Il Cairo: il Gem supera i 20.000 visitatori al giorno, trasferiti lì tutti i reperti di Tutankhamon
Il Cairo: il Gem supera i 20.000 visitatori al giorno, trasferiti lì tutti i reperti di Tutankhamon Photo Credit: Achivio fema
01 dicembre 2025, ore 20:00
L'apertura del museo che nella piana del Nilo vede le piramidi, celebrata anche al Cairo Opera House con "Cleopatra " , con un pezzetto di italianità
A Giza, a breve distanza dalle Piramidi e dal Cairo, è aperto il monumentale Grand Egyptian Museum (Gem) che è il più grande museo al mondo dedicato a un'unica civiltà: l'antico Egitto.Il Gem espone oltre 100mila manufatti, dai tesori della tomba di Tutankhamon alla famosa "barca solare" del faraone Khufu.I visitatori accedono al museo attraverso la Grand Hall e la Grand Staircase, vasti spazi che ospitano imponenti colonne geroglificate e colossali statue di faraoni. Questi conducono alle gallerie principali, che sono state aperte a 4mila fortunati ammessi nel mese di ottobre. Come previsto, il 1° novembre 2025 il debutto del nuovo museo è stato completato con l'apertura delle gallerie dedicate a Tutankhamon, che custodiscono più di 5mila reperti provenienti dalla sua tomba. Una delle principali attrazioni è appunto l'intero contenuto della tomba intatta del giovane faraone, esposta per la prima volta dal momento della sua scoperta da parte dell'egittologo britannico Howard Carter. Tra i reperti figurano la spettacolare maschera d'oro, il trono e i carri di Tutankhamon e il colosso di granito di Ramses il Grande, un'imponente statua che accoglie i visitatori all'ingresso della sala principale.
I reperti sparsi nel mondo
Tuttavia, al GEM mancano alcuni reperti famosissimi tra cui la Stele di Rosetta esposta al British Museum di Londra, lo Zodiaco di Dendera che è al Louvre di Parigi e il busto di Nefertiti conservato al Neues Museum di Berlino. Egittologi ed egiziani chiedono da tempo la restituzione di questi importanti manufatti e l'apertura del Gem ha riacceso le polemiche. I visitatori entrano nel museo attraverso la Grand Hall e la Grand Staircase, vasti spazi che ospitano imponenti colonne geroglificate e colossali statue di faraoni. Il pubblico può prenotare la propria visita all'istituzione. Il biglietto d'ingresso per i visitatori stranieri adulti è di 1.450 sterline egiziane (circa 30 euro). Spesso in questo periodo al Gem si è andati in overbooking con chiusure al raggiungimento di 20.000 visitatori al giorno.
In totale, il museo disporrà di 22mila metri quadrati di spazio espositivo e sarà anche sede di una delle più ampie strutture di conservazione e ricerca al mondo. Un tunnel sotterraneo collega infatti l'edificio principale a 19 laboratori specializzati dedicati alla salvaguardia del patrimonio dell'Antico Egitto, dai fragili papiri ai frammenti scultorei e ai resti umani. Il Gem si propone di accogliere fino a cinque milioni di visitatori all'anno. A titolo di confronto, nel 2024 il Louvre di Parigi ha accolto 8,7 milioni di visitatori, il British Museum 6,5 milioni e il Metropolitan Museum of Art di New York 5,7 milioni. Il museo si trova sull'altopiano desertico del Nilo, a poche centinaia di metri dalle iconiche piramidi di Giza.Il sorprendente progetto dell'architetto irlandese Roisin Heneghan, costato oltre 1 miliardo di euro e iniziato nel 2005 con molti rinvii, è un chiaro omaggio alle strutture antiche - triangoli e piramidi sono le forme dominanti - e al tempo stesso rivolge uno sguardo deciso al futuro con l'uso di innovazioni scientifiche e sostenibili. Per esempio, la costruzione utilizza il cemento armato, un materiale che favorisce la regolazione delle temperature interne, riducendo il ricorso all'aria condizionata. I giardini circostanti, anch'essi caratterizzati da forme triangolari, sono stati sviluppati in collaborazione con gli architetti paesaggisti West 8 e ispirati alla rigogliosa vegetazione della Valle del Nilo.
L’Italia sempre presente al Cairo
Intanto si celebrano i 36 anni di apertura del Cairo Opera House , che per il momento resta nella struttura fatta dai giapponesi a Zamalek ,nei pressi di piazza Tahrir. E a New Capital è stato preparato un nuovo spazio teatrale. Nella vecchia struttura fu messa in scena per la prima volta l'AIda, e cantò all'estero per la prima volta il grande Enrico Caruso. E ancora c’è sempre un po' d’Italia. La direttrice della compagnia è Erminia Gambarelli Kamel diplomatasi alla scala di Milano, che inizia a ballare al teatro alla scala come solista.
Nel 1975 si diploma come insegnante di balletto alla scala di Milano e nel 1982 entra a far parte della compagnia di balletto del Cairo come prima ballerina, coreografa e insegnante. Ha balletto numerosi ruoli importanti come Odette nel Lago dei cigni e Clara nello Schiaccianoci. Ha coreografato, insieme con il marito Abdel Moneim Kamel numerosi pezzi, tra i quali Aida. Nel 2004 diventa direttore artistico della compagnia di balletto dell'opera del Cairo. Nello stesso anno riceve il titolo di "Ordine di Cavaliere" da parte del governo italiano e nel 2007, quello di " Ordine di commendatore".
Durante i giorni antecedenti all'apertura del Grand Egyptian musuem, dal 27 al 30 ottobre la compagnia di balletto dell'Opera del Cairo ha messo in scena il balletto "Cleopatra". Si racconta la vita di una delle più potenti regine di tutti i tempi e della storia e l'incontro di due grandi imperi, quello egizio e quello romano. Il balletto è stato coreografato per la prima volta nel 2019, da José Perez, ballerino e coreografo italo-cubano. Lo spettacolo è stato un successo e da allora la compagnia di balletto dell'opera del Cairo lo ha rimesso in scena diverse volte. Quale occasione migliore se non in corrispondenza dell'apertura del museo egizio?
Una produzione made in Italy con anche i costumi di Manuela Scerri, moglie di Perez. Insomma l'Italia nel suo piccolo ha fatto parte di questo importante momento storico in Egitto, ma come racconta il balletto "Cleopatra" il legame tra Egitto ed Italia è secolare e forte. Nel corso degli anni le italiane nella compagnia sono state spesso numerose. Ora sono due: la direttrice Erminia Gambarelli Kamel, e Federica Manzo, ballerina napoletana, in foto nel riquadro accanto alle piramidi viste dal Gem.



