Il Giro d’Italia attraversa la foresta dei violini

Il Giro d’Italia attraversa la foresta dei violini

Il Giro d’Italia attraversa la foresta dei violini Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


Alle pendici delle Dolomiti la foresta di Paneveggio, dove risiede il segreto della melodia non replicabile degli Stradivari

Si racconta che il produttore degli strumenti a corde più famoso del mondo, Antonio Stradivari, si mosse dalla sua Cremona per raggiungere la foresta di Paneveggio, in Trentino, toccata dalla 17esima frazione del Giro d’Italia, alla ricerca degli alberi più idonei per la costruzione dei suoi violini. Il liutaio italiano, vissuto a cavallo tra ‘600 e ‘700, creò lo strumento perfetto per produrre il suono limpido e struggente del violino più ambito e costoso del mondo. Il legno dell’abete rosso di Paneveggio, in val di Fiemme, era quello giusto per creare le parti più importanti del violino: grazie alla sua peculiare elasticità il suono veniva trasmesso in maniera impeccabile, inoltre i particolari canali linfatici dell’albero funzionavano come piccole canne d’organo che creavano una risonanza unica. Per preservarne le caratteristiche i fusti venivano abbattuti – e prontamente rimpiazzati – solamente nei mesi di ottobre e novembre, periodo in cui nel tronco c’è poca linfa.


QUANDO UNA STORIA DIVENTA LEGGENDA

Non si sa molto della storia di Stradivarius (questo il suo nome in latino), e dove non c’è certezza, fiorisce la leggenda. Sembra che l’artigiano avesse un metodo particolare per scegliere il legno più adatto per far raggiungere ai suoi archi la purezza del suono da lui ricercata. Il creatore dei violini, che oggi valgono milioni di euro, sceglieva i tronchi facendo rotolare dalle montagne gli alberi tagliati, in modo da poterne ascoltare il suono e selezionare solo quelli che avevano il rimbombo più suadente.


UNA GLACIAZIONE

C’è un altro segreto che rende irreplicabile il liuto più famoso. Tra il Seicento e il Settecento l’Europa fu colpita da una piccola glaciazione. Il freddo influì sullo sviluppo degli alberi che crebbero con anelli sottili e perfettamente concentrici, fibre regolari e pochi nodi. Caratteristiche perfette per la costruzione dei violini, e, soprattutto, per renderli unici!


UN VIOLINO DAL VALORE INESTIMABILE, DETTO IL MESSIA

‘Come il Messia per gli ebrei, di questo violino se ne parla tanto, ma non si vede mai!’ Fu un appunto fatto al collezionista che lo possedeva nell’Ottocento, a cui si deve il perfetto stato di conservazione che ne determina il valore. Da allora questo strumento venne chiamato Stradivari Messia-Salabue.


POGA LO STRADIVARI DEL GIRO

Tadej Pogacar è il talento del giro, uno Stradivari che però non si è mai negato al suo pubblico, un protagonista assoluto della corsa che fa vibrare raggi e catena della sua bici, proprio come il Paganini fece vibrare le corde del suo Stradivari.



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