Greta Thunberg, si intitola "I Am Greta" il documentario sulla sua vita presentato ieri a Genova dal circuito IorestoinSALA

Greta Thunberg, si intitola "I Am Greta" il documentario sulla sua vita presentato ieri a Genova dal circuito IorestoinSALA

Greta Thunberg, si intitola "I Am Greta" il documentario sulla sua vita presentato ieri a Genova dal circuito IorestoinSALA


Gli scioperi, i meeting e la vita privata di Greta Thunberg nel docufilm diretto da Nathan Grossman, la storia della ragazzina più famosa del pianeta è ora disponibile in tante sale virtuali

Si intitola “I Am Greta – una forza della natura” il film sulla vita della giovane attivista svedese Greta Thunberg e sulla nascita del movimento mondiale “Fridays for future” che ha unito giovani di ogni parte del mondo per la difesa dell’ambiente. Il documentario è stato presentato ieri sera a Genova e per la prima volta in anteprima nazionale, da IorestoinSALA, il circuito di sale virtuali a cui aderiscono più di 50 cinema italiani. L’evento, organizzato dal Circuito Genova Cinema, è stato trasmetto in diretta streaming e presentato dal geologo Mario Tozzi, il direttore di Lifegate e giornalista Tommaso Perrone, Giovanni Mori (Fridays for Future) e Alessandro Giacobbe (Circuito Cinema Genova/#iorestoinSALA). Il film è ora disponibile in molte sale virtuali d’Italia presenti sul sito www.iorestoinsala.it.

Com’è nato I Am Greta 

Il docufilm, diretto da Nathan Grossman, è stato presentato con successo alla 77a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e al Toronto International Film Festiva.

"La prima volta in cui ho visto Greta Thunberg, era seduta con un cartello in mano, da sola. Le chiesi il permesso di metterle un microfono e di seguirla per tutta la giornata e le dissi di non sapere esattamente che cosa avrei fatto con quel materiale e che, forse, ne sarebbe venuto fuori un cortometraggio o magari una serie su bambini attivisti" racconta il regista.

Grossman si è poi ritrovato, dopo queste prime riprese, a seguire Greta per un anno intero, tra viaggi per l’Europa, scioperi, incontri politici e anche l’incontro con Papa Francesco.

“Sono stato con la schiena curva per due anni mentre giravo il film perché volevo stare all’altezza degli occhi di Greta. Il punto di vista è il suo, così come viene da lei tutto ciò che dice. Ho cercato il più possibile di realizzare questo documentario dal suo punto di vista” afferma Nathan Grossman.

La trama di “I Am Greta” 

“I Am Greta”, con un tono pacato, ritmi lenti e musiche evocative, mette in luce il lato genuino e umano di Greta Thunberg, un ritratto intimo e personale della giovane attivista. La storia di una ragazza pronta ad abbandonare la sua vita “normale” e a sopportare haters e scettici. Tante le immagini inedite: dagli incontri della giovane ragazza con i leader dei governi, alle apparizioni pubbliche fino alle proteste globali. Proteste che, nel giro di poco tempo, hanno visto i skolstrejk för limate (scioperi scolastici per il clima), trasformarsi in vere rivoluzioni capaci di mobilitare milioni di studenti di tutto il mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del riscaldamento globale. A donare un’ulteriore profondità alla storia, anche la voce narrante della stessa Greta. Ma il film, si è preoccupato di raccontare anche la sua vita quotidiana, a casa con la famiglia e di descrivere lo stress che quei viaggi frequenti le hanno causato. Il documentario termina, poi, con l’arduo viaggio di due settimane fatto da Greta in barca a vela, per raggiungere il Summit dell’ONU per il Clima, a New York City.

“Il mondo si sta svegliando e il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no”, ha detto Greta all’ONU.



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