Garlasco: attesa per l'incidente probatorio sulla perizia che mostra compatibilità del Dna di Sempio Photo Credit: Ansa/
18 dicembre 2025, ore 14:00
Sotto le unghie di Chiara Poggi tracce di Dna compatibili con quello di Andrea Sempio o con la sua linea paterna, in aula a Pavia c'è anche Alberto Stasi
Incidente probatorio con il colpevole muto. Singolare situazione nell’aula del tribunale di Pavia, dove al centro della discussione c’è il Dna maschile trovato sotto le unghie di Chiara Poggi per il quale gli esperti si confronteranno e che la consulenza della Procura della Repubblica di Pavia e del gip, Denise Albani, ritengono compatibile con quello di Andrea Sempio o dei componenti della linea paterna della sua famiglia. Dopo la discussione , quel che ne risulterà entrerà come prova in un eventuale processo che la Procura sembra intenzionata a chiedere. Il colo di scena l’ennesimo nella vicenda, è la presenza in aula di Alberto Stasi, che secondo il suo avvocato Antonio De Rensis "Vuole manifestare il rispetto per l'autorità giudiziaria e credo che sia l'atteggiamento giusto da tenere, rispetto e interesse. Non entro nel merito, dobbiamo entrare e ogni parte deve fare il proprio dovere. Alberto anche all'uscita non rilascerà dichiarazioni, ci teneva a esserci". Alberto Stasi è stato condanato a 16 anni di carcere per la morte di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007.
Poche parole a canale 5
Nella giornata dell'ultimo atto dell'incidente il giornalista di "Mattino Cinque" Emanuele Canta va incontro ad Alberto Stasi. "Sono sereno" dice il 42enne, condannato per la morte di Chiara Poggi uccisa il 13 agosto 2007, mentre arriva accompagnato dai suoi legali."Voglio essere qui ma non voglio rilasciare altre dichiarazioni, ti ringrazio" precisa proseguendo verso il tribunale. "Sono tranquillo e fiducioso" aggiunge Stasi mentre cerca di farsi strada tra le troupe televisive e di giornalisti. "È una giornata importante e Alberto come parte interessata si interessa" ha dichiarato uno dei suoi legali.
Ultimo atto, stamani, nell'aula del tribunale di Pavia, 'assediato' come sempre da troupe televisive e giornalisti, per l'incidente probatorio sul delitto di Garlasco. Gli esperti si devono confrontare soprattutto su quel Dna maschile estrapolato dalle unghie di due dita di una mano di Chiara Poggi che la consulenza della Procura della Repubblica di Pavia e del gip, Denise Albani, ritengono compatibile con quello di Andrea Sempio o dei componenti della linea paterna della sua famiglia. In aula a sorpresa anche Alberto Stasi.
Per i legali di Sempio non ci sono fatti giuridicamente validi
"La nostra linea è che, pur avendo la dottoressa Albani fatto il possibile e lavorato egregiamente, c'è un vulnus di partenza: il fatto che il dato non è stato replicato con uguale risultato e questo rende il risultato giuridicamente inutilizzabile". Lo ha affermato l'avvocato Liborio Cataliotti, con la collega Angela Taccia legale di Andrea Sempio, al suo arrivo al Tribunale di Pavia per l'udienza dell'incidente probatorio davanti al Gup Daniela Garlaschelli. "Oggi verrà messo il suggello su perizie che peraltro sono state depositate e lette - ha aggiunto -. Non sappiamo se il giudice concederà ai periti e ai consulenti di illustrare le proprie conclusioni, potrebbe anche evitarlo perché la documentazione ci è stata data per tempo. Il suggello su un dato probatorio già compiuto".
Garlasco, tutte le eccezioni che i legali possono sollevare
Sono tre le eccezioni che potrebbero essere sollevate nella fase preliminare dell'udienza. La prima riguarda la nullità stessa dell'incidente probatorio per mancato rispetto del contraddittorio tra le parti: ad eccepirla sarebbe la difesa Poggi, che più volte durante la lunga fase degli accertamenti ha contestato i periti Denise Albani, Domenico Marchigiani e Giovanni Di Censo per le questioni più varie, dai mancati avvisi all'accesso ai cartellini dattiloscopici. La seconda toccherebbe la presenza di Marina Baldi, genetista nominata dagli avvocati di Andrea Sempio dopo le dimissioni dell'ex generale Luciano Garofano dal pool difensivo: Baldi sarebbe la terza consulente, oltre ad Armando Palmegiani e Luigi Bisogno, mentre l'incidente probatorio ne consente al massimo due, come potrebbe sottolineare la Procura. L'ultima ipotesi, ventilata più volte dall'avvocato Liborio Cataliotti, riguarda la presenza come terza parte interessata della difesa di Alberto Stasi, rappresentato in aula da Giada Bocellari: l'eventuale richiesta arriverebbe però fuori tempo massimo.
La perizia
Le 94 pagine dell’elaborato della genetista Denise Albani sono il punto di partenza della discussione di oggi. La genetista espone i suoi risultati, ovvero la compatibilità del dna trovato su due unghie della vittima con la linea paterna di Sempio, e le criticità che lo contornano: profili misti, non consolidati per gli errori di chi li aveva analizzati prima di lei, e non univoci nell’indicare una persona, ma comunque attribuibili. Presenterà anche l’esito delle due interlocuzioni con il professor Francesco De Stefano, il perito dell’Appello bis: l’indiscrezione della vigilia parla di una comunicazione inedita — datata 11 settembre 2014 ma mai finita agli atti — in cui l’esperto che escluse l’utilizzabilità del campione annunciava la sua intenzione a procedere all’analisi biostatistica. Metodo poi abbandonato ma utilizzato da Albani e alla base del rovesciamento di quel risultato.



