Paola Turci racconta la sua quarantena in collegamento su RTL 102.5: "La musica non si fermerà mai"

Paola Turci racconta la sua quarantena in collegamento su RTL 102.5: "La musica non si fermerà mai"

Paola Turci racconta la sua quarantena in collegamento su RTL 102.5: "La musica non si fermerà mai"


La cantautrice, che ha trascorso il pomeriggio in compagnia degli ascoltatori, sta sfruttando la quarantena per riflettere sul suo futuro

“Siete voi a darmi la forza”

Paola Turci è sempre stata una donna piena di vita, nonostante le numerose difficoltà incontrate nel corso della sua vita, come il famoso incidente in cui è stata coinvolta nel 1993 che le ha causato numerosi interventi. Un ascoltatore l’ha ringraziata perché con il suo sorriso è sempre in grado di dare forza ai suoi fan e, dopo averli a sua volta ringraziati per essere presenti nella sua vita, Paola ha voluto specificare: “Siete voi a darmi la forza. Le dirette Instagram mi divertono tantissimo, mi fa piacere stare con tutti voi, è un momento piacevole”. Una delle prime cose che farà al termine della quarantena è sicuramente il raduno con il suo fanclub - “sappiamo aspettare e aspetteremo” - ha rassicurato. La Turci, che sta passando la quarantena a ragionare sul suo futuro, fa sapere che le piacerebbe realizzare un album di cover di canzoni straniere: “Io canto in greco, francese, spagnolo e portoghese, mi piacerebbe molo realizzare un album di questo tipo” ha ammesso la cantautrice.

“Il mezzo migliore per raccontarmi sarebbe la radio”

Un ascoltatore ha chiesto a Paola Turci se farebbe mai un programma televisivo sulla sua carriera musicale: “Direi che preferisco la radio, il mezzo migliore per raccontarmi sarebbe la radio perché la tv è troppo da esposizione, io sono più per la musica” ha risposto Paola. Una canzone a cui è affezionata è sicuramente “La vita che ho deciso” da lei definita come un “libro della propria vita che si racconta nei sogni e nei desideri”.

“Ho cominciato a cantare e parlare a voce nuda”

Uno dei concerti che Paola sicuramente non dimenticherà mai è quello del 12 novembre 2019 al Teatro Colosseo di Torino: nel corso del concerto, infatti, è saltato l’impianto dopo circa tre canzoni dall’inizio e l’artista ha raccontato di aver cominciato “a cantare e parlare a voce nuda ed è stato bellissimo, emozionante, mi è salita la carica a mille. È stato indimenticabile, la notte non riuscivo a prendere sonno”. Paola Turci è molto affezionata alla nipote Bianca, che come lei ama la musica. Cosa ne pensa zia Paola se la nipote decidesse di intraprendere il suo stesso percorso? “Per i 18 anni le ho regalato una chitarre perché la desiderava, gli è arrivata il giorno del compleanno e il giorno dopo sapeva già fare il giro di do” ha raccontato la cantante. Tra le cose che più mancano a Paola Turci in questo momento di isolamento sicuramente la musica e la possibilità di potersi esibire davanti ai suoi fan: “Quanto manca il palco, non potete immaginare”.

“Mi amerò lo stesso”

Paola Turci, oltre ad aver pubblicato quindici album, ha scritto anche un libro autobiografico nel 2014, “Mi amerò lo stesso”. Nell’autobiografia racconta la sua vita, la sua carriera musicale oltre che del tragico incidente di cui è stata vittima nel 1993 sulla Salerno-Reggio Calabria che le ha causato numerose ferite che hanno richiesto cento punti di sutura e molti interventi.

“La musica non si fermerà mai”

Prima di salutare gli ascoltatori di RTL 102.5,Paola Turci ha voluto dire qualche parola - “vi abbraccio e vi penso, rimaniamo uniti e insieme. La musica non si fermerà e sosteniamo le persone che hanno bisogno, facciamo tantissimi appelli per chi ha davvero bisogno”.


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