Serie A, Juventus sconfitta a Udine, festa scudetto rimandata, Sarri nella bufera

Serie A, Juventus sconfitta a Udine, festa scudetto rimandata, Sarri nella bufera

Serie A, Juventus sconfitta a Udine, festa scudetto rimandata, Sarri nella bufera


La Juventus è in frenata, l'Udinese rimonta 2-1 e ipoteca la salvezza;nell'altra partita la Lazio ritrova la vittoria, 2-1 al Cagliari


Match point fallito

Serviva una vittoria alla Juventus, è arrivata una sconfitta; l’Udinese si avvicina alla salvezza. E’ partito il processo a Sarri: la sua squadra molto probabilmente vincerà lo scudetto, ma quanta fatica! Nelle ultime cinque partite, i bianconeri hanno vinto soltanto con la Lazio, poi hanno perso con Milan e Udinese e pareggiato a fatica contro Atalanta e Sassuolo. Un andamento non proprio da capolista. E qui va avviata una riflessione sulla inadeguatezza di chi insegue e non ne ha approfittato. Sarri, dopo aver perso le finali di Supercoppa e di Coppa Italia, ha steccato ancora una volta in una partita decisiva; per sua fortuna stavolta c’è il paracadute, già domenica prossima nuova occasione per la Juventus, in casa contro la Sampdoria.

Udinese-Juventus 2-1

Alla Dacia Arena è stata una gara equilibrata; i bianconeri hanno corso subito un pericolo, con un “autopalo” di Danilo, che ha deviato verso la propria porta un cross di Sema. La Juve ci ha provato con i soliti noti, Paulo Dybala e Cristiano Ronaldo hanno cercato un paio di tiri a testa ma senza fortuna, al Friuli sono apparsi meno brillanti del solito. Dopo una protesta di De Paul caduto in area (ma ha visto bene l’arbitro Irrati che ha lasciato correre), l’equilibrio è stato spezzato al qurantaduesimo da De Ligt, con un gol non da difensore centrale: gran destro dal limite, tiro potente e preciso con palla nell’angolino basso alla destra di Musso. Al settimo minuto del secondo tempo è arrivato il meritato pareggio dell’Udinese, con un bel tuffo di testa di Nestorovski che però ha potuto colpire in totale solitudine nell’area juventina. Una volta raggiunta la squadra di Maurizio Sarri ha cercato lo scatto verso la vittoria, ma ha faticato a trovare la brillantezza necessaria. Si è spesso cercato il tiro da fuori, ma senza precisione e soprattutto senza risultati. E i n pieno recupero è partita la fuga verso la vittoria di Fofana, che dopo un lungo contropiede solitario ha scaricato in rete mandando KO la banda Sarri.

Lazio-Cagliari 2-1

Dopo sei tentativi falliti, la Lazio ritrova il successo e si porta a un solo punto dall’Inter; il Cagliari se l’è giocata nel primo tempo, ma è calato alla distanza. Buon avvio dei sardi, dopo tre minuti Joao Pedro ha segnato con una splendida punizione, ma il gol è stato annullato perché il tiro era di seconda e il brasiliano aveva calciato direttamente in porta; poco dopo un suo colpo di testa ha sorvolato la traversa. Dopo le difficoltà iniziali, la Lazio si è rianimata, ma Cragno si è opposto due volte a Lazzari, poi a Luis Alberto e soprattutto a Immobile, che ha colpito con una spaccata al volo. Nel finale di tempo la squadra di Zenga si è riportata in avanti e dopo un colpo di testa fuori misura di Ionita, è passata in vantaggio a un minuto dall’intervallo con il gol di Simeone, il cui tiro è stato sporcato dalla deviazione di Luiz Felipe. Formidabile avvio di ripresa della Lazio. Dopo due minuti è arrivato il pareggio con un bellissimo esterno dal limite di Milinkovic Savic; poco dopo una grande girata di Immobile è stata deviata sul palo da Cragno, ma il sorpasso biancoceleste è stato rimandato solo di pochi minuti: a segno ci è andato proprio Immobile, che ha dunque staccato Cristiano Ronaldo in testa alla classifica marcatori.

Ora Milan-Atalanta

Un girone fa, il 22 dicembre, l’Atalanta umiliò il Milan con un eloquente 5-0. E’ stato il momento più basso della gestione di Stefano Pioli. Che però dopo il lockdown ha saputo rivitalizzare e rilanciare la sua squadra, tanto da meritare la conferma e sventare la rivoluzione Rangnick. Ora i rossoneri sono una delle realtà più in forma del campionato (anche grazie allo stimolo, in campo e fuori, di Zlatan Ibrahimovic) e si preparano a ospitare i bergamaschi con rinnovate ambizioni. L’Atalanta arriva a san Siro con la voglia di proteggere il suo secondo posto, e poi -viste le difficoltà della Juve- è meglio farsi trovare pronti. Gasperini ci tiene, tanto da rispedire al mittente la frase di Antonio Conte secondo cui “ i secondi sono i primi dei perdenti”. Al Meazza fischio d’inizio alle 21.45


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