Sedici anni dopo la fine della sesta stagione tornano le amiche di Sex & The City in un nuovo capitolo intitolato And Just Like That

Sedici anni dopo la fine della sesta stagione tornano le amiche di Sex & The City in un nuovo capitolo intitolato And Just Like That

Sedici anni dopo la fine della sesta stagione tornano le amiche di Sex & The City in un nuovo capitolo intitolato And Just Like That


Ambientato a New York City, il reebot andrà in onda sulla piattaforma streaming americana HBO Max

Tramontate definitivamente le speranze di vedere nelle sale il film “Sex And The City 3”, è ufficialmente verde il semaforo per produrre la serie “And Just Like That”, un nuovo capitolo di “Sex And The City”. Le protagoniste affronteranno gli alti e bassi della vita e dell’amicizia dal punto di vista di donne sulla cinquantina.


Riassunto delle puntate precedenti

Sex And The City” esordisce su HBO nel 1998 e si conclude dopo sei stagioni, aggiudicandosi sette Emmy Awards ed otto Golden Globe Awards. La serie, basata sul libro “Sex And The City” di Candice Bushnell e portata sul piccolo schermo da Darren Star, dopo due film campioni d’incassi nel 2004 e nel 2010 (quest’ultimo in particolare con critiche feroci), segue le storie di quattro amiche: Carrie Bradshaw (interpretato da Sarah Jessica Parker), Miranda Hobbes (Cynthia Nixon), Samantha Jones (Kim Cattrall) e Charlotte York (Kristin Davis). Carrie è una scrittrice che vive in appartamento a Manhattan ad affitto bloccato e scrive la rubrica “Sex And The City”, dove racconta l’universo femminile e le sue problematiche amorose sullo sfondo della big apple. Dopo varie storie sentimentali, sposa (nel primo film) il suo grande amore John “Mr. Big” Preston, ma subisce un breve ritorno di fiamma ad Abu Dhabi per Aidan Shaw (nel secondo film). Miranda è una donna indipendente ed un affermato avvocato che ha un’idea piuttosto cinica dell’amore, ma sposa Steve Brady, il padre del suo bambino, si trasferisce a Brooklyn e scongiura il divorzio perdonando il tradimento del consorte (nel primo film). Charlotte è la “principessa di Park Avenue” in continua ricerca del principe azzurro e pronta a cambiare persino religione per compiacergli. Sposa il suo avvocato divorzista e adotta una bambina, diventando finalmente mamma lei stessa (nel primo film). Samantha è una PR disinibita che fa del sesso occasionale una ragione di vita, ma dopo una grave malattia si lega al giovane Smith Jerod che riesce incredibilmente – fino al primo film – a far capitolare l’affascinante Sam.


Per dirla alla Carrie Bradshaw, “Non posso fare a meno di chiedermi: dove sono ora? “

And Just Like That” è il titolo scelto per il sequel, le cui riprese inizieranno in tarda primavera 2021 – ovviamente a New York City – per un totale di 10 episodi da mezz’ora l’uno. Ad annunciarlo sui rispettivi social le stesse protagoniste - e produttrici esecutive con Michael Patrick King –. “Sono cresciuta con questi personaggi e non vedo l’ora di scoprire come si evolveranno in ‘And Just Like That’ con l’onestà, l’intensità, lo humor e la città che le hanno sempre contraddistinte”, ha dichiarato Sarah Aubrey, a capo dei contenuti originali per HBO Max, canale lanciato lo scorso maggio 2020 e con 13 milioni di abbonati. And Just Like That” arriva dall’esigenza di raccontare la vita, l’amore e l’amicizia delle protagoniste nell’ottica dell’età matura; una sorta di “Desperate Housewives” con più glamour e stile. Una risposta attesa dopo le numerose richieste dei fans di tutto il mondo che ancora guardano le repliche e che da anni partecipano ai tour guidati sulle location della “grande mela” usate nella serie cult (fino all’arrivo del covid).


Eravamo quattro amiche al bar

Carrie, Miranda, Charlotte e Samantha: quattro amiche molto diverse tra loro, ma con la comune passione per la moda e per New York City. La città è sempre stata protagonista anch’essa della serie con le sue splendide location e lo sarà anche nella nuova edizione, dove le tre donne si ritroveranno ad affrontare gli alti e bassi delle relazioni sentimentali e della loro amicizia con la consapevolezza di donne ormai mature. Già, tre donne, non quattro! Purtroppo, il personaggio di Samantha Jones non tornerà nel reboot e non c’è da sorprendersi visti i battibecchi a distanza tra lei e Sarah Jessica Parker già ai tempi del secondo film “Sex And The City”. Il più clamoroso risale al 10 febbraio 2018 quando la Cattrall ha risposto con un post al vetriolo al messaggio di condoglianze della Parker per la morte del fratello: “Non ho bisogno del tuo supporto e del tuo affetto in questo momento tragico. Te lo dico per l’ultima volta, smettila di sfruttare questa tragedia per fare la parte della brava persona”. Il personaggio di Samantha, quindi non potrà allietarci e divertirci in questa nuova edizione e una cosa è certa: di lei sentiremo la mancanza!

Argomenti

Candice Bushell
Christine Davis
Cynthia Nixon
Emmy Awards
Hbo
Kim Cattrall
Michael Patrick King
Mr Big
Sarah Jessica Parker
Sex and the City

Gli ultimi articoli di La Zac

  • ufficiale, il film prequel della serie The Sopranos uscirà nei cinema americani e in streaming a settembre 2021

    È ufficiale, il film prequel della serie The Sopranos uscirà nei cinema americani e in streaming a settembre 2021

  • L'ultima classifica Uk del 2020 rende omaggio a George Michael, Last Christmas finalmente numero 1 dopo 36 lunghi anni

    L'ultima classifica Uk del 2020 rende omaggio a George Michael, Last Christmas finalmente numero 1 dopo 36 lunghi anni

  • Il Natale è ormai alle porte e la corsa ad accaparrarsi la top ten delle classifiche musicali è già iniziata

    Il Natale è ormai alle porte e la corsa ad accaparrarsi la top ten delle classifiche musicali è già iniziata

  • Tra meno di tre mesi si riaccenderà il palco del Super Bowl nonostante le incertezze dettate dal Coronavirus

    Tra meno di tre mesi si riaccenderà il palco del Super Bowl nonostante le incertezze dettate dal Coronavirus

  • In da house, il rap ai tempi del Coronavirus, un resoconto del primo mese di lyrical lockdown

    In da house, il rap ai tempi del Coronavirus, un resoconto del primo mese di “lyrical lockdown”