Macron incarica di nuovo Lecornu, ha carta bianca, il premier: 'Chiuderò questa crisi
Macron incarica di nuovo Lecornu, ha carta bianca, il premier: 'Chiuderò questa crisi Photo Credit: ANSA/STEPHANIE LECOCQ / POOL
10 ottobre 2025, ore 23:04
L'annuncio dell'Eliseo è arrivato al fotofinish, allo scadere delle 48 ore che lo stesso Macron si era dato per trovare una soluzione
Lecornu dopo Lecornu: al termine di una settimana di psicodramma politico, la Francia torna al punto di partenza. Il presidente Emmanuel Macron ha nuovamente nominato Sébastien Lecornu come primo ministro, dandogli ''carta bianca'' per formare un nuovo governo. "Accetto - per dovere - la missione affidatami dal Presidente della Repubblica di fare tutto il possibile per dotare la Francia di un budget entro fine anno e di affrontare i problemi quotidiani dei nostri connazionali", ha scritto Lecornu su X subito dopo la riconferma a Matignon.
L'intenzione di Lecornu
"Farò di tutto per riuscire in questa missione: dobbiamo porre fine a questa crisi politica, che sta esasperando il popolo francese, e a questa instabilità, che è dannosa per l'immagine della Francia e per i suoi interessi". Questo obiettivo, avverte tuttavia il premier dimessosi appena lunedì scorso e nuovamente incaricato cinque giorni dopo, "può essere raggiunto solo a determinate condizioni, traendo le dovute conclusioni dalle ultime settimane. Tutte le questioni sollevate durante le consultazioni condotte nei giorni scorsi saranno aperte al dibattito parlamentare: deputati e senatori potranno assumersi le proprie responsabilità e i dibattiti dovranno essere portati avanti fino in fondo. Il risanamento delle nostre finanze pubbliche rimane una priorità per il nostro futuro e la nostra sovranità: nessuno potrà sottrarsi a questa necessità. Tutte le ambizioni sono legittime e utili, ma chi entra a far parte del governo deve impegnarsi a svincolarsi dalle ambizioni presidenziali per il 2027. La nuova squadra di governo deve incarnare il rinnovamento e la diversità delle competenze".
Strada in salita
L'uomo che meno di una settimana fa aveva presentato le dimissioni al presidente torna quindi a Matignon, ma la strada è tutta in salita. "Una vergogna democratica, un'umiliazione", tuona il presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella, annunciando la sfiducia al nuovo governo. Sfiducia annunciata anche dalla France Insoumise che torna ad invocare le dimissioni di Macron. Il leader Insoumis, Jean-Luc Mélenchon, parla di "ridicola commedia", mentre il portavoce dei socialisti assicura che non c'è "alcun accordo di non censura'' al momento con il neo-premier incaricato.
Annuncio al fotofinish
L'annuncio dell'Eliseo è arrivato al fotofinish, allo scadere delle 48 ore che lo stesso Macron si era dato per trovare una soluzione, e al termine di una giornata di frenetiche consultazioni con i leader dei partiti, fatta eccezione per il Rassemblement National di Marine Le Pen e La France Insoumise di Mélenchon.



