Box Office 6-9 novembre 2025: l’Italia rallenta, gli USA tornano a brillare con Predator: Badlands
Box Office 6-9 novembre 2025: l’Italia rallenta, gli USA tornano a brillare con Predator: Badlands
10 novembre 2025, ore 09:00
Nel nostro paese vince Dracula di Luc Besson, mentre resistono Virzì, Milani e Rosa Ricci
Il primo weekend di novembre offre un quadro contrastante per il mercato cinematografico internazionale.
Se negli Stati Uniti il debutto di Predator: Badlands riaccende l’entusiasmo del pubblico e segna una netta ripresa dopo un autunno sottotono, in Italia la situazione è più complessa: il botteghino segna una flessione significativa, pur con alcune conferme solide ai vertici della classifica.
Un fine settimana, dunque, che racconta due realtà divergenti: da un lato il ritorno del grande blockbuster americano come motore del mercato, dall’altro la resilienza del cinema d’autore e delle produzioni locali in un contesto in calo.
ITALIA: VINCE DRACULA, BENE VIRZÌ E MILANI
Il fine settimana dal 6 al 9 novembre si è chiuso con 6 milioni di euro complessivi e circa 865 mila spettatori.
Un risultato che segna una flessione del 27,8% rispetto allo stesso periodo del 2024 e del 30% rispetto alla settimana precedente.
Le nuove uscite non sono riuscite a scuotere la classifica, lasciando spazio ai titoli già consolidati, che hanno continuato a reggere grazie al passaparola.
Al primo posto si conferma Dracula – L’amore perduto di Luc Besson, che nel suo secondo fine settimana incassa 1,05 milioni di euro, con un calo moderato del 41%. Il film raggiunge così un totale di 3,5 milioni di euro, diventando la terza miglior performance horror dell’anno.
Scende in seconda posizione La vita va così di Riccardo Milani, che aggiunge 951 mila euro al suo totale, ora a 5,28 milioni. Al terzo weekend in sala, la commedia dimostra una tenuta eccellente, confermando la popolarità del regista e superando successi precedenti come Ma cosa ci dice il cervello.
Debutto discreto per Predator: Badlands, che apre in terza posizione con 745 mila euro. Il nuovo capitolo della saga sci-fi/horror sfiora così i risultati di The Predator (2018) e testimonia come anche in Italia il brand mantenga una sua riconoscibilità, pur con numeri contenuti rispetto al mercato americano.
Prosegue con buoni risultati Cinque secondi di Paolo Virzì, quarto con 621 mila euro e un calo minimo del 25%, per un totale di 1,64 milioni. Bene anche Bugonia di Yorgos Lanthimos, che incassa 259 mila euro per un totale analogo a quello del film di Virzì, e Io sono Rosa Ricci, spin-off di Mare fuori, sesto con 254 mila euro e 1,14 milioni complessivi, a conferma della forza del brand televisivo anche sul grande schermo.
USA: PREDATOR RIPORTA IL PUBBLICO IN SALA E SEGNA UN DEBUTTO RECORD
Dall’altra parte dell’oceano, il box office americano torna finalmente a sorridere. Solo una settimana fa si commentava come quello appena concluso fosse stato l’ottobre peggiore dal 1997, con incassi ai minimi storici e un pubblico sempre più tiepido nei confronti delle uscite in sala.
Ora, invece, il mercato statunitense ritrova slancio grazie al debutto di Predator: Badlands, che conquista la vetta con 40 milioni di dollari nel weekend. Si tratta del miglior esordio domestico nella storia del franchise, al netto dell’inflazione, e di un segnale incoraggiante per un’industria che cerca da mesi una vera inversione di tendenza.
Diretto da Dan Trachtenberg e distribuito da 20th Century Studios, il film ha superato le previsioni e con un tono che mescola azione e avventura, Badlands ha ampliato il proprio pubblico, ottenendo un CinemaScore A (il più alto della serie).
Il successo ha avuto un effetto trainante sull’intero mercato: il weekend complessivo ha raggiunto 83–86 milioni di dollari, con un incremento fino al 25% rispetto allo stesso periodo del 2024. È il primo segnale concreto di ripresa dopo settimane di stagnazione, a conferma che la voglia di cinema non è scomparsa, ma attende titoli capaci di catalizzarla.
A livello globale, Badlands debutta con 80 milioni di dollari, trainato dagli ottimi risultati in Cina (7,4 milioni), Regno Unito (3,2 milioni), Messico (2,3 milioni) e Francia (1,8 milioni).
Nel complesso, il box office 2025 USA resta in leggero vantaggio sul 2024 (+3%), ma l’esordio del nuovo Predator dimostra che, con il film giusto, il pubblico è più che pronto a tornare in sala.



