Sentenza plusvalenze, Juventus penalizzata di 10 punti, l’Europa si allontana il club valuta il ricorso

Sentenza plusvalenze, Juventus penalizzata di 10 punti, l’Europa si allontana il club valuta il ricorso

Sentenza plusvalenze, Juventus penalizzata di 10 punti, l’Europa si allontana il club valuta il ricorso Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it


-10 in classifica per la Juventus, lo ha deciso della Corte d'appello federale per la nuova puntata del processo sulle plusvalenze, ma non è finita, il 15 giugno un altro processo

Alla fine la Corte d'appello federale ha deciso di punire la Juventus di dieci punti di penalizzazione in classifica, uno in meno da quanto chiesto dalla Procura della Federcalcio. Un verdetto immediatamente esecutivo che porta i bianconeri al settimo posto a quota 59 punti in classifica, tanti quanti ne aveva la Roma prima che finisse la partita con la Salernitana. Non è però la certezza finale. La decisione è arrivata poco prima dell’inizio della sfida di Empoli tra i toscani e i bianconeri nell'ultimo posticipo della 36/a giornata di campionato.


La nuova penalizzazione

Si tratta di una situazione emblematica di un processo fatto di penalizzazioni, punti restituiti, nuove punizioni e incertezza massima sul futuro. Il club, in una nota ufficiale, "prende atto di quanto deciso e si riserva di leggere le motivazioni per valutare un eventuale ricorso" ed esprime la "grande amarezza" del club e dei suoi milioni di tifosi "oltremodo penalizzati da sanzioni che non sembrano tenere conto del principio di proporzionalità".


Prosciolti i dirigenti

Sono stati prosciolti invece Nedved e gli altri sei ex consiglieri senza delega, per i quali la Corte Figc era tornata a riunirsi. Sì è quindi concluso in giornata, come previsto, il terzo passaggio alla corte di appello dopo l'assoluzione della prima volta e la revocazione della seconda, sulla quale è intervenuto però il Collegio di Garanzia. L'udienza dell'organismo presieduto da Ida Raiola, si è svolto in videoconferenza ed è durato circa tre ore, poi la lunga attesa per la sentenza, fino alle 20.11, quando i i giudici federali hanno emesso il loro verdetto. Arrivato a Borsa chiudeva. "Non siamo soddisfatti, le prime impressioni sono negative - è stato il commento a caldo del dirigente bianconero Francesco Calvo, da Empoli. Valuteremo la possibilità di un ricorso, ma dobbiamo leggere le motivazioni". Il verdetto, oltre a stabilire la penalizzazione in classifica per la squadra, appena meno afflittiva rispetto alle richieste di Chinè, ha prosciolto i sette dirigenti della società torinese per il quale il Collegio di Garanzia aveva chiesto di rimotivare la responsabilità: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Per tutti, il procuratore federale aveva chiesto otto mesi di inibizione.


La vicenda

Il rinvio del Collegio di Garanzia al secondo grado della giustizia della Figc partiva dalla confermata colpevolezza di Andrea Agnelli, Maurizio Arrivabene, Fabio Paratici e Federico Cherubini ma chiedeva di riformulare la sanzione, l'originario -15, quantificando e motivando l'apporto di questi sette dirigenti a quello che anche la Cassazione dello sport aveva definito un sistema che ledeva il principio di lealtà sportiva. Al netto dei nuovi ricorsi della Juventus, arriva così un nuovo punto di svolta della infinita vicenda legata al procedimento sulle plusvalenze. Così il club bianconero - e con lui tutto il campionato - è in possesso di una visione più chiara anche le ripercussioni sulle zone alte della classifica.


Non tutto è perduto

Ogni scenario resta comunque aperto. Nelle giornate che restano alla fine del campionato, la squadra di Allegri ha infatti la possibilità di risalire la classifica e rientrare nel gruppo di squadre che il prossimo anno giocheranno le coppe. Poi, la parola passerà alla Uefa, che ha un procedimento aperto contro la Juventus e aspetta le decisioni italiane, e al nuovo processo sportivo sulla manovra stipendi, la cui udienza è stata fissata al 15 giugno. Un altro mese che si annuncia caldo per il club bianconero, dato che le intenzioni sono quelle di chiudere entro la fine della stagione. E' sfumata per ora la possibilità di patteggiamento ma l'esito del processo odierno è un altro snodo decisivo per il secondo.


Brutta sconfitta in campionato

La Juventus crolla 4-1 contro l'Empoli e, dopo la sentenza della Figc che le ha tolto 10 punti, ora la qualificazione alla prossima Champions League è un miraggio: domenica c'è la sfida diretta con il Milan che può gestire un vantaggio di 5 punti a due giornate dalla fine. I bianconeri partono bene e per un quarto d'ora mettono alle corde i toscani, ma il colpo di testa di Milik è respinto dalla traversa (13'). Da possibile eroe, il polacco si trasforma in protagonista negativo quando al 17' aggancia Cambiaghi in area: dal dischetto Caputo non sbaglia. Passano tre minuti e al 21' Luperto raddoppia con una zampata da pochi passi dopo un miracolo di Szczesny su Akpa Akpro. A inizio ripresa ancora Caputo trova tris e doppietta con uno scavetto dopo una palla persa di Alex Sandro. All'85' Chiesa sorprende Vicario per il gol della bandiera. Al 92' Piccoli appena entrato cala il poker.


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