Attentato a Mosca, ucciso fondatore battaglione armeno ArBat ricercato da Kiev

Attentato a Mosca, ucciso fondatore battaglione armeno ArBat ricercato da Kiev Photo Credit: Fotogramma.it
03 febbraio 2025, ore 14:30
Secondo le autorità ucraine, Kiev spiccò proprio nel 2014 un mandato d'arresto internazionale nei confronti di Sarkisian accusandolo di avere organizzato gruppi di picchiatori per aggredire i manifestati filo-Ue
Era circondato da guardie di sicurezza che tuttavia non lo hanno protetto dall'attacco ucraino. E' morto cosi Armen Sargsyan, il fondatore del battaglione armeno "ArBat" impegnato sul fronte ucraino al fianco delle forze russe. Era rimasto ferito nell'attentato esplosivo questa mattina in un grattacielo residenziale di Mosca, e non è sopravvissuto alle ferite riportate. Con Sargsyan sono morte anche una guardia del corpo e diverse persone sono rimaste ferite. Intanto mentre Kiev rivendica gli attacchi alle raffinerie russe, i Servizi segreti russi sono sul luogo dell'esplosione, ha fatto sapere il portavoce del Cremlino, Peskov. Dopo l'apertura di Trump Peskov ribadisce che nuove elezioni in Ucraina sono necessarie per avviare negoziati per un accordo di pace e che Mosca non tratterà mai con Zelensky.
IL PACCO BOMBA
L'Ucraina colpisce un altro obiettivo eccellente e si avvicina sempre più all'elite russa. I droni che hanno colpito il grattacielo nel complesso residenziale esclusivo “Vele Scarlatte”, hanno ucciso Sargsyan che era ricercato dalla magistratura ucraina per il suo ruolo nella violenta repressione della Maidan nel 2014. L'esplosione è avvenuta alle 9.45 (ora locale). Secondo una prima ricostruzione, l'ordigno sarebbe stato recapitato per corriere. Al momento dell'esplosione, Sargsyan si trovava nella hall dell'edificio diretto al parcheggio. Secondo le fonti inquirenti citate dalla Tass, l'attentato sarebbe un omicidio mirato.
IL DIKTAT DI MOSCA SU ZELENSKY
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha ribadito che "l'idea stessa di tenere elezioni in Ucraina è importante dal punto di vista della legittimazione della leadership". Il punto è sempre quello, secondo Mosca, che il Presidente ucraino non ha il diritto di prendere parte ad eventuali trattative. Ma invece di risollevare la questione di leggittimità nei confronti di Zelensky, Peskov cita il decreto varato in Ucraina nell'ottobre del 2022 che proibisce negoziati con Vladimir Putin. Ma secondo la Costituzione ucraina - incalza Peskov - il Presidente della Verkhovna Rada può sollevare tale bando. Le dichiarazioni di Peskov arrivano dopo che il rappresentante di Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg, ha dichiarato che gli Usa vogliono che in Ucraina si svolgano elezioni, possibilmente entro la fine dell'anno.