
Stop agli intrusi nella buvette del Senato: scattano i controlli. Out oltre cento persone Photo Credit: agenziafotogramma.it
21 gennaio 2025, ore 14:30 , agg. alle 15:01
Da oggi a Palazzo Madama gli assistenti parlamentari dovranno controllare gli accessi ai luoghi della ristorazione del Palazzo. Ammessi solo i senatori e i loro collaboratori più stretti.
Tempi duri per collaboratori e dipendenti dei gruppi parlamentari che gravitano a Palazzo Madama, il centro di comando del Senato italiano. Da oggi gli è interdetto l’ingresso a buvette e ristorante del Palazzo. Mala tempora currunt anche per gli assistenti parlamentari, che dovranno controllare gli ingressi dei colleghi e proibire il passaggio a chi non ne ha diritto.
SENATO DELLA REPUBBLICA
D’altronde il Senato della Repubblica, dai tempi dei romani, un paio di migliaia di anni fa, è culla di complotti e strategie raffinatissime. Nonostante la sforbiciata degli ultimi anni, e l’ammodernamento dei costumi, il senatore tipo, soprattutto con le ultime legislature, è pur sempre romano (magari d’adozione) e di manica larga, dunque propenso ad allargare bonariamente le maglie di filtri e controlli, in particolar modo se si tratta di tavola e companatico. Ma qualcuno si è lamentato perché si era comunque in troppi all’ora di pranzo, e le file alla tavola calda erano troppo lunghe.
I CONTROLLI
Ci sono voluti dei Questori per rimettere in riga i generosi onorevoli e i loro altrettanto onorevoli portaborse. I funzionari addetti al controllo dei meccanismi di Palazzo hanno scritto una lettera per protestare contro gli intrusi e da oggi sono out circa un centinaio di frequentatori dell’onorevole Palazzo. "A fronte di una situazione che, a nostro avviso, lede l'immagine e, in qualche misura, anche la funzionalità dell'Istituzione parlamentare, abbiamo dato disposizioni agli Uffici affinché gli Assistenti parlamentari di servizio vigilino sullo scrupoloso rispetto delle norme vigenti" si legge sulla delibera del nuovo divieto.
CHI SI' CHI NO
Eccoli dunque gli assistenti che si piazzano di fronte agli ingressi per far partire i controlli, perché come si legge nella disposizione di venerdì scorso "l'accesso alla Caffetteria è consentito esclusivamente ai Parlamentari (anche europei) e agli ex Parlamentari, ai Membri del Governo in carica (e ai più stretti collaboratori che accompagnano i Ministri), ai Funzionari della carriera direttiva dell'Amministrazione, al Direttore di Gabinetto ed ai Consiglieri del Gabinetto, al Capo Ufficio Stampa e al Segretario Particolare dell'Onorevole Presidente, ai Medici dell'ambulatorio del Senato, ai giornalisti appartenenti all'Associazione della Stampa parlamentare e agli altri giornalisti accreditati, al Dirigente dell'Ispettorato di PS e al Comandante dei Carabinieri presso il Senato, ai Funzionari dei Gruppi Parlamentari in ragione di un'autorizzazione ogni dieci Senatori aderenti al Gruppo, a un addetto per ogni segreteria di Presidente emerito della Repubblica, di ex Presidenti del Senato, di Vice Presidenti del Senato e Senatori Questori". Un lungo elenco che pare non permetta più eccezioni. In tanti quindi da oggi sono out: a partire dai collaboratori parlamentari e dipendenti dei gruppi, non meno di un centinaio di persone.