Joe Biden ha un cancro aggressivo alla prostata

Joe Biden ha un cancro aggressivo alla prostata Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it
18 maggio 2025, ore 23:23 , agg. alle 23:36
Lo ha comunicato il suo staff
Per Joe Biden è il momento più duro della sua vita dalla morte della prima moglie in un incidente stradale cinquant'anni fa e da quella del figlio Beau nel 2015. All'ex presidente è stata diagnosticata una forma molto aggressiva di cancro alla prostata e ha già metastasi ossee. La brutta notizia non potrebbe arrivare in un momento peggiore con l'82enne nel mirino dei democratici dopo l'uscita di un libro e un audio che hanno rivelato quanto le sue condizioni mentali e fisiche fossero degenerate nell'ultimo periodo del suo mandato.
Gli esami della scorsa settimana
La settimana scorsa era uscita la notizia che Biden era stato sottoposto ad un esame per un nodulo alla prostata. Purtroppo in quell'occasione è stato individuato il tumore. "Venerdì gli è stato diagnosticato un cancro alla prostata con metastasi ossee", si legge in una nota del suo ufficio nella quale si precisa che "sebbene sia una forma molto aggressiva della malattia, il cancro sembra essere sensibile agli ormoni, il che ne consente una gestione efficace". Nel comunicato si sottolinea che l'ex inquilino della Casa Bianca sta ragionando assieme ai medici e alla famiglia quale sia il miglior percorso terapeutico da seguire. Secondo gli esperti consultati dai media americani il tipo di cancro diagnosticato, Gleason 9, può diffondersi rapidamente.
Le condizioni di Biden
Le condizioni fisiche e mentali di Biden, il più anziano presidente in carica nella storia americana, sono state sotto i riflettori per tutto il mandato. Dallo scrutinio ad ogni suo passo, e caduta, come è capitato in più di ogni occasione, alla preoccupazione per il deterioramento mentale che ha raggiunto il suo apice dopo il disastroso primo e unico dibattito televisivo contro Donald Trump a giugno dell'anno scorso. Dopo quella tragica performance l'allora presidente democratico decise di farsi definitivamente da parte. Una scelta sofferta, dolorosa e, secondo molti democratici, tardiva.
Il libro sul declino fisico di Biden
Proprio in questi giorni il libro scritto dall'anchor della Cnn Jake Tapper e dal giornalista di Axios Alex Thompson 'Original Sin' ha rivelato che il declino fisico di Biden era così grave nella seconda metà della sua presidenza che i suoi più stretti collaboratori hanno iniziato a discutere della possibilità di metterlo su una sedie a rotelle in caso di un secondo mandato. E la pubblicazione, sempre in questi giorni, del suo colloquio con il procuratore speciale Robert Hur, avvenuto nell'ottobre 2023, ha messo nudo il suo crollo, la voce sussurrata, le lunghe pause e la difficoltà a ricordare alcune date, perfino quella della morte dell'amato figlio Beau.