Gli italiani si fidano del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma non dei partiti

Gli italiani si fidano del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma non dei partiti

Gli italiani si fidano del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma non dei partiti Photo Credit: Foto: Ansa/Paolo Giando


Secondo il rapporto Istat 'confidano anche in forze dell'ordine e vigili del fuoco'. Meglio i governi locali rispetto a quello nazionale. Bene l'affidabilità del Parlamento

Il presidente della Repubblica sì, i partiti no. Gli italiani appaiono sempre più sfiduciati nei confronti delle istituzioni, a maggior ragione se interrogati sul livello di affidabilità della politica. Ma, seppur con un punteggio in calo rispetto al 2023, quasi 7 cittadini su 10 continuano a confidare nel Quirinale.

IL RAPPORTO E I NUMERI

La fotografia scattata dall'Istat nell'indagine sulla fiducia nelle istituzioni racconta un Paese in cui poche realtà vengono promosse. Le uniche istituzioni che ottengono costantemente livelli oltre la sufficienza sono i vigili del fuoco, al primo posto con il 90% di cittadini che assegnano un punteggio più alto del 6 dal 2012, le forze dell'ordine e il presidente della Repubblica. Tutto il resto, dai partiti al governo, dal parlamento al sistema giudiziario continuano a non ottenere la sufficienza.

PROMOSSI MA CON FIDUCIA IN CALO

Nel 2024, però, si registra un calo che risulta generalizzato per quanto riguarda i livelli di fiducia nei confronti delle istituzioni. A partire dal Capo di Stato che tradizionalmente unisce tutti i cittadini: se nel 2023 confidava nella sua figura il 71,6% degli italiani, nell'ultimo anno la percentuale è scesa al 68,2. Nel dettaglio, il 45,2% dei cittadini ha assegnato punteggi tra 8 e 10, il 23% la sufficienza piena con voti tra 6 e 7, e una piccola minoranza, il 7,6%, si dice completamente sfiduciato. Perdono fiducia anche le forze dell'ordine, dopo anni di crescita costante: dal 76,2% si passa al 72,9%, valori che riportano ai dati di sette anni fa.

BOCCIATI PARTITI E MAGISTRATURA

Maglia nera, ancora una volta, per i partiti politici: poco più di un quinto degli intervistati esprime fiducia nei loro confronti, senza differenze tra Nord e Sud. L'analisi dell'Istat restituisce poi un confronto tra i diversi tipi di governi: quello locale, sia comunale sia regionale, viene percepito come più affidabile rispetto al nazionale. Il 48,3% delle persone attribuisce un punteggio oltre la sufficienza all'amministrazione comunale, mentre a quella regionale il 40,9%, contro il 37,3% degli italiani che ripone fiducia nel governo nazionale. Più diminuisce, infatti, la vicinanza territoriale tra cittadini e questo tipo di istituzione, più si riduce il livello di fiducia. In calo anche l'aspettativa positiva che i cittadini nutrono nei confronti del sistema giudiziario: si passa così dal 46,1% al 44% degli intervistati che confidano in questa istituzione. Tuttavia, aumenta negli anni l'affidabilità del parlamento italiano che nel 2024 pareggia il parlamento europeo. Se, infatti, le istituzioni politiche continuano ancora a occupare le ultime posizioni della graduatoria della fiducia, è anche vero, secondo l'indagine condotta su oltre un decennio, che dal 2012 hanno guadagnato consensi.




Argomenti

Fiducia
Forze dell'ordine
Istat
Parlamento
Partiti
Presidente della Repubblica
Rapporto
Sergio Mattarella
Vigili del Fuoco

Gli ultimi articoli di Redazione Web

  • X Factor 2025. Trionfa Rob con "Cento ragazze" e festeggia sotto una pioggia di coriandoli

    X Factor 2025. Trionfa Rob con "Cento ragazze" e festeggia sotto una pioggia di coriandoli

  • Coppa Italia. La Lazio batte il Milan e vola ai quarti di finale dove affronterà il Bologna

    Coppa Italia. La Lazio batte il Milan e vola ai quarti di finale dove affronterà il Bologna

  • Vicenza: donna agonizzante a  Torri di Quartesolo  nel cortile del palazzo dove abita, aveva un trauma cranico

    Vicenza: donna agonizzante a Torri di Quartesolo nel cortile del palazzo dove abita, aveva un trauma cranico

  • Il grido d'allarme di Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Tv, a RTL 102.5: "Le big tech non investono sul territorio. Stanno costruendo auto senza radio, la mobilità è il primo punto di riferimento dell'ascolto e della radiofonia"

    Il grido d'allarme di Antonio Marano, Presidente Confindustria Radio Tv, a RTL 102.5: "Le big tech non investono sul territorio. Stanno costruendo auto senza radio, la mobilità è il primo punto di riferimento dell'ascolto e della radiofonia"

  • Ponte dell'Immacolata: quasi 14 milioni di italiani in viaggio per una mini-vacanza, pesano i rincari

    Ponte dell'Immacolata: quasi 14 milioni di italiani in viaggio per una mini-vacanza, pesano i rincari

  • Corato: 15enne in rianimazione, travolto da una bici elettrica il  cui conducente si è allontanato senza prestare soccorso

    Corato: 15enne in rianimazione, travolto da una bici elettrica il cui conducente si è allontanato senza prestare soccorso

  • Ucraina: Colloqui a Mosca tra Putin e gli inviati del presidente Usa Trump, nessun compromesso sui territori

    Ucraina: Colloqui a Mosca tra Putin e gli inviati del presidente Usa Trump, nessun compromesso sui territori

  • Natale, caro trasporti: per tornare a Palermo conviene fare scalo a Varsavia

    Natale, caro trasporti: per tornare a Palermo conviene fare scalo a Varsavia

  • Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli presentano a RTL 102.5 il film “Il rapimento di Arabella”, nelle sale italiane dal 4 dicembre

    Carolina Cavalli e Benedetta Porcaroli presentano a RTL 102.5 il film “Il rapimento di Arabella”, nelle sale italiane dal 4 dicembre

  • Palmoli, udienza per la famiglia anglo-australiana: possibile ritorno dei figli dai genitori

    Palmoli, udienza per la famiglia anglo-australiana: possibile ritorno dei figli dai genitori