Marco Bogarelli 64 anni, morto per il covid, per anni era stato il re dei diritti tv, tra calcio e basket

Marco Bogarelli 64 anni, morto per il covid, per anni era stato il re dei diritti tv, tra calcio e basket

Marco Bogarelli 64 anni, morto per il covid, per anni era stato il re dei diritti tv, tra calcio e basket


Dal Basket Nba negli anni 90, al massimo campionato del calcio, il manager, aveva saputo intuire i movimenti del mercato televisivo, usci da Infront dopo un'inchiesta


Il re dei diritti tv, come era chiamato da tutti, è morto per il covid, dopo essere stato colpito dal virus da una decina di giorni. Nel mondo dello sport tutti conoscevano il suo nome, ma esattamente non sapevano cosa facesse. Marco Bogarelli, 64anni, aveva più ruoli e interessi, ma tutti legati allo sport e alla loro diffusione attraverso la tv. L’ex presidente di Infront Italia era ricoverato a Milano con una polmonite che poi lo ha portato al decesso.

Fuori da Infront da cinque anni, aveva portato l’Nba in Italia

Bogarelli aveva lasciato Infront, di cui è stato presidente per oltre un decennio, da cinque anni. Aveva sviluppato un legame solido con la Lega calcio di serie A. La prima grande operazione fu però, nei primi anni 90, quando comprò i diritti del basket professionistico americano, portandolo in Italia. Nel 1995 fondò Media Partners, società che nel 2005 venne integrata in Infront Sports e Media , il colosso di Zurigo che si occupa di marketing, sponsorizzazioni e gestione dei diritti tv, prendendo dopo solo un anno, le redini di Infront Italy. Competenza e capacità di leggere nel futuro ne fecero per qualche tempo il punto di riferimento per la gestione e la crescita degli incassi televisivi per la lega calcio.


I messaggi più sentiti di cordoglio da Lega e Infront

Dalla Lega, alle prese con una difficile trattativa per mettere d'accordo i club sui diritti del prossimo triennio, scadenza 29 marzo, arriva uno dei più sentiti messaggi di cordoglio per la sua scomparsa, nel quale viene definito "manager di assoluto spessore che negli anni ha raggiunto importantissimi traguardi nel mondo dello sport e in particolare nel calcio". "Saremo sempre riconoscenti a Marco per la sua lealtà, intelligenza, simpatia e grandezza d'animo - ha dichiarato Bruno Marty, presidente di Infront Italy – La notizia della sua perdita ci colpisce duramente e non abbiamo parole per descrivere il nostro strazio".


Sui diritti tv sempre battaglia e polemiche roventi

Il ruolo di Bogarelli, ad un certo punto, era predominante, tanto da attirare anche critiche, che lui respinse con decisione: "Noi padroni del calcio? E' il contrario. Sono i club ad essere i nostri padroni, lavoriamo per servirli, aiutandoli a raggiungere gli obiettivi prefissati - disse in un'intervista del 2015 -. Se creiamo ricchezza la dividiamo con i nostri partner, i nostri 'padroni'. Il nostro è solo un approccio di business". Coinvolto in quell’anno in un'inchiesta della Procura di Milano per presunte irregolarità sulla gestione dei diritti, finita con l'archiviazione, Bogarelli aveva lasciato Infront e messo la sua esperienza al servizio di Mediapro nel suo tentativo di prendere i diritti tv della Serie A. Solo nello scorso autunno era entrato anche nell' azionariato del Mantova calcio.


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