I libri da leggere della settimana, tra Stephen King, Dan Brown, Ken Follett e John Grisham

I libri da leggere della settimana, tra Stephen King, Dan Brown, Ken Follett e John Grisham

I libri da leggere della settimana, tra Stephen King, Dan Brown, Ken Follett e John Grisham Photo Credit: "La vedova" di John Grisham, Mondadori


Questo fine settimana vede scendere in campo i cosiddetti pezzi da novanta, quegli autori che con le loro opere hanno segnato in maniera indelebile il mondo dell’editoria internazionale

Il calendario parla chiaro, e su queste cose c’è da prendersi sul serio: il 2025 sta per giungere al termine. L’ultima pagina – prima di salutare l’annata – è stata voltata, ed è in sostanza giunto il momento dei bilanci sui dodici mesi che sono appena trascorsi. E questo anche sul fronte dei libri da leggere.

Ci siamo portati un po’ avanti, probabilmente, ma questo per una buona ragione. Perché oggi, sotto la consueta lente d’ingrandimento domenicale dedicata alle novità, ci finiscono autori e titoli in grado di muovere milioni e milioni di lettori di tutto il mondo. Una “transumanza” che spinge gli appassionati verso le librerie, alla scoperta del nuovo colpo di genio degli “hitmaker” dell’editoria globale. Il tutto ovviamente senza nulla togliere a tutti gli altri autori e autrici che sono passati su queste pagine nell’arco di tutto l’anno, e che hanno impresso il loro nome e il loro talento su storie che meritano una lettura. Opere come “Vaim”, “Il romanzo di Marceau Miller”, “Awake” e “La ballata di un piccolo giocatore”, o ancora “L’ultima danza di Maradona”, “Osebol”, “L’ho uccisa perché l’amavo” e “Nel sangue di Garlasco”, portate sotto i riflettori nelle ultime settimane.

Oggi la scena è per quattro personalità che non hanno bisogno di presentazioni e che, negli ultimi mesi, si sono ancora una volta imposti all’attenzione del pubblico grande pubblico. Senza indugiare ulteriormente, andremo alla scoperta di:

- "Never flinch" di Stephen King (Sperling & Kupfer)

- "L'ultimo segreto" di Dan Brown (Rizzoli)

- "Il cerchio dei giorni" di Ken Follett (Mondadori)

- "La vedova" di John Grisham (Mondadori)


NEVER FLINCH, IL RITORNO DEL “RE”

La prima escursione tra i libri da leggere di questo fine settimana vede protagonista il re del brivido. Una carriera partita nel 1974 con “Carrie” e che, nel corso dei decenni, ha alimentato costantemente la fame di una community di appassionati che si è ampliata progressivamente. Arrivando anche a soddisfare l’esigenza di nuove storie per il cinema e le serie televisive, con l’industria che a più riprese ha attinto alle sue opere. Basti pensare a titoli come “Il Miglio Verde”, “It” e il recente “The Running Man”.

Ed è uno Stephen King che non conosce sosta quello che, con “Never Flinch” portato in Italia da Sperling & Kupfer, è tornato nuovamente a far parlare di sé. Un’indagine dove il pericolo può arrivare in qualunque momento per l’ispettrice Izzy Jaynes, dopo che il dipartimento di polizia di Buckeye ha ricevuto una misteriosa lettera che preannuncia una diabolica vendetta. Nel mirino “tredici innocenti e un colpevole” che finiranno per pagare allo stesso modo per la morte di un innocente. E solo l’intervento della detective Holly Gibney può evitare il peggio. O almeno provare a disinnescare una minaccia che appare da subito concreta.

Troviamo poi Kate McKay, femminista dedita all’attivismo che, nel corso del tour di conferenze che la porterà a toccare diversi stati, incontra tantissime persone. Non solo sostenitori, ma anche detrattori. Diversi sabotaggi evidenziano come anche in questo caso esista un pericolo in agguato e sia tangibile, con la posta in gioco che è altissima. E anche qui a essere chiamata in causa è Holly Gibney.

Ma in che modo le due storie si intrecciano? Una domanda la cui risposta la si trova tra le pagine di un romanzo che, come ci si aspetta da un Maestro come il “Re di Portland”, si mantiene in equilibrio tra suspense e profondità psicologica. Con quest’ultima che irrimediabilmente finisce in primo piano quando ci si prova ad addentrarsi nei meandri della mente umana.


L'ULTIMO SEGRETO, IL NUOVO ROMANZO CON PROTAGONISTA ROBERT LANGDON

Il secondo dei libri da leggere della settimana vede protagonista un autore che nutre evidentemente parecchio affetto per la nostra penisola e per l’arte che arriva dal Bel Paese. Non dimentichiamoci del titolo che lo ha consegnato alla gloria, un certo “Il Codice da Vinci” che ha fatto segnare numeri da paura tanto al “box office” editoriale quanto a quello cinematografico. Con le successive “uscite” in libreria che hanno richiamato costantemente un fiume di fan, curiosi di scoprire le nuove invenzioni narrative dello scrittore.

Parliamo di Dan Brown, che con “L’ultimo segreto” edito da Rizzoli torna sulla “scena del crimine” dopo un intervallo di tempo piuttosto importante. Parliamo di otto anni, tanto è trascorso dall’ultima uscita che porta la sua firma, vale a dire “Origin”, datato 2017. Ovviamente le grandi storie necessitano del giusto tempo per fermentare e arrivare a maturazione. A maggior ragione se si pensa agli intrecci narrativi a cui Brown ha abituato i suoi fedeli lettori.

