La scomparsa di Lucio Villari: un maestro della storia contemporanea

La scomparsa di Lucio Villari: un maestro della storia contemporanea

La scomparsa di Lucio Villari: un maestro della storia contemporanea Photo Credit: agenzia fotogramma


Lo storico, scomparso a 91 anni, lascia un'impronta indelebile nel panorama accademico e culturale italiano.

Lucio Villari, storico di fama internazionale, è morto il 16 marzo 2025 all'età di 91 anni, all'ospedale Gemelli di Roma. Originario di Bagnara Calabra, in Calabria, Villari è stato uno dei principali studiosi italiani dell'età contemporanea, con una carriera che ha attraversato decenni di importanti cambiamenti storici. Professore di storia contemporanea all'Università degli Studi Roma Tre, ha dedicato gran parte della sua vita all’insegnamento e alla ricerca, esplorando le dinamiche storiche dell’Europa e degli Stati Uniti, con particolare attenzione alla Rivoluzione francese, al Risorgimento italiano e alla nascita del capitalismo moderno.

Una carriera tra didattica e divulgazione

La carriera di Villari non si è limitata all'insegnamento universitario. Ha sempre cercato di rendere la storia accessibile a un pubblico più ampio, unendo rigorosità accademica e capacità di comunicare in modo semplice. Oltre alle numerose pubblicazioni accademiche, tra cui "La roulette del capitalismo", "L'insonnia del Novecento" e "America amara", Villari ha scritto per giornali come "La Repubblica" ed è stato protagonista in trasmissioni televisive come "Il tempo e la storia" e "Passato e presente" su Rai Storia. Il suo impegno nella divulgazione storica gli ha permesso di raggiungere un pubblico vasto e di ispirare generazioni di studenti e appassionati.

Un amante delle Arti e della Cultura

Non solo storico, ma anche un grande amante delle arti dello spettacolo, Lucio Villari ha coltivato numerose passioni che lo legavano al mondo della cultura. Amico di grandi nomi del teatro e del cinema come Eduardo De Filippo e Marcello Mastroianni, ha anche recitato in film come "La terrazza" di Ettore Scola, nel 1980. La sua passione per la musica, in particolare il jazz, lo ha portato anche a suonare il pianoforte. Villari ha sempre cercato di portare la storia fuori dall’accademia, cercando di avvicinare i cittadini comuni a temi storici complessi attraverso il suo stile diretto e coinvolgente.

Il ricordo di Lucio Villari

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso profondo cordoglio per la morte di Villari, sottolineando che l’intellettuale è stato "un riferimento per generazioni di storici, un uomo di grande cultura, capace di unire il rigore scientifico alla passione per la democrazia e la giustizia". Mattarella ha aggiunto che il lavoro di Villari "ha saputo analizzare con grande libertà intellettuale i principali snodi della nostra storia, con una visione capace di andare oltre la singola disciplina". Altre figure del mondo culturale, come Corrado Augias, hanno sottolineato la capacità di Villari di difendere, con il suo lavoro, l’Unità d'Italia e i valori di quella grande impresa storica.

Lucio Villari lascia un’eredità significativa, fatta non solo di libri e saggi, ma anche di una vita dedicata alla diffusione della storia e alla comprensione dei grandi eventi che hanno plasmato il nostro mondo. La sua morte rappresenta una grande perdita per il mondo accademico, ma anche per tutti coloro che, grazie alla sua passione, hanno imparato a guardare al passato con occhi più consapevoli e critici.



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capitalismo moderno
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