Copasir, Conte, mai parlato con Trump del Russiagate

Due ore e mezzo. Tanto è durata l’audizione del premier. Giuseppe Conte era chiamato a chiarire la sua gestione dei rapporti con l’amministrazione Trump e i nostri servizi segreti sul caso-Moscopoli. Il presidente del Consiglio ha dovuto spiegare perché ha autorizzato i colloqui di agosto e settembre senza rogatoria, perché non ha informato i ministri competenti, e che tipo di informazioni sono state date al ministro della Giustizia americano, William Barr. L’audizione davanti al Copasir, il Comitato di controllo della sicurezza della Repubblica, è stata secretata ma il capo del governo al termine ha svolto una conferenza a stampa a Palazzo Chigi: “Falsità sui tweet con Trump, mai parlato con il Presidente Usa dell'inchiesta Russiagate. Sulla vicenda Barr c'è stata una serie di ricostruzioni fantasiose che rischiano di gettare ombre sul nostro impianto istituzionale”. Non solo. Durissimo l’affondo contro Matteo Salvini, il leader della Lega ed ex ministro dell’Interno, viene invitato a motivare la sua presenza a Mosca insieme a Gianluca Savoini, il suo ex portavoce: “Io ho riferito e ho chiarito tutte le informazioni in mio possesso, mi sorprende come Salvini, che ha una grande responsabilità in quanto si è anche candidato a guidare il Paese, non avverta la responsabilità di chiarire la vicenda”.