Oggi alle 15 al via la prima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Come si svolgeranno le cose

Oggi alle 15 al via la prima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Come si svolgeranno le cose

Oggi alle 15 al via la prima votazione per l'elezione del presidente della Repubblica. Come si svolgeranno le cose


I primi a votare saranno i senatori, con precedenza per quelli a vita, poi deputati e delegati regionali. Le operazioni in tutto dovrebbero durare 4 ore e mezza, compreso lo scrutinio. Per la prima votazione prevista la maggioranza qualificata di 2/3 dei votanti, dalla quarta votazione la maggioranza assoluta

Alla Camera dei deputati si stanno ultimando i preparativi dell’aula in vista dell’inizio delle operazioni di voto per il futuro presidente della Repubblica. Il rituale sarà fortemente modificato rispetto al passato per rispettare le norme sanitarie legate all’emergenza covid. Vediamo allora come si svolgeranno le cose.

I grandi elettori

Saranno 1008 i grandi elettori chiamati al voto, uno in meno rispetto al previsto per la scomparsa del deputato di Forza Italia, Vincenzo Fasano, da tempo malato. Si tratta di 321 senatori , 629 deputati e 58 delegati regionali. Per i primi tre scrutini prevista la maggioranza qualificata di 2/3 dell’assemblea per eleggere il nuovo capo dello Stato. Dalla quarta votazione l’elezione avverrà con il raggiungimento della maggioranza assoluta, dunque 505 grandi elettori. Si voterà una sola volta al giorno per poi permettere le operazioni di sanificazione dell’aula

Si parte alle 15

Le operazioni di voto inizieranno alle 15 con l’ingresso in aula di 50 elettori per volta. Partiranno i senatori, con precedenza per quelli a vita. Poi intorno alle 16,40 sarà la volta dei deputati, a cui seguiranno i delegati regionali, il primo dovrebbe votare intorno alle 19,24. Subito dopo inizierò lo spoglio delle schede che saranno lette ad alta voce dal presidente della Camera, Roberto Fico, al suo fianco la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, mentre saranno i funzionari di Montecitorio a tenere i conti. Le preferenze per un candidato sono messe a verbale quando ce ne sono almeno due. Tutto dovrebbe durare circa 4 ore e mezza. La proclamazione avverrà con il raggiungimento del quorum previsto, ma l’inizio del mandato scatta con il giuramento del nuovo capo dello stato di fronte alle Camere. Sergio Mattarella fu eletto il 31 gennaio e giurò il 3 febbraio.

Le operazioni di voto

I grandi elettori riceveranno la scheda dai commessi della Camera. Non ci saranno gli storici catafalchi, che saranno sostituiti da cabine elettorali con due quinte aperte per permettere il ricambio dell’aria. Subito fuori saranno collocate le urne dove saranno depositate le schede. Si calcola che per far votare 50 persone saranno necessari circa 11 minuti. Diverse le procedure per coloro che risultassero positivi al covid. Per permettergli di votare senza entrare in aula, è stata allestita una struttura nel parcheggio di Montecitorio, con entrata da via della Missione. In questo caso esprimeranno la loro preferenza restando a bordo di un mezzo proprio o sanitario, anche se è previsto anche un percorso pedonale.


Matricole e veterani 

Tra i grandi elettori ci saranno due matricole eccellenti. Si tratta di Matteo Salvini e Matteo Renzi, che mai prima d’ora hanno partecipato all’elezione del presidente della Repubblica. Sette anni fa infatti i due leader di partito non erano ancora in Parlamento, anche se allora Renzi era segretario del Pd. Il veterano è invece Giorgio Napolitano che ha partecipato alla scelta di ben 7 capi dello Stato, il primo nel 1955 quando fu eletto Giovanni Gronchi. Parlamentare dal 1983, Pierferdinando Casini ha votato per 6 presidenti, questa volta però anche nel ruolo di possibile candidato.



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