Non vuole riconoscere il figlio, lei gli spara alle gambe Photo Credit: Foto: Ansa/Ufficio Stampa Carabinieri
11 dicembre 2025, ore 08:00
Arresti domiciliari con braccialetto per una 26enne barese, 'voleva vendicarsi dell'ex' scrive il giudice per le indagini preliminari
Avrebbe deciso di "punire" il compagno che si era rifiutato di riconoscere il figlio che lei aspettava, sparandogli alle gambe. Una vendetta che la donna, una 26enne barese finita ora agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, avrebbe pianificato, attirando l'ex in quello che negli atti è definito "un vero e proprio agguato".
LA RICOSTRUZIONE DEGLI INQUIRENTI
La vicenda risale ad alcuni mesi fa e a risolvere il caso sono stati gli uomini della squadra mobile, coordinati dalla Procura di Bari. Era il giorno della festa della donna, l'8 marzo. I due si erano frequentati per circa un mese ma da alcune settimane avevano interrotto la relazione sentimentale dopo che lei aveva detto all'uomo, un 46enne con un matrimonio fallito alle spalle, di essere incinta. Lui le avrebbe detto di non avere intenzione di riconoscere il bambino e, a quel punto, la donna avrebbe iniziato a maturare sentimenti di "vendetta". Avrebbe indotto l'ex a raggiungerla a casa con il pretesto di restituirgli alcuni effetti personali, per poi aggredirlo prima verbalmente e successivamente con una pistola. Il litigio sull'uscio, poi l'uomo che saluta e va via, lei che prende la pistola ed esplode il primo colpo, mancando il bersaglio. Lui, udito lo sparo, inizia a correre e lei lo insegue sul vialetto sparando un altro colpo a vuoto e il terzo che ferisce il 46enne ad una gamba. "Soddisfatta del risultato conseguito" annota il giudice, rientra in casa. Ragione per cui, secondo il gip, non voleva ucciderlo, altrimenti avrebbe sparato ancora o puntato in zone vitali del corpo. Il reato contestato dalla Procura, il tentato omicidio, è stato quindi derubricato in lesioni personali aggravate dall'uso dell'arma. Nel provvedimento cautelare il gip si sofferma sulla personalità dei due protagonisti, entrambi appartenenti a famiglie di pregiudicati, in alcuni casi anche per reati di mafia. Con riferimento alla donna, in particolare, il gip parla di "propensione alla violenza, evidentemente convinta che le crisi nelle relazioni sentimentali possano risolversi o, peggio, vendicarsi con l'aggressione fisica".
IL PRECEDENTE
Negli atti è riportato anche un precedente specifico: nel 2022 la 26enne avrebbe accoltellato la ex compagna del fratellastro (attualmente collaboratore di giustizia). Lo stesso 46enne, temendo per la propria incolumità, aveva inizialmente mentito sul ferimento, dicendo di essere stato raggiunto da un proiettile esploso da un'auto in corsa mentre faceva jogging, per poi scoppiare in lacrime davanti ad un poliziotto, raccontando la verità.



