L'Antico rito a Olimpia, accesa la fiamma il conto alla rovescia per Milano Cortina 2026 è iniziato
L'Antico rito a Olimpia, accesa la fiamma il conto alla rovescia per Milano Cortina 2026 è iniziato Photo Credit: Foto: Ansa/Thodoris Manopoulos
27 novembre 2025, ore 08:00
Cerimonia al chiuso ed emozioni, Belmondo-Zoeggeler tedofori. Presenti alla cerimonia il ministro dello Sport, Andrea Abodi e il presidente della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò
Più forte della pioggia autunnale che per giorni è caduta sulla regione dell'Elide e l'antico santuario di Εra, la Fiamma olimpica è tornata a risplendere nella culla dei Giochi, dove tutto iniziò quasi tremila anni fa. "Apollo, dio del sole, accendi la sacra torcia per l'ospitale città di Cortina e Milano e tu, Zeus, dona pace a tutti i popoli della terra" ha esordito la 'grande sacerdotessa', illuminando con la torcia olimpica la sala del museo, di fronte alla statua della Nike di Peonio. I capricci del meteo (o degli Dei) hanno imposto di celebrare la cerimonia al chiuso e non presso l'antico santuario: non accadeva da Grenoble '68, ma le gocce non hanno spento il fascino del rito. Quasi per beffa, il sole è apparso a fine mattina, ma troppo tardi per stravolgere ancora l'organizzazione. Suggestiva la coreografia, con gli abiti delle attrici ispirati al mondo classico, ornati dal disegno di un capitello ionico.
LA RAPPRESENTANZA ITALIANA
La folta rappresentanza italiana, tra cui anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, ha assistito alla cerimonia tra i frontoni che ornavano il tempio di Zeus a Olimpia (risalente al 472-456 a.C.), il più importante santuario del mondo antico. il presidente della Fondazione Milano Cortina, Giovanni Malagò, si è soffermato sul valore dell'armonia. A proposito della staffetta che prenderà il via in Italia ha affermato: "Ogni passo fatto nelle prossime 10 settimane ricorderà al mondo il potere dello sport di costruire ponti, abbattere barriere e creare insieme un futuro più sano e sostenibile. La fiamma olimpica attraverserà tutte le province italiane, 60 città, 300 paesi, 20 regioni e tutti i siti italiani dell'Unesco. Un paese, una storia".
L'EMOZIONE DELLA PRESIDENTE DEL CIO
A un lato la Corsa dei carri di Pelope e Enomao, e dall'altra la Battaglia tra Lapiti e Centauri hanno vegliato sull'evento denso di emozioni. Kirsty Coventry, presidente del Cio, alla sua prima cerimonia della Fiamma, non ha nascosto la commozione. "Questi Giochi arrivano in un momento critico della nostra storia - ha detto con la voce incrinata, per poi rimproverarsi tra gli applausi -. Non avrei dovuto commuovermi". La presidente ha ricordato: "Nel mondo diviso in cui viviamo oggi, i Giochi rivestono un ruolo davvero simbolico. È nostro dovere garantire che gli atleti di tutto il mondo possano riunirsi pacificamente", ha detto ricordando l'importanza della tregua olimpica. Anche La fiamma dei Giochi che tornano in Italia era stata accesa lo scorso lunedì, l'ultimo giorno in cui il sole ha fatto capolino a Olimpia, utilizzando il tradizionale specchio parabolico che ha catturato i raggi. Dalle mani della sacerdotessa è passata in quelle del primo tedoforo, il canottiere greco Petros Gaidatzis, medaglia di bronzo ai Giochi di Parigi dello scorso anno che, in una 'staffetta doppia' è stato affiancato dalla campionessa azzurra Stefania Belmondo. Un passaggio simbolico tra gli ultimi Giochi italiani di Torino 2006 e quelli di Milano Cortina: Belmondo, dieci medaglie olimpiche nello sci di fondo, fu l'ultima tedofora ad accendere il braciere nello stadio torinese. Belmondo e Gaidatzis hanno percorso insieme i metri che li separavano dalla stele nel punto in cui venne sepolto il cuore del barone Pierre de Coubertin, fondatore dei Giochi olimpici moderni. È toccato poi a un altro grande campione italiano, Armin Zoeggeler, impugnare la fiaccola composta da una lega di alluminio e ottone riciclati. Oggi direttore tecnico della Nazionale di slittino, Zoeggeler è il primo atleta nella storia ad aver conquistato sei medaglie individuali nella stessa disciplina in sei edizioni consecutive delle Olimpiadi. Al passaggio dei tedofori le ultime nubi si sono fatte da parte e il sole è tornato a illuminare la Culla dei giochi. Ha preso così il via la staffetta di nove giorni lungo il Paese mediterraneo, a ricordo degli antichi greci che consumavano le suole per annunciare l'inizio delle competizioni. La fiamma attraverserà sette regioni elleniche nelle mani di 450 tedofori, lungo un percorso di duemila chilometri, finché non approderà tra le gradinate di marmo dello stadio Panathinaiko di Atene il prossimo 4 dicembre. Ad attenderla ci sarà il Comitato organizzatore italiano, pronto ad attraversare l'Adriatico in volo per portare la fiamma a Roma, custodita in lanterne ad olio. Dopo essere stata ricevuta al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la fiamma percorrerà tutto il Paese fino alla cerimonia di apertura a Milano il sei febbraio. Un lungo viaggio che è iniziato ieri: la fiamma ha lasciato Olimpia e il conto alla rovescia per Milano Cortina 2026 è iniziato.



