Israele: arriva nella notte la firma dell'accordo con Hamas ma è bufera nel governo Netanyahu

Israele: arriva nella notte la firma dell'accordo con Hamas ma è bufera nel governo Netanyahu

Israele: arriva nella notte la firma dell'accordo con Hamas ma è bufera nel governo Netanyahu Photo Credit: agenziafotogramma.it


Convocato dal premier israeliano il gabinetto politico di sicurezza: è crisi con la componente di estrema destra del governo che vorrebbero riprendere la guerra ad Hamas dopo il rilascio degli ostaggi

Accordo firmato

L'ufficialità all'accordo è arrivata nella notte con la firma a Doha in Qatar. I punti essenziali ci sono: cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas.  Una dichiarazione dell'ufficio di Netanyahu riportata dal Times of Israel ha anche confermato la convocazione del gabinetto di sicurezza  per votare l'accordo. 

Ostaggi presto liberi

Anche le famiglie dei 98 ostaggi ancora nelle mani di Hamas sono state aggiornate e il premier ha incaricato le autorità di lavorare sui preparativi per accoglierli non appena saranno liberati. «Lo Stato di Israele è impegnato a raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, incluso il ritorno di tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti», aggiunge la nota dell'ufficio di Netanyahu.

Bufera nel governo

Ma nella maggioranza di centro destra del governo Netanhyau c'è molta conflittualità: a minacciare di far saltare il tavolo nelle ultime ore è stato più volte Bezalel Smotrich, ministro messianico e rappresentante dei coloni israeliani che da sempre cercano di rientrare a Gaza, per impiantare nuovi insediamenti. Smotrich si è detto sempre contrario all'accordo, come tutta l’estrema destra che non vuol sentir parlare di fine della guerra. Stessa posizione ha infatti Itamar Ben Gvir, esponente dell'ultradestra sionista, ministro israeliano della Sicurezza nazionale, che ha detto di essere pronto a lasciare il governo, perché da sempre contrario all'accordo tra Israele e Hamas. "Rientrerò nel governo solo se riprenderà la guerra a Gaza", ha dichiarato. Ma i numeri per resistere alla minaccia di elezioni anticipate, Netanyahu li avrebbe, insieme al sostegno della sinistra.  La pressione sempre più forte di chi ha perso le tracce dei propri cari da mesi e mesi e degli Stati Uniti a chiudere avrebbero avuto la meglio in queste ultime ore sulle difficoltà interne al governo di Tel Aviv. 


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