Nel nuovo romanzo troviamo ancora una volta Robert Langdon, mentre il teatro degli eventi si sposta dal set spagnolo di Origin verso Praga. Il protagonista è qui insieme a Katherin Solomon, con la quale ha avviato di recente una relazione. Un viaggio parzialmente di piacere, considerando che il ruolo di Langdon è quello di accompagnatore della donna, invitata in città per una conferenza sulle sue teorie sulla mente. Manco a dirlo, tutto precipita in pochissimo tempo, con Katherine che sparisce senza lasciare tracce.

Un ritorno sulla scena ad alto tasso di adrenalina, per l’autore statunitense, che imbastisce ancora una volta una trama intricata in cui l’indomito Langdon si troverà tra le mani tantissime gatte da pelare e la consueta corsa contro il tempo con cui dover fare i conti.


"IL CERCHIO DEI GIORNI", KEN FOLLETT E IL MITO DI STONEHENGE

Terzo volume tra i libri da leggere di questa settimana e terzo fuoriclasse che si presenta puntuale all’appuntamento con i suoi lettori. Un autore che, decennio dopo decennio e storia dopo storia, si è imposto come uno dei più autorevoli in assoluto quando si parla di romanzo a sfondo storico. Un lavoro che si è spesso concentrato su opere seriali, come nel caso della “serie di Kingsbridge” (con “I pilastri della terra” ad aprire le danze nel 1989) e della “Trilogia del secolo” (partita con “La caduta dei giganti” nel 2010). Oltre ai romanzi non seriali che hanno spostato il focus su altri fronti.

E proprio a quest’ultima macrocategoria appartiene “Il cerchio dei giorni” di Ken Follett, pubblicato da Mondadori. La storia – la copertina parla chiaro – gravita attorno al sito archeologico di Stonehenge, che con le sue iconiche strutture in pietra risulta un mistero ancora oggi. Tante le domande a cui non è possibile dare risposta. Due su tutte: per quale motivo è stato costruito? E, soprattutto, chi si è dedicato a un’opera monumentale di tale portata quando non esistevano tecnologie come quelle di cui disponiamo al giorno d’oggi?

La risposta, attingendo alla fantasia e al lavoro di ricerca di una verosimiglianza storica, passano dalla mente e dalla penna dell’autore di Cardiff. Un’opera di certo non impossibile per chi ha ampiamente dimostrato di saper costruire ecosistemi narrativi vivi e vibranti, con personaggi che assumono una consistenza quasi fisica e con le ambientazioni in grado di avvolgere lettori e lettrici, trasportandoli nel racconto e trasmettendo tutte le vibes del periodo storico in cui sono calate le vicende.

E anche questa nuova storia vede un cast di personaggi finemente caratterizzati, con i quali non è difficile empatizzare. Il tutto in un racconto che è impossibile sintetizzare senza scadere nella facile banalizzazione, complice una foliazione ancora una volta generosa (siamo sulle settecento pagine) che permette allo scrittore britannico di sviluppare la storia con molta calma e che trasporta indietro nel tempo a migliaia di anni fa.


LA VEDOVA, UN THRILLER LEGALE CONDITO DA MISTERO

Ultima escursione settimanale tra i libri da leggere vira verso la narrativa di ambito giuridico. Una categoria di storie che vede svettare imperioso un autore su tutti. Parliamo di uno scrittore attivo dal 1988 e che ha consegnato al suo pubblico decine e decine di racconti. L’ultimo, in ordine temporale precedente alla sua ultima uscita di cui parliamo quest’oggi, “I fantasmi dell’isola”, uscito nel 2024.

Il ritorno di John Grisham con “La vedova”, edito da Mondadori, rappresenta una boccata d’aria fresca per tutti coloro che amano perdersi tra le pagine di una storia ambientata tra le aule di tribunale. O che, quantomeno, intreccia le vicende con personaggi che gravitano all’interno dell’ecosistema giuridico. Come Simon Latch, piccolo avvocato di provincia stanco del suo lavoro, legato a fallimenti, multe e pignoramenti. La vita privata non è poi tutto questo carnevale di Rio, con un matrimonio finito male, un divorzio che incombe e l’amore per il brivido che regala il gioco d’azzardo. Tutti elementi che pesano, e non poco, sul conto in banca, con i debiti che inevitabilmente si accumulano. Insomma, non proprio il massimo.

Quando alla sua porta bussa Eleanor Barnett, anziana vedova ultra-ottuagenaria che vuole fare testamento, sente che gli astri si stanno finalmente allineando. La donna è ereditiera della fortuna che le ha lasciato il marito, e si preannuncia come una ricchissima cliente per Simon. Una perla rara che va trattata con i guanti di velluto. Per quanto, in sostanza, quanto raccontato dalla donna porti in dote una certa puzza di bruciato, relativamente alla veridicità della storia. Tutto precipita quando la sua assistita viene ricoverata per un incidente d’auto, con il protagonista che finisce suo malgrado poi sotto processo per omicidio.

Un thriller legale a base di mistero in cui Grisham gioca con il suo protagonista, dapprima mettendolo nei guai, e poi nel farlo barcamenare in cerca di una verità – e soprattutto del vero assassino – che può scagionarlo ed evitargli guai importanti.



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