Sanremo 2025, Cristicchi: “Ho preso fuoco e ho rischiato di morire. Dopo l’incidente ho deciso di pubblicare il mio album”

Sanremo 2025, Cristicchi: “Ho preso fuoco e ho rischiato di morire. Dopo l’incidente ho deciso di pubblicare il mio album” Photo Credit: Ph. Giorgio Amendola
04 febbraio 2025, ore 16:00 , agg. alle 20:11
L'artista ringrazia Carlo Conti: “Noi cantautori come in una riserva indiana”
“Credo che quando la barbarie diventa normalità, la tenerezza è l’unica insurrezione. […] / Credo che chi non vive il presente, sarà sempre imperfetto. Anche da trapassato. […] / Credo che la vera sfida è debuttare ogni giorno, tutto il resto è repertorio. / Credo che chi ha bisogno di nemici, non è in pace con se stesso. […] / Perché la vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere”.
- Simone Cristicchi
È iniziato così l’incontro di Simone Cristicchi con i giornalisti, a Milano, organizzato per presentare il suo brano in gara al Festival di Sanremo: “Quando sarai piccola”. Una performance in cui l’artista ha recitato la propria rivisitazione del Credo, un testo tratto dal suo spettacolo teatrale “Franciscus”, utilizzato per introdurre al racconto del suo ultimo lavoro.
Il cantautore è tra le voci (e le penne) più attese in questa edizione del festival e tornerà sul palco dell'Ariston per la sesta volta da concorrente, a 18 anni dalla vittoria ottenuta con il brano "Ti regalerà una rosa". Si esibirà con il brano scritto insieme a Nicola Brunialti, con la musica composta insieme ad Amara e l’arrangiamento di Francesco Musacco.
La signora Luciana
“La vita è l’unico miracolo a cui non puoi credere”, recita il Credo di Cristicchi. Una frase che scaturisce dall’esperienza del cantautore, alle prese con la malattia della madre, fonte di ispirazione per la canzone in gara. Per spiegare alla stampa la vicenda che ha coinvolto la donna, Cristicchi ha regalato una seconda performance, di fronte alla quale il pubblico non ha trattenuto lacrime di commozione: la lettura di un passo tratto dal suo libro “HappyNext: alla ricerca della felicità” (edito da La nave di Teseo).
Al centro la storia la signora Luciana, colpita da un’emorragia cerebrale mentre è sola in casa, portata al pronto soccorso dopo troppe ore, ritenuta spacciata e tenuta in vita dalle macchine in terapia intensiva. L’artista racconta l'arrivo in ospedale, il colloquio con i medici, il terrore della perdita. Cinque giorni di veglia al fianco della madre, periodo durante il quale Cristicchi porta con sé una radio, per farle ascoltare musica degli anni Sessanta e la voce dei nipoti. Poi, il miracolo. Il medico li manda a chiamare. Pensano sia finita… invece la donna si è ripresa. Ovviamente le conseguenze si vedono: l’impossibilità di camminare, la difficoltà a parlare. Eppure riesce a ricordare tutto, anche le ricette per cucinare. Non è più la stessa, ma nonostante questo “sorride e illumina il mondo”. Come fosse tornata piccola.
Quando sarai piccola
Insieme con la canzone in gara, Cristicchi pubblicherà il suo nuovo lavoro discografico, “Dalle tenebre alla luce”, a distanza di 11 anni dal suo ultimo album.
“Il brano ‘Quando sarai piccola’ - racconta il cantautore - era fermo in un cassetto da 5 anni, aspettavo il momento giusto. È vita vera, vissuta ogni giorno. Su quel palco mi sentirò nudo perché racconto qualcosa che mi succede quotidianamente”. E a chi chiede se le attese dell'audience gli mettano ansia, risponde che sarà semplicemente se stesso. Il pubblico “si aspetta che Cristicchi faccia Cristicchi?”, risponde il cantautore ribadendo la domanda di una giornalista. “Beh, perché dovrei essere qualcosa di diverso?”.
Poi le parole di gratitudine verso Carlo Conti, che ha selezionato la canzone, e una nota che ha tutta l’aria della polemica nei confronti di Amadeus: “Ringrazio Conti per aver riportato i cantautori a Sanremo. Ci sentiamo come in una riserva indiana. Negli ultimi anni eravamo stati poco considerati, ora portiamo avanti la nostra bandiera”
Il duetto con Amara
Nella serata dei duetti, Cristicchi arriverà sul palco con la compagna e collega Amara per interpretare “La Cura” di Franco Battiato, brano mai presentato sul palco dell’Ariston (fatta eccezione per Battiato stesso, nel 2007, nel corso dell’edizione vinta proprio da Cristicchi). Per questa esibizione è stato scelto un terreno “sicuro”, già ampiamente sperimentato: insieme, infatti, i due sono stati in tournée nei più importanti teatri italiani con “Torneremo ancora - Concerto mistico per Battiato”, spettacolo concepito nel 2022 che continua a riscuotere grande successo di pubblico. Un sodalizio sul palco e nella vita che si è consolidato negli anni anche in territorio sanremese. Basti pensare alla partecipazione di Cristicchi e Amara, lo scorso anno, al Premio Tenco 2024 al Teatro Ariston, quando duettarono in un live acustico di “Abbi cura di me”, “Che sia benedetta” e “L’ombra della luce”.
Il nuovo album
La partecipazione a Sanremo sarà l’occasione anche per puntare i riflettori sul disco: “Dalle tenebre alla luce”, che verrà pubblicato il giorno di San Valentino.
“Un album senza tempo", spiega Cristicchi, con arrangiamenti che vedono al centro gli elementi dell’orchestra. "L’elettronica è pressoché inesistente”, assicura il cantautore. La copertina è a cura di un fotografo astronomico: una nebulosa nel momento dell’esplosione. Una stella che si sta spegnendo ed emana luce. “Forse ho aspettato un po’ troppo - confessa Cristicchi - ma bisogna pubblicare quando si ha qualcosa da dire”.
Le canzoni, però, l'artista continua a scriverle, anche se ha fatto una scelta ben precisa: non pubblicarle sulle piattaforme come singoli. “Se volte scoprirle, dovete venire a sentirmi in teatro”.
I problemi di salute
Cristicchi ha deciso di incontrare i giornalisti dopo un periodo in cui le proprie condizioni di salute sono state messe a dura prova. In primis, una forte laringite, con problemi alle corde vocali.
Poi, l’esperienza di un grave incidente domestico, avvenuto nel giardino di casa, che lo ha portato ad accelerare i lavori per l’uscita del disco. “Ho preso fuoco mentre ero con la motosega. Per lo spavento sono inciampato e ho battuto la testa contro una pietra affilata che mi ha lasciato una profonda cicatrice sulla fronte. La mia compagna mi ha salvato la vita, se non ci fosse stata lei sarei morto dissanguato. Appena mi sono ripreso ho deciso: 'pubblico l’album', non volevo più perdere tempo”.