Manovra da 16 miliardi, taglio Irpef, aiuti a famiglie e imprese, nodo contributo banche ancora aperto
Manovra da 16 miliardi, taglio Irpef, aiuti a famiglie e imprese, nodo contributo banche ancora aperto Photo Credit: ANSA/Governo.it
14 ottobre 2025, ore 08:00
La prossima manovra italiana prevede tagli fiscali, sostegno a famiglie, sanità e imprese, ma resta da definire il contributo delle banche e dettagli politici
La prossima manovra economica italiana da 16 miliardi di euro prende forma, ma resta ancora in gran parte da definire. Nonostante le principali linee guida siano già state tracciate – tra cui il taglio dell’Irpef, la rottamazione quinquies, la sterilizzazione parziale dell’aumento dell’età pensionabile e misure a sostegno di famiglie, sanità e imprese – il percorso verso il varo definitivo appare ancora lungo.
IL DOCUMENTO PROGRAMMATICO DI BILANCIO
Oggi verrà presentato solo il Documento programmatico di bilancio da inviare a Bruxelles entro il 15 ottobre, mentre la manovra vera e propria sarà discussa in un successivo Consiglio dei Ministri, previsto sempre in settimana. Uno dei punti più delicati rimane il contributo delle banche: le trattative sono ancora in corso e il contributo finale dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,8-3 miliardi. L’ipotesi attuale prevede l’utilizzo di parte dei 6,2 miliardi accantonati dalle banche in passato per evitare la tassa sugli extraprofitti, applicando un contributo straordinario del 26-27%, e il resto proveniente dagli azionisti tramite il 26% sulle rendite finanziarie. Non si esclude che anche le assicurazioni possano essere chiamate a contribuire.
IL PIANO POLITICO
Sul piano politico, la manovra resta interlocutoria: il vertice di maggioranza della scorsa domenica non ha sciolto tutti i nodi e un ulteriore confronto tra alleati potrebbe essere necessario prima del Cdm. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha confermato che “la manovra non è chiusa”, mentre le associazioni di categoria sollecitano interventi concreti per sostenere imprese e ceto medio, dalla riduzione del peso fiscale alla detassazione delle tredicesime fino al supporto alla transizione digitale e tecnologica. Confindustria, in particolare, segnala l’urgenza di misure a partire da gennaio, quando termineranno tutti gli incentivi attuali.
SI LAVORA PER LE MISURE DEFINITIVE
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze si continua a lavorare per definire le misure definitive, con la consapevolezza che non tutte le richieste potranno essere soddisfatte. Tra le priorità figurano un taglio di due punti dell’Irpef sulla seconda aliquota, la ristrutturazione della rottamazione quinquies con rateizzazioni fino a nove anni, e una sterilizzazione parziale dell’aumento dell’età pensionabile dal 2027. La sanità potrebbe beneficiare di 2,5 miliardi aggiuntivi per nuove assunzioni, mentre le famiglie potrebbero ricevere quasi un miliardo in bonus, detrazioni fiscali e incentivi per la prima casa. Per le imprese si valuta il mantenimento dell’Ires premiale, nuovi strumenti a sostegno della Transizione 5.0, interventi contro il caro-energia e la creazione di un Fondo stabile per la ricerca. Il quadro finale sarà definito solo quando le coperture economiche saranno confermate e i dettagli politici risolti, ma il percorso resta complesso e richiederà ancora confronti serrati tra governo, maggioranza e parti sociali.



