Gaza, per il premier israeliano Netanyahu ci sono opportunità di pace
Gaza, per il premier israeliano Netanyahu ci sono opportunità di pace Photo Credit: Ansa: Abir Sultan
07 dicembre 2025, ore 15:00
Ne parlerò con Trump entro la fine del mese, ha detto il primo ministro
"L'obiettivo di uno stato palestinese è distruggere". Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, nel suo intervento a Gerusalemme in occasione dell’incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, in visita nello stato ebraico. "Avevano uno stato a Gaza, uno stato di fatto, ed è stato utilizzato per cercare di distruggere Israele” ha aggiunto il primo ministro che, parlando dell’accordo per la tregua a Gaza, ha aggiunto: "Ci sono opportunità di pace. L'asse iraniano è stato duramente colpito, ne discuterò con Trump entro la fine del mese e porremo fine al ruolo di Hamas a Gaza. Siamo quasi alla fine della prima fase". Dopo l'attesa restituzione dell'ultima salma di un ostaggio israeliano ancora a Gaza, Netanyahu ha dichiarato di aspettarsi di passare rapidamente alla seconda fase, che sarà più complicata. “La terza fase sarà per deradicalizzare Gaza", ha precisato.
Merz, la Germania è dalla parte di Israele
"Dopo il 7 ottobre, la Germania si è schierata ancora una volta fermamente e chiaramente dalla parte di Israele. Abbiamo pianto insieme le vittime e abbiamo temuto per gli ostaggi, tra cui molti cittadini tedeschi" ha detto nella conferenza stampa congiunta il cancelliere tedesco Friedrich Merz. "Israele ha il diritto e il dovere di proteggere i suoi cittadini e la sua esistenza. Siamo stati al fianco di Israele, anche quando molti si sono allontanati durante la guerra di Gaza. Ma la condotta israeliana della guerra ha anche posto la Germania di fronte a un certo dilemma", ha affermato Merz parlando al fianco di Nethanyahu. “La Germania deve difendere la sicurezza di Israele, la dignità umana e la giustizia. Come paese in guerra, come stato di diritto democratico, Israele deve anche essere valutato a fonte del diritto internazionale" ha continuato il leader di Berlino. "Il governo tedesco fornisce aiuti all'Autorità Nazionale Palestinese. Questo può essere criticato, ma soprattutto ora, quando ci sono segnali di riforma, devono essere forniti. Non devono esserci passi verso l'annessione della Cisgiordania, siano essi formali, strutturali o di altro tipo, che equivalgano a un'annessione", ha concluso il cancelliere tedesco.



