Università, ministro Manfredi, se i giovani avranno più opportunità di studio il mio impegno sarà stato giusto

Università, ministro Manfredi, se i giovani avranno più opportunità di studio il mio impegno sarà stato giusto

Università, ministro Manfredi, se i giovani avranno più opportunità di studio il mio impegno sarà stato giusto


Il ministro Gaetano Manfredi ha parlato delle iscrizioni a Medicina e Chirurgia, delle risposte da fornire agli studenti con le Regioni e delle risorse del Mes

Il Ministro dell’Università e della ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, è tornato a commentare su RTL 102.5 il tema fondamentale della formazione. Una notizia dell’ultima ora riguarda lo sblocco di un numero superiore di posti di iscrizione alle Facoltà di Medicina e Chirurgia. “Abbiamo aumentato il numero di posti disponibili, 1500 in più rispetto allo scorso anno, sfruttando al massimo la capacità formativa, considerando sia Medicina che le professioni sanitarie”, ha spiegato il ministro. Si tratta del massimo che si può fare con il numero di docenti e di strutture a disposizione. Sono stati aperti anche 10 nuovi corsi di laurea in Medicina in diverse aree italiane.

I cambiamenti del mondo accademico

Il ministro Manfredi ha spiegato che l’Università è, naturalmente, cambiata tanto in questi mesi. Ha continuato ad operare, sebbene a distanza, con circa lo stesso numero di esami e di laureati dello scorso anno. ”È un risultato molto importante, il nostro obiettivo era fare in modo che i ragazzi non perdessero tempo, per un giovane il tempi è un patrimonio straordinario che non può essere sprecato”. L’Università è cambiata anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie; per il futuro l’obiettivo del ministro è tornare alle lezioni in presenza, nel frattempo gli studenti sono nativi digitali e si tratta di un’opportunità per l’innovazione didattica.

I sostegni al diritto allo studio

Giovedì 2 luglio il ministro Manfredi sarà a Milano, nella sua prima uscita fisica dopo il lockdown, in maniera anche simbolica e importante per incontrare i colleghi che sono stati in prima linea durante questo periodo. “Hanno garantito la continuità didattica, malgrado le grandi difficoltà”, ha aggiunto Manfredi. Riguardo alla possibilità di manifestazioni studentesche di protesta per i tagli e le borse di studio a rischio, Manfredi ha detto che il numero di borse di studio è aumentato e la quota sarà di 10.000 in più. “Abbiamo fatto un provvedimento per aiutare i ragazzi che non hanno raggiunto il numero di crediti previsto, garantendo un bonus di 5 crediti”. In questo momento in particolare, ha aggiunto il ministro, bisogna dare agli studenti la possibilità di non perdere l’accesso all’Università. Ci sono difficoltà economiche e il Governo ha messo 300 milioni di euro nel Decreto rilancio, per sostenere il diritto allo studio. “Mi auguro che anche le Regioni facciano la loro parte, in modo da dare una risposta insieme a tutte le richieste che provengono dagli studenti”.

Mes e Recovery Fund

Il ministro Manfredi è intervenuto anche sul tema del Mes. Si tratta di un prestito, ha ricordato, dunque bisogna valutare le opportunità migliori per i cittadini, guardando sia ad oggi che a domani. “Abbiamo questa opportunità, in questo mese si chiarirà anche il Recovery Fund, avendo un quadro completo potremo scegliere i migliori investimenti per tutti”. I debiti andranno ripagati, quindi le scelte andranno fatte non su base ideologica, ma di valutazione del meglio per il Paese. Con un dibattito sereno si troverà la soluzione migliore; sicuramente l’Università ha bisogno di risorse, per investire in ricerca e formazione, per superare un gap che dura da vent’anni.
Il ministro ha concluso ricordando i momenti molto difficili vissuti anche dal mondo accademico negli ultimi mesi. “Se riusciremo a far crescere l’Università, avere più ricercatori, dare più opportunità ai giovani per studiare, il mio impegno sarà stato giusto”.


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