Tentativi di accordo per la Striscia. Hamas vuole la fine del conflitto, Trump spinge per la tregua di 60 giorni

Tentativi di accordo per la Striscia. Hamas vuole la fine del conflitto, Trump spinge per la tregua di 60 giorni

Tentativi di accordo per la Striscia. Hamas vuole la fine del conflitto, Trump spinge per la tregua di 60 giorni


Intermediari, mediatori e inviati tutti impegnati per definire un accordo, chi per il cessate il fuoco chi per una pace duratura. Ma gli obiettivo sono differenti e la strada potrebbe essere ancora in salita. Trump vuole il Nobel per la pace.

Secondo un funzionario del gruppo terroristico, Hamas sarebbe pronto a raggiungere un accordo che porti alla fine completa della guerra". E’ la risposta all’annuncio del presidente Donald Trump, che sul suo social Truth, ha dichiarato che una proposta di tregua di 60 giorni a Gaza è stata accettata dagli israeliani. Il Tycoon ha anche minacciato che se Hamas non accetterà, la situazione nella Striscia peggiorerà. The Donald ha spiegato che Israele ha accettato le condizioni proposte da Washington per il cessate il fuoco attraverso incontri tra il delegato di Tel Aviv Ron Denver mandato a Washington, l’inviato speciale di Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, il segretario di Stato americano Marco Rubio e il vicepresidente JD Vance. Il presidente americano spinge per un accordo e spera gli valga la candidatura al Nobel per la pace. 

HAMAS INCONTRERA' I MEDIATORI 

I palestinesi dovrebbero incontrare oggi i mediatori egiziani e qatarioti per discutere l’accordo, anche se il busillis sta nella richiesta dei fondamentalisti di uno stop permanente delle ostilità come obiettivo finale. Netanyahu, che incontrerà il presidente Trump il prossimo 7 luglio, non può accettare un accordo di pace definitivo con Hamas, pena ne sarebbe la rottura con la destra estrema dei suoi ministri Smotrich e Ben Gvir, indispensabili per la tenuta del suo Governo. Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, ha affermato che non bisogna perdere alcuna opportunità di liberare gli ostaggi detenuti a Gaza, dopo che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che Israele ha accettato di finalizzare un cessate il fuoco di 60 giorni. "Un'ampia maggioranza all'interno del governo e della popolazione è favorevole al piano per liberare gli ostaggi. Se si presenta l'opportunità, non bisogna perderla!", ha scritto Gideon Sa'ar su X. Il premier israeliano dovrà confrontarsi con le diverse posizioni, più estreme o concilianti, interne al suo governo

ANCORA ATTACCHI NELLA STRISCIA

Non sono stati resi noti i dettagli dell’accordo, ma il trattato discusso a Washington dovrebbe prevedere, nei 60 giorni di silenzio delle armi, la liberazione di una decina di ostaggi israeliani vivi e la restituzione di 15 corpi. Secondo le stime americane, dei 50 ebrei detenuti da Hamas, solo 20 sarebbero ancora in vita. E mentre va in scena tutto questo, Almeno quattro persone, fra cui due bambini, sono morte in un attacco aereo israeliano su un'abitazione a Gaza City



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