Pontida, Salvini al raduno della Lega ribadisce il no del Carroccio a un esercito europeo
21 settembre 2025, ore 15:00
“Non manderemo mai i nostri figli a combattere e morire in Ucraina”, ha detto il segretario del partito
"Oggi abbiamo 440mila uomini e donne in divisa, dobbiamo assumermene altri, non per mandarli a fare la guerra in Russia, ma per arrestare ladri mafiosi e delinquenti". Così Matteo Salvini dal palco del raduno di Pontida. "L'Italia è contro la guerra e noi non manderemo mai i nostri figli e i nostri nipoti a combattere e a morire in Ucraina” ha aggiunto il segretario del Carroccio che, nel corso del suo intervento, ha chiesto un minuto di silenzio per l’attivista conservatore statunitense Charlie Kirk, trasformatosi poi in un applauso. “Non siamo in guerra contro nessuno. Che tutti ascoltino le parole del Santo Padre, esempio di saggezza e di lungimiranza. Che tutti sostengano gli sforzi di pace del presidente Trump. Un chiaro no all'esercito europeo, a un debito europeo per comprare armi e carri armati". Così si è espresso ancora il vicepremier e ministro di fronte al popolo leghista. “Non asseconderemo parole e la voglia di guerra di capetti e mezzi leader europei che parlano di guerra per nascondere fallimenti a casa loro", ha assicurato Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha annunciato che sabato 14 febbraio si terrà una grande manifestazione per la difesa dei diritti, dei confini, dei valori della civiltà occidentale invitando tutti i militanti a presentarsi nel giorno di San Valentino a testa alta con le proprie famiglie. “Vi chiedo impegno e, in cambio, di offro la mia vita e libertà. Voi non dovete cambiare mai. Liberi, forti e senza paura. Grazie e viva Pontida", con queste parole il segretario del Carroccio si è congedato dalla folla.
Alla raduno di Pontida è intervenuto anche Roberto Vannacci. "Ce ne freghiamo se ci chiamano estremisti” ha detto il vicesegretario della Lega. "Lo straniero non è quello per cui vorrebbero farci spendere 800 miliardi in armi. Lo straniero ci ha già invaso, è quello dei porti aperti, quello che stupra, violenta, ruba e rapina e ci vuole imporre la sua cultura. A questi signori che non rispettano le nostre leggi e che entrano illegalmente nei nostri confini c'è solo un futuro remigrazione" ha dichiarato Roberto Vannacci tra gli applausi della folla.



