Guerra in Ucraina: il sostegno degli alleati e le minacce dalla Russia. Escalation sempre più vicina

Guerra in Ucraina: il sostegno degli alleati e le minacce dalla Russia. Escalation sempre più vicina

Guerra in Ucraina: il sostegno degli alleati e le minacce dalla Russia. Escalation sempre più vicina Photo Credit: agenzia fotogramma


Conflitto in Ucraina: il nuovo pacchetto di armi dagli USA, ma non si sblocca la possibilità di utilizzarle su territorio russo. Putin continua a minacciare l'Occidente e modifica la dottrina nucleare

Questa mattina, per cinque ore le difese aeree ucraine hanno combattuto per respingere un attacco russo contro la capitale Kiev. Il bilancio è fortunatamente limitato: due feriti. Nel frattempo nel sud del Paese, un missile di Mosca ha ucciso una donna ad Odessa, mentre nella città di Zaporizhzhya almeno 8 persone -tra cui un adolescente- sono rimaste ferite in un attacco notturno. Continua il bersagliamento delle infrastrutture energetiche dell’Ucraina, nella parte occidentale del paese è stata colpita un impianto elettrico provocando un black out in molte zone della regione di Ivano-Frankivsk. Nel contempo, Mosca non molla la morsa nel Dombass, le troppe russe hanno conquistato un’altra cittadina della regione, allargando il controllo in territorio ucraino. I problemi sul campo del comando di Kiev potrebbero diventare il preludio del crollo del fronte della regione sotto assedio.

L’IMPEGNO DEGLI ALLEATI

Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato, durante un evento dedicato alla ricostruzione dell’Ucraina indetto dai vertici americani, il 'piano per la vittoria', ma, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il progetto non avrebbe impressionato l'amministrazione Usa. Per Biden è privo di una strategia globale. Sembra essere più la richiesta di ricevere ulteriori armi e un modo per aumentare la pressione per la revoca delle restrizioni sui missili a lungo raggio, ma manca di respiro a lungo termine. Comunque, il presidente americano ha annunciato che gli Stati Uniti sono pronti a fornire ancora aiuti alla difesa di Kiev per un totale di 7.9 miliardi di dollari ed a emettere nuove sanzioni contro Putin. La premier italiana, Giorgia Meloni, si è collegata dall’Italia all’evento e ha confermato l’impegno del Paese ad assicurare l’assistenza economica e lo sforzo per la protezione delle infrastrutture critiche energetiche, nonché il coordinamento della ricostruzione futura dell’Ucraina. In queste ore Biden ha dichiarato che sarà convocato in Germania un vertice di alto livello di 50 Paesi alleati dell'Ucraina ad ottobre 'per coordinare gli sforzi contro l'aggressione russa'. Dimitry Peskov, il portavoce del Cremlino, ha dichiarato oggi ai media che il piano “manca di concretezza” ed ha aggiunto che l’occidente non potrà accoglierlo per la mancanza di basi solide su cui lavorare.


LA DOTTRINA NUCLEARE

In tutto questo è stato annunciato dal presidente russo, Vladimir Putin, il cambio della dottrina strategica nucleare. Un attacco contro la Russia condotto con razzi droni e aerei e quant’altro da un Paese che non dispone di bombe atomiche, ma con partecipazione o l’appoggio di uno stato nucleare, “potrà essere considerato una aggressione congiunta contro la federazione russa, anche se il nemico crea una minaccia critica a Russia o Bielorussia”. Putin lo ha detto durante una riunione specifica del Consiglio di Sicurezza russo sulla deterrenza nucleare. Quindi, lo spettro atomico diventa sempre più tangibile e lo zar se ne fa scudo per disorientare i sostenitori del nemico e dissuaderli dal supporto sempre più concreto promesso Zelensky. Soprattutto l’obiettivo è disincentivare ogni iniziativa di restrizione alla limitazione dell’uso delle armi fornite dall’Occidente su territorio russo. In questo quadro drammatico, è sempre più minacciosa la possibilità di una escalation che non verrà disinnescata dalla conferenza di pace indetta da Zelensky a cui la Russia, invitata, ha fatto sapere che non parteciperà.



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