Il caffè ci rende nervosi, Brasile in sofferenza con grandi quantità di prodotto fermo nei porti

Il caffè ci rende nervosi, Brasile in sofferenza con grandi quantità di prodotto fermo nei porti

Il caffè ci rende nervosi, Brasile in sofferenza con grandi quantità di prodotto fermo nei porti


Continui ritardi e variazioni di rotta delle navi hanno lasciato stivati 2,155 milioni di sacchi di caffè per l'esportazione tra gennaio e settembre di quest'anno

Il Brasile è da sempre il maggiore produttore ed esportatore di caffè al mondo, un primato che detiene da quasi 150 anni, in quest’anno però ci sono problemi logistici inattesi, provocati anche dalle tensioni mondiali, che minacciano gravemente il settore. I ritardi nei porti brasiliani ed i continui cambiamenti degli scali delle navi hanno fatto accumulare un numero impressionante, 2,155 milioni di sacchi di caffè per l'esportazione tra gennaio e settembre di quest'anno.


Mancati incassi e costi più alti

La stima giunge dall’ultimo rapporto del Consiglio verde-oro degli esportatori di caffè (Cecafé).Non solo il Brasile non ha così ricevuto l'equivalente di 536,74milioni di euro (pari a oltre 3,2 miliardi di reais) in entrate di valuta estera nei primi nove mesi del 2024 ma, come ha denunciato il direttore tecnico di Cecafé, Eduardo Heron, "i nostri soci hanno avuto costi addizionali pari a 5,938 miliardi di reais (circa 960 milioni di euro) causati dai gravi ritardi e dai continui cambiamenti negli scali delle navi". Molte aziende sono in sofferenza, alcune hanno chiuso, e comunque i conti dello stato brasiliano così non quadrano. Gli aumenti del prezzo della tazzina, finiscono pe dipendere parzialmente anche da questi fattori. Solo a settembre, circa il 69% delle navi - 190 su un totale di 277 imbarcazioni - ha subito un cambio di scalo o un ritardo nell'esportazione di caffè dai principali porti brasiliani, secondo il bollettino Zero Detention, redatto dalla startupElloX Digital in collaborazione con Cecafé. A settembre, il porto di Santos, che è il principale hub per l'esportazione del caffè brasiliano, ha registrato un tasso di ritardo dell'84% per le navi porta container.

Il caffè più caro al mondo non è brasiliano

Sui mercati mondiali, naturalmente anche quello italiano, piuttosto consistente, il prodotto brasiliano pesa per circa il 35%, con le sue varietà più richieste, da quelle pregiate tipo santos e arabica, a quelle più economiche. Poi esiste una qualità di caffè, non in Brasile, che per anni ha detenuto l'invidiabile record mondiale di prezzo: è il Kopi Luwak, venduto a peso d'oro. Il suo costo varia infatti da 500,00 euro a 900,00 al chilo! Il Kopi Luwak, il caffè, che è il più raro e costoso del mondo, è prodotto principalmente in Indonesia e Vietnam dove vivono gli zibetti che mangiano, digeriscono e defecano i chicchi di caffè.



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