Gaia a Sanremo 2025, il significato di “Chiamo io, chiami tu”, il testo della canzone che canterà al Festival

Gaia a Sanremo 2025, il significato di “Chiamo io, chiami tu”, il testo della canzone che canterà al Festival Photo Credit: Agenzia Fotogramma.it
07 febbraio 2025, ore 07:30
agg. 12 febbraio 2025, ore 15:14
La canzone parla di desideri, della passione per la musica, il cibo di strada e l'assenza di giudizio, ma anche di una ricerca di qualcosa di più profondo
Dopo aver ballato “Sesso e Samba”, che ha creato in coppia con Tony Effe, Gaia sbarca a Sanremo con "Chiamo io, chiami tu" un brano che riporta la cifra della cantante che fonde anche quel sound brasiliano che la contraddistingue da sempre.
DI COSA PARLA LA CANZONE DI GAIA?
Il brano di Gaia, che torna a Sanremo dopo tre anni dall’ultima partecipazione, esplora temi legati a relazioni complesse, emozioni contrastanti e la difficoltà di comunicare e mantenere un legame autentico. Tra le frasi si percepisce un sentimento di confusione e incertezza nei confronti dell'amore e delle sue dinamiche, alternando momenti di intimità e solitudine. Ma siamo sicuri che una volta sentito con il ritmo e la voce di Gaia, l’intimità diventerà molto più dance. La canzone parla di desideri, della passione per la musica, il cibo di strada e l'assenza di giudizio, ma anche di una ricerca di qualcosa di più profondo, che sembra essere difficile da ottenere.
Ci sono riferimenti a una relazione che potrebbe essere iniziata come un gioco, ma che è diventata sempre più complessa, con bugie, mancanza di sincerità e confusione emotiva. Il ripetersi della frase "Chiamo io, chiami tu", un ritornello che sarà difficile da non cantare una volta ascoltato, ci ricorda il gioco di chi prende l'iniziativa, il tentativo di comunicare e il senso di aspettativa che non porta mai a qualcosa di risolutivo. Nel testo, nonostante i tentativi di comunicare e di cercare qualcosa di autentico, sembra che le cose rimangano vuote e cicliche, con una sensazione di rimanere bloccati in un "sempre lunedì", come se la situazione non cambiasse mai, come un film che si ripete. La ripetizione della frase "Non mi aspettare, non ti scordare di me mai più" suggerisce il dolore di una separazione o la consapevolezza che, nonostante i sentimenti, il legame sembra destinato a finire. “Chiamo io, chiami tu” è un mix di desiderio, frustrazione, nostalgia e il riconoscimento che a volte non importa quanto ci si sforzi: le cose non cambiano e rimangono in un loop senza fine. Il riferimento all'amore come "una cosa più piccola" e il dolore per le persone che "si fottono il cuore" indicano una visione disillusa e amara della vita sentimentale, dove l'intensità emotiva è spesso sfocata e ingannevole.
GAIA, SERATA COVER AL FESTIVAL DI SANREMO
Nella serata delle cover Gaia si esibirà in coppia con Toquinho. I due porteranno a Sanremo tutta la bellezza del legame tra Italia e Brasile e, con la loro interpretazione di Acquarello, racconteranno una storia fatta di musica, emozioni e radici comuni. Un’esibizione che unirà tradizione e passione, regalando al pubblico un momento speciale e pieno di colori. Il brano è un classico del 1983 che ha conquistato il pubblico sia in Italia che in Sud America. Scritto da Toquinho insieme a Maurizio Fabrizio, Acquarello è una canzone che evoca immagini vivide e che si presta perfettamente a celebrare l’incontro tra due culture.
CHIAMO IO, CHIAMI TU, IL TESTO DELLA CANZONE
Per esempio a me piace la musica
Stare nuda e nessuno che giudica
Amo il cibo di strada
I capelli del mare
Anche farmi del male
Che stupida
Menomale che non prende l’Iphone
Tra le onde alte di Rio
Un silenzio che mi spezza un po’
Che mi brucia un po’
Come fa uno shot
E quante parole che
Lasciano un vuoto
Ti lasciano solo
Qualcosa in cui credere
Niente di serio se uno dei due se ne va
Per una bugia di più
Nascosta sotto le labbra
Poesia di contrabbando,
Ti ricordi quando
Era soltanto un gioco
Chiamo io chiami tu
Chi è il primo che cede stasera
Dimmi dove sei
Dove dove dove dove
Solo io solo tu
Tanto non ne vale la pena
Chissà dove sei
Dove dove dove dove
E ogni volta che stiamo così
Non serve a niente
Tanto è sempre lunedì
Lo stesso film
Non mi aspettare
Non ti scordare
Di me mai più
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiama
Come i rami contorti dell’edera
Ci aggrappiamo a una scusa ridicola
Stiamo qui ad aspettare
In un limbo infernale
L’amore è una cosa più piccola
Cosa rimane se
Troppe persone si fottono il cuore
A pensare che poi non è
Niente di serio se uno dei due se ne va
Per una bugia di più
Nascosta sotto le labbra
Poesia di contrabbando
Ti ricordi quando
Era soltanto un gioco
Chiamo io chiami tu
Chi è il primo che cede stasera
Dimmi dove sei
Dove dove dove dove
Solo io solo tu
Tanto non ne vale la pena
Chissà dove sei
Dove dove dove dove
E ogni volta che stiamo così
Non serve a niente tanto è sempre lunedì
Lo stesso film
Non mi aspettare
Non ti scordare di me
Mai più
Che pensavo a te
Come una voce
Che è fragile
Come l’idea
Di stare con te
Volevo stringerti a me
Come fosse per sempre ancora
Ogni volta che stiamo così
Non serve a niente tanto è sempre lunedì
Lo stesso film
Non mi aspettare
Non ti scordare di me
Mai più
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiamo io, chiami tu
Chiama
Chiama