Si vota nel Regno Unito. Guida pratica alle elezioni

Si vota nel Regno Unito. Guida pratica alle elezioni

Si vota nel Regno Unito. Guida pratica alle elezioni


Ecco quando, dove e come gli elettori britannici si recheranno alle urne. Modalità e proiezioni

QUANDO SI VOTA

Giovedì 4 luglio, dalle 7 alle 22 ora locale (8-23 in Italia), si apriranno i seggi in Gran Bretagna. 50 milioni di cittadini aventi diritto al voto, anche i residenti all’estero -sono circa 3 milioni- indipendentemente da quanto tempo vivano fuori, saranno chiamati dare la propria preferenza per scegliere il candidato per il proprio territorio che andrà alla Camera dei Comuni, a Westmister. L’attuale premier, Rishi Sunak, conservatore, ha indetto elezioni anticipate di 6 mesi rispetto alla scadenza naturale della legislatura iniziata nel 2019. Passa chi vince al primo turno.

CHIAMATI ALLE URNE

Oltre ad essere maggiorenne, i cittadini che potranno votare sono quelli che godono dei diritti politici e che si sono registrati al proprio municipio, dove gli viene abbinato il seggio in cui potranno recarsi a votare. A differenza del passato, per esprimere la propria preferenza dovranno presentarsi con un documento: passaporto, patente, ma anche la tessera dei mezzi pubblici.

QUATTRO STATI

Ogni elettore potrà esprimere una sola preferenza sulla propria scheda, nei cosiddetti collegi uninominali. Una delle novità riguarda la diversa ripartizione dei collegi nelle 4 nazioni che compongono il Regno Unito sulla base del fattore demografico. L’Inghilterra, con l’80% degli abitanti del Regno, assegnerà 543 seggi; la Scozia 57; il Galles 32 e l’Irlanda del Nord 18.

COME SI VOTA

Il sistema uninominale consente sfide dirette, nelle quali ogni partito candida una sola persona in ogni collegio e il candidato che ha più voti prende il seggio. Il partito che ottiene più voti alla Camera va al governo. Il sistema così impostato, tende a scartare automaticamente i partiti minori, più estremisti, che spesso non riescono ad eleggere nessun deputato, favorendo le forze più moderate e popolari. Ciò garantisce grande stabilità all’esecutivo. La maggioranza dei seggi da raggiungere è 326 su 650.

LA SFIDA

Gli elettori dovranno scegliere, fondamentalmente, tra il candidato laburista Keir Starmer e quello conservatore, Rishi Sunak. Il grande favorito è il partito Labour, espressione della sinistra moderata, le proiezioni lo danno a 41%. Il Primo Ministro Sunak ha chiamato a raccolta gli elettori di destra per chiedere di evitare una ‘super-maggioranza’ Labour. L’incognita, poi, sta nel partito Reform di Nigel Farange, lo stratega di Brexit, che si presenta alla tornata. Secondo i sondaggi, può contare sul 14% circa delle preferenze. Per i Tories l’obbiettivo è quello di limitare la portata della sconfitta. Sono al potere da 14 anni, quando nel 2010 strapparono la maggioranza ai laburisti di James Gordon Brown. La vittoria dei Labour potrebbe giocare un ruolo importante anche per il futuro delle relazioni tra GB e Ue, con un riavvicinamento dopo la frattura di Brexit.




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