polverone anche un viaggio fatto dal padre del premier britannico in Grecia, a dispetto delle raccomandazioni precauzionali diffuse dal Foreign Office.

Popolazione britannica in parte recalcitrante a rispettare le regole, mentre in Inghilterra scattano nuovi lockdown parziali

Si estendono a Liverpool e ad altre tre città dell'Inghilterra settentrionale (Warrington, Hartlepool e Middlesbrough) le restrizioni locali da lockdown parziale introdotte in queste settimane dal governo britannico di Boris Johnson, in risposta al rimbalzo di contagi da coronavirus che nel nord-est continua a far registrare i focolai più intensi del Paese. Lo ha annunciato oggi alla Camera dei Comuni il ministro della Sanità, Matt Hancock, parlando di casi che continuano a crescere rapidamente nell’area di Liverpool, Warrington, Hartlepool e Middlesbrough. In particolare a Liverpool i contagi registrati sono ora 268 su 100mila abitanti, decisamente un numero più elevato rispetto della media nazionale, ha notato l’esponente governativo, promettendo 7 milioni di sterline di aiuti immediati ai nuovi Comuni coinvolti nell’emergenza coronavirus.  


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