Folla nelle città per l'ultimo weekend di libertà; da lunedì scattano nuove disposizioni; sì alle seconde case anche in zona rossa

Ultimo weekend di libertà prima delle nuove zone rosse che da domani riguarderà ben 48 milioni di italiani di 10 regioni più la Provincia di Trento. Ordinanze più severe sono state attivate anche da regioni in fascia arancione come la Toscana. Complice il bel tempo, sono stati molti gli italiani che hanno trascorso il sabato in parchi e spiagge e nelle principali vie delle grandi città. Diversi gli interventi delle forze dell'ordine, allertate sui luoghi a più alto rischio assembramento. Scattata anche la corsa all'approvvigionamento di cibo e bevande Supermercati più affollati del solito per paura di chiusure e restare senza cibi e bevande, ma la Coldiretti invitato ad evitare inutili file, anche perché le forniture sono comunque garantite.

La nuova mappa delle Regioni

Il decreto legge pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale cancella da lunedì prossimo fino al 6 aprile il giallo dalla mappa dell'Italia, che - a parte la Sardegna, in bianco - è bicolore: rosso o arancione. Ma il provvedimento consente alle Regioni di adottare misure più restrittive rispetto a quanto previsto dal Governo. La Toscana in arancione, ad esempio, ha disposto la zona rossa per 3 province: Arezzo, Pistoia e Prato e in altri dieci comuni. Il Piemonte ha vietato gli spostamenti verso le seconde case in questo weekend. In Campania un'ordinanza del presidente Vincenzo De Luca ha chiuso da giovedì scorso e fino al 21 marzo lungomari, piazze, parchi urbani, ville comunali e giardini pubblici. In Basilicata il presidente Vito Bardi è pronto ad adottare misure restrittive su aree determinate.

I controlli

I prefetti sono già stati allertati dal Viminale sulle attenzioni da dedicare alle aree sottoposte al lockdown. Sono stati pianificati servizi di controllo mirati anche con l’ausilio delle polizie locali soprattutto nei luoghi della movida, nei giorni festivi e prefestivi. Per le vacanze pasquali scatterà un'ulteriore giro di vite per monitorare gli spostamenti. Il Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ha parlato di “controlli capillari”, ma con un “approccio equilibrato”, nel “necessario rigore”.

Tanta gente in giro

In attesa dello stop che arriverà domani, ieri tanta gente si è riversata nel centro delle città più importanti come a Roma, dove la polizia locale è dovuta intervenire per bloccare la folla nel Centro storico chiudendo un tratto di via del Corso e l'area di Fontana di Trevi; preso d’assalto anche il litorale di Ostia. Nella serata di venerdì diversi gli interventi delle forze dell'ordine per sciogliere feste abusive e assembramenti, da San Lorenzo a Trastevere. A Milano nella zona della Darsena, il tradizionale luogo della movida all'ora dell'aperitivo, è stato presidiato dalle forze dell'ordine per scongiurare gli assembramenti degli scorsi fine settimana. Ieri sera nell'area una folla di circa duecento persone è stata dispersa dalla polizia locale. Nelle città tanta gente ha passeggiato nelle vie dello shopping. Non sono mancate le multe: venerdì sera in 14 sono stati beccati in un ristorante serviti da tre camerieri. Semideserta, invece, Napoli per effetto dell'ordinanza di De Luca. Sul Lungomare il numero delle forze di polizia schierate superava quello dei passanti.

Sì alle seconde case anche in zona rossa

Da lunedì al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile, dunque, prevede il decreto Draghi, nelle regioni arancioni è consentito all'interno di un comune lo spostamento verso una sola abitazione privata, una volta al giorno, tra le 5 e le 22, nei limiti di due persone, oltre ai minori di 14 anni. Spostamento non consentito nelle regioni rosse. Il 3, 4 (domenica di Pasqua) e 5 aprile sull'intero territorio nazionale (ad eccezione delle regioni bianche) si applicano le restrizioni previste per le zone rosse, ma è comunque permesso il singolo spostamento di due persone verso un'abitazione privata. Nelle nuove faq, le domande frequenti, sarà sancita la possibilità di di raggiungere le seconde case, anche in un'altra Regione e anche in zona rossa. Lo potrà fare solo chi può provare di essere il proprietario, ma a condizione che la casa non sia già abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare del proprietario.