Luigi De Magistris a RTL 102.5, il sindaco di Napoli preoccupato, "In Campania andiamo verso il lockdown"

Luigi De Magistris a RTL 102.5, il sindaco di Napoli preoccupato, "In Campania andiamo verso il lockdown"

Luigi De Magistris a RTL 102.5, il sindaco di Napoli preoccupato, "In Campania andiamo verso il lockdown"


Continuano a crescere i contagi nella Regione e il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, non nasconde la preoccupazione. "De Luca? Se mi chiama oggi cancello i miei impegni e vado subito"

Ospite di RTL 102.5, Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, ha commentato l'ultimo Dpcm presentato dal premier Giuseppe Conte nella serata di domenica, e sull'autorità riconosciuta ai sindaci circa la possibilità di chiudere vie e strade a rischio assembramento: “Continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto e i risultati ci danno ragione, il numero dei controlli, continueremo a farli con rigore, la gente risponde sempre meglio e le mascherine ce l’hanno davvero tutti e laddove dovremmo riscontrare qualche isolata criticità aumenteremo i controlli o agiremo in altro modo”.

De Magistris non ha perso poi occasione di ribadire le proprie perplessità sull'applicazione "Immuni", il cui scopo è monitorare la situazione contagi con un sistema di tracciamento di eventuali positivi: “Sono un uomo abituato ad approfondire e se questa è l’arma letale contro il virus mantengo le mie perplessità, credo sia legittimo in un paese democratico. Io non l’ho ancora scaricata ma se deve diventare argomento di polemica lo farò, così saranno tutti felici, in attesa di avere una sanità pubblica più rafforzata sul territorio o almeno dalle mie parti più rafforzata. Perché quando guardo i numeri di come hanno potenziato la sanità pubblica mi viene un brivido dietro alla schiena. Io sono molto molto preoccupato per la mia città”.

Qualora i casi continuassero a crescere e risultassero necessarie nuove misure restrittive, il sindaco di Napoli si è detto preoccupato di nuove chiusure:  “In Campania credo che si andrà al lockdown, sono rimasti una ventina di posti letto in terapia intensiva e una cinquantina posti in reparto e se il trend continua come quello di questi giorni penso che a fine ottobre ci sarà il lockdown. Io sono terrorizzato dal disastro economico, sociale e lavorativo, di un’epidemia mentale di cui non si parla, la gente comincia ad essere sfiancata e preoccupata. Io sono arrabbiato perché quello che preoccupa è che non si è alzato il livello di attenzione, di prevenzione e di intervento e allora al primo aumento di contagio già il sistema è andato in tilt, anche se a Napoli i numeri non sono altissimi, 3, 4 morti alla settimana e la maggior parte sono asintomatici. Ma il sistema sanitario, nonostante l’impegno incredibile di medici e infermieri, ha delle difficoltà. Non sono partite le assistenze domiciliari, non c’è un medico o un infermiere che va visitare un malato a casa e se il paziente ha la febbre cerca di andare in ospedale”.

Infine una riflessione sui rapporti, spesso conflittuali, con il Governatore della Campania De Luca, di cui il Sindaco De Magistris ha rassicurato trattarsi solo di scambi di opinioni: “Non sono litigi ma opinioni, e poi per quel che riguarda la sanità, nonostante non sia un argomento di mia competenza, io comunque sto cercando in tutti i modi di partecipare all’unità di crisi regionale e di dare un contributo, perché durante un’epidemia dobbiamo metterci insieme nonostante le idee politiche. Ma Le sembra normale che il Sindaco di Napoli che rappresenta il 56% della popolazione campana non partecipi all’unita di crisi? Io voglio partecipare anche con chi non mi riconosce come Istituzione. Se poi non devo neanche parlare, come lui ha impedito ai medici di parlare, e siamo in una dittatura diamoci una ragione, io sono un uomo libero non mi faccio piegare da nessuno. Se non parlo io non parla nessuno. Se De Luca mi chiama stamattina io cancello tutti i miei impegni e vado là”.


E se si rivelasse necessario chiudere gli istituti scolastici per far fronte all'aumento dei contagi da Coronavirus? "Io ho apprezzato il Governo sulla questione delle scuole perché si è mantenuta una posizione non facile, cercare di trovare un equilibrio tra didattica a distanza e in presenza. Ma chiudere subito la scuola che a Napoli ed in Campania continua ad essere il luogo più sicuro perché controllato” ha concluso De Magistris


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