Musica, oggi 44 anni fa usciva “Hotel California”, quinto album in studio della band californiana Eagles
08 dicembre 2020, ore 12:00
L'8 dicembre del 1976 gli Eagles conquistavano il mondo con il loro ultimo disco. Con 26 milioni di copie vendute negli Stati Uniti, il 28 agosto 2018 “Hotel California” è diventato il terzo album più venduto nella storia americana
Quando gli Eagles si misero al lavoro per dare vita ad “Hotel California”, la band presentava per la prima volta una nuova formazione: se da una parte restava orfana del membro fondatore del gruppo Bernie Leadon, dall'altra veniva rinvigorita dalla presenza del chitarrista Joe Walsh. Ci vollero otto mesi per la stesura e la produzione del disco che fu maniacalmente curato in ogni dettaglio da parte dei principali autori, Glenn Frey e Don Henley, e del produttore Bill Szymczyk.
ACCOGLIENZA
“Hotel California” arrivò in vetta alle classifiche di moltissimi paesi oltre agli Stati Uniti. Fu infatti il disco più venduto dell'anno in Australia, Canada, Paesi Bassi, Norvegia e Nuova Zelanda. Nel resto del mondo conquistò risultati sorprendenti assestandosi sempre all'interno delle top 10 di ogni paese. Attualmente il numero di copie vendute in tutto il mondo si aggira attorno ai 32 milioni, permettendo all'opera di inserirsi nell'olimpo degli album di maggior successo nella storia, in particolare quella statunitense. “Hotel California” si trova, infatti, alla terza posizione nella classifica dei dischi più venduti di sempre, preceduto da “Thriller” di Michael Jackson e dalla raccolta degli stessi Eagles “Their Greatest Hits (1971 – 1975).
“HOTEL CALIFORNIA”, IL SINGOLO
Dal disco vennero estratti tre singoli: “Hotel California”, “New Kid in Town” e “Life in the Fast Lane”. Il primo brano, oltre che essere la title track dell'album, è senza dubbio uno tra i più conosciuti della discografia degli Eagles. Il suo autore, Don Henley decise di raccontare attraverso il testo di “Hotel California” il suo punto di vista rispetto al sogno americano. La vita in una città come Los Angeles può apparire come una scintillante possibilità per chi vuole prendere in mano la propria vita, fare dei progetti ed avere successo. Tutto si rivela però piatto, effimero e superficiale e il tanto agognato “American Dream” si dissolve come fumo e si tramuta in un feroce nemico, spesso concretizzato nella dipendenza da alcol e droghe. Nel corso degli anni, Don Felder, storico membro della band, ha voluto aggiungere ulteriori dettagli rispetto ai soggetti che hanno maggiormente ispirato i temi del brano, indicando una misteriosa ragazza italiana come principale ispirazione. Nonostante le attive ricerche dei fan e le insistenti domande di giornalisti ed intervistatori, gli Eagles non hanno mai rivelato il nome di questa donna che continua a rimanere senza identità.
COPERTINA
Come accade spesso quando si tratta di album leggendari, anche “Hotel California” fa parte di quei dischi inseriti all'interno di teorie create da ascoltatori attenti, quasi ossessionati ai dettagli. Ricordiamo tutti il movimento PID (Paul Is Dead) che sosteneva di poter dimostrare la morte di Paul McCartney partendo da degli indizi facilmente rintracciabili sulla copertina di “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” o di “Abbey Road” degli stessi Beatles. Nel caso del disco degli Eagles, la band fu accusata di satanismo. Il palazzo che appare sulla copertina è il Beverly Hills Hotel di Los Angeles. Le prime interpretazioni del disco facevano riferimento alla somiglianza tra le parole “hotel” e “hell” (in inglese inferno) che sembrava voler presagire l'occulta identità di tutta l'opera. All'interno dell'edizione in vinile, l'hotel veniva ritratto da un'altra prospettiva, quella della hall. La leggenda narra che da une delle balconate visibili nella fotografia apparisse il volto di Anton LaVey, il noto fondatore della Chiesa di Satana.
REUNION
Il 10 marzo 2016 gli Eagles annunciarono la propria decisione di sciogliersi a causa della scomparsa di Glenn Frey. Il musicista si era spento all'età di 67 anni un paio di mesi prima e per questa ragione la band aveva deciso di rinunciare ai propri impegni, cancellando il loro imminente tour. Nonostante la scelta di porre fine alla propria carriera come gruppo, gli Eagles decisero di fare una reunion l'anno seguente, ufficializzando la nuova formazione che vedeva entrare per la prima volta due nuovi musicisti: Deacon Frey, figlio dello scomparso Glenn, e il cantante country Vince Gill. TAG: musica, Eagles, Hotel California, Anniversario
